GIUGNO 2014 - AUGURI DON!

 
I 50 ANNI DI SACERDOZIO DI DON ALDO MARTINI, PRESIDENTE DELL'OPAM

 

 

 

 

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Auguri Don!

 

Il 28 giugno scorso Don Aldo Martini, presidente dell'OPAM, ha celebrato il suo 50 anniversario di ordinazione sacerdotale.

Un traguardo come questo non è mai un fatto privato ma motivo di festa di tutta la Chiesa che si unisce a Don Aldo per rendere grazie al Signore per averlo scelto fra tanti perché le sue mani e il suo cuore divenissero il grembo in cui nascere ogni giorno per restare fedele alla sua promessa: Io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine dei tempi.

All'inizio della splendida omelia che Don ci ha regalato diceva: "Ed allora è bene che lo sguardo si sposti, da me a LUI. Il vero festeggiato non sono IO, ma Gesù. Lui è il Fedele, io l'infedele, il poco affidabile, di cui Lui si è fidato in tutti questi anni, fino ad affidarmi la sua persona, il suo Corpo e i suo Sangue. [...]Perciò non ci sono grandi discorsi da fare oggi, c'è solo da ricordare, adorare, lodare e ringraziare. Soprattutto il ri-cordare, far affiorare al cuore... per scoprire i doni di cui ringraziarlo come in un lungo Magnificat"

E un lungo Magnificat è stata questa festa celebrata nella splendida cornice del convento delle Religiose della Croce del Sacro Cuore di Gesù, comunità di contemplative della quale Don Aldo è cappellano da oltre 10 anni.

E' stato Magnificat a più voci cantato da quanti, in questi 50 anni di sacerdozio, hanno avuto la gioia di conoscere Don Aldo e beneficiare del suo ministero: i suoi ex parrocchiani di San Luigi Gonzaga di Roma, dove è stato viceparroco dal 1966 al 1992, gli amici della fraternità secolare Charles de Focauld di cui è stato per lunghi anni assistente ecclesiastico, i suoi "ragazzi" dell'Archivio Segreto del Vaticano dove come docente di sigillografia alla scuola di Biblioteconomia e come curatore dei Sigilli ha lavorato per oltre 30 anni dal 1979 al 2009, le famiglie dei gruppi del Vangelo che per tanto tempo ha animato, e i tanti amici di cui ha celebrato i momenti più importanti della vita: battesimi, matrimoni, prime comunioni... e con i quali ha condiviso il servizio ai tanti piccoli, poveri e sofferenti ai quali Don Aldo non ha mai fatto mancare il conforto della sua presenza sacerdotale.

E ultimi, ma non ultimi, noi amici e collaboratori dell'OPAM, che quotidianamente, in diverse parti d'Italia affianchiamo il suo impegno a servizio dei fratelli del Sud del Mondo.

Ma la sorpresa più grande è stata la presenza di Mons. Fridolin Ambongo, Vescovo di Bokungu-Ikela e amministratore apostolico della diocesi di Kole che ha presieduto la celebrazione Eucaristica e che ha voluto sottolineare con la sua partecipazione il forte legame di amicizia e di fraternità che lo unisce a Don Aldo e all'OPAM. Con lui c'erano anche i due rettori del seminario di Bokungu e di Kole, l'Abbè Stephane e l'Abbè Blaise Pascal Elembe in Italia per un corso di formazione, che con Mons. Alfredo Bona, assistente ecclesiastico dell'OPAM, p. Thomas sacerdote polacco della parrocchia di Santa Barbara e p. Michael Carlos Maembo, prete congolese della fraternità sacerdotale OPAM, hanno concelebrato la S. Messa animata dagli splendidi canti eseguiti dal coro della parrocchia di S. Tommaso.

Poiché la Cappella delle suore era troppo piccola per contenerci tutti, il loro giardino, proprio di fronte l'aeroporto di Ciampino, è stato trasformato in santuario. Sembrava l'icona di questa realtà ecclesiale che il Signore dal 2000 ha affidato a Don Aldo. "In un momento particolarmente critico- ha sottolinato nell'omelia- sia per la salute (avevo subito un intervento chirurgico da cui stentavo a riprendermi), sia per il cambiamento di vita seguìto al trasferimento dalla Parrocchia di S. Luigi, il Signore mi offriva l'OPAM come una Parrocchia dalle dimensioni planetarie". Ed è davvero così. Sono circa 700 le Diocesi nelle quali l'OPAM ha svolto i suo servizio in questi 42 anni dalla fondazione costituiscono un osservatorio privilegiato per una visione ampia sulla Chiesa universale e rappresentano un' occasione preziosa per costruire ponti di fraternità premessa indispensabile per contribuire a costruire quel Regno di amore e di Pace che il Signore ci invitato come suoi collaboratori ad edificare.

E sui di noi come volta il cielo ci ricordava che di questa chiesa fanno parte anche tutte le persone care, in modo speciale quanti hanno beneficato della grazia affidata al sacerdozio di Don Aldo, che ci hanno preceduto nella Gioia senza fine e che erano lì con noi per unirsi al suo Magnificat.

Grande commozione c'è stata durante la preghiera dei fedeli e altrettanta nella processione offertoriale, quando assieme al pane e al vino sono stati portati sull'altare i doni provenienti da tante parti a testimonianza di quel legame di affetto e amicizia che per le mani dei sacerdoti si fa Corpo e Sangue del Signore, Cibo prezioso, capace di rispondere a quella fame d'Amore che accomuna tutti, nord e sud del Mondo.

Al termine dalla celebrazione Mons. Ambongo ha consegnato a Don Aldo i doni della Diocesi di Bokungu Ikela e Kole una piroga di legno ad immagine della Chiesa, e due mani che scambiano doni, immagine di una missionarietà fondata sulla reciprocità. Un quadro di perline di legno è stato il dono augurale delle suore di Kole e la statua di una mamma che porta sulle spalle una carico di legna tenendo sul grembo il suo bambino è stato il dono delle Suore di Bokungu consegnato simbolicamente alla Vice Presidente ma rivolto a tutto l'OPAM come riconoscimento di quella premura materna con la quale cerchiamo quotidianamente di svolgere il nostro servizio.

Alla celebrazione e seguita un'agape fraterna. Sonia di Milano ha esposto la mostra dell'OPAM "Il mio maestro bambino". Le suore e tanti amici hanno lavorato sodo e con amore per preparare bene questo evento Abbiamo trascorso così un pomeriggio splendido, il sole e un ponentino fresco hanno ulteriormente contribuito alla riuscita della festa. Ma soprattutto il clima di fraternità e amicizia che ha riunito ambienti e persone tanto diverse è stato la testimonianza più bella dei frutti abbondanti di questi 50 anni di sacerdozio. Grazie Don Aldo per il tuo si al Signore,grazie per esserti lasciato prendere per mano e condurre docilmente su quelle strade a volte tanto dure e impreviste che il Signore prepara per noi, grazie per la testimonianza del tuo servizio, svolto con umiltà e generosità grandi. Il Signore ti ricompensi con il centuplo. Ad multos annos!

 

Gli amici dell'OPAM