Luglio 2015 - Campagna OPAM Seminaristi

 
I RAGAZZI DEI SEMINARI MINORI HANNO BISOGNO DI VOI!

 

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I seminari minori di Bokungu-Ikela e di Kole nella Rep. Dem. del Congo

 

A maggio del 2007 il vescovo della diocesi di Bokungu-Ikela, Mons. Fridolin Ambongo Besungu, in visita all’OPAM ci raccontava perché la prima cosa alla quale aveva dato vita in diocesi, non appena diventato Vescovo, era stato il seminario minore: “In un territorio grande due volte la Toscana avevamo solamente 18 sacerdoti… Le vocazioni non mancavano ma la formazione dei candidati al sacerdozio era pesantemente penalizzata dalla drammatica situazione del sistema scolastico… I nostri ragazzi, inviati al seminario maggiore dopo aver frequentato le normali scuole della zona, nell’80% dei casi non superavano gli esami di ammissione a causa del basso livello di preparazione… Abbiamo quindi deciso di iniziare assicurando una formazione di qualità ai ragazzi dal primo anno di scuola media.” In questa occasione Mons. Ambongo chiedeva aiuto agli amici dell’OPAM per iniziare la costruzione del seminario e sostenere agli studi 60 piccoli seminaristi che erano provvisoriamente alloggiati, in condizioni estremamente precarie, in un vecchio edificio messo a disposizione da un parrocchiano di Bokungu. E così nacque all'OPAM il primo progetto per l’adozione a distanza di piccoli seminaristi. L’iniziativa, avviata con qualche apprensione per la sua riuscita, fu accolta con favore e con molti consensi, tanto da spingere l’OPAM a estenderla nel 2009 al seminario minore di Loto, seminario della diocesi di Kole di cui Mons. Ambongo era diventato Amministratore Apostolico e che aveva trovato in condizioni di miseria estrema. Entrambi i seminari sorgono in zone molto povere e isolate del Paese, nella foresta equatoriale, in diocesi molto vaste e con pochi sacerdoti che, oltre all’attività pastorale, devono occuparsi di molti altri compiti poiché lo Stato ha affidato alle diocesi la gestione di molte sue scuole, centri sanitari e programmi di sviluppo sociale. In queste realtà il seminario minore rappresenta anche un’opportunità formativa unica per i ragazzi, non solo per chi poi diventerà un sacerdote. Ad esempio a Loto, il seminario più vecchio, si sono formati tanti giovani, qualcuno è diventato sacerdote, altri invece padri di famiglia, bravi professionisti e cittadini responsabili e attivi nella società in cui vivono.

Le storie, i progressi. Da allora, i periodici resoconti delle attività, i racconti dei piccoli seminaristi adottati dall’OPAM ci rendono partecipi della vita dei due seminari le cui storie qui ripercorriamo brevemente. 

Seminario minore “Jean Paul II” di Bokungu. Alla sua fondazione nel 2006 il seminario era ospitato in una vecchia struttura della parrocchia in cui i piccoli seminaristi vivevano in condizioni precarie e di privazione, in dormitori attrezzati con giacigli di fortuna, ciascuno si era portato da casa utensili e attrezzi, un secchio per l’acqua, una bacinella, le posate.

Il cibo era appena sufficiente per un pasto completo al giorno, le risorse molto scarse poiché la maggioranza delle famiglie non riusciva a pagare il pur piccolo contributo richiesto. Con il sostegno degli amici dell’OPAM veniva iniziata la costruzione del nuovo seminario. La struttura alla quale anche gli stessi seminaristi lavoravano durante il tempo libero, è al momento costituita da due edifici: una con il dormitorio e le aule,  l'altra con il refettorio e la cucina. I lavori di costruzione iniziati nel 2009 hanno proceduto lentamente a causa delle difficoltà logistiche, (tutto il materiale arriva via fiume da Kinshasa con un viaggio che dura oltre 4 mesi...salvo complicazioni) e per l'asperità del terreno. Per costruirle è stato necessario disboscare a mano un'ampia parte di foresta e le fondamenta sono state gettate su un terreno vergine con un profondo strato di humus che ha richiesto una quantità di cemento maggiore del previsto perché arrivassero a poggiare su un terreno stabile. Ma finalmente il giorno di Pasqua del 2013 il nuovo seminario veniva inaugurato. Tanto ancora resta da fare ma a poco a poco questa importante struttura per il futuro della diocesi va prendendo forma. Garantire personale docente ben preparato è una priorità ma i docenti (al momento 5) che vengono da fuori diocesi devono poter  essere ospitati.

Attualmente condividono la camerata con i ragazzi  con una separazione provvisoria. Ma presto avranno un edificio con i loro alloggi, una sala studio e la cappella. Grazie al contributo degli amici dell'OPAM è stato possibile finanziare in parte questo nuovo edificio. I lavori di costruzione sono appena iniziati. Il numero dei seminaristi è variato nel tempo soprattutto in funzione delle difficoltà delle famiglie a contribuire ai costi (un terzo della retta annuale è a loro carico).

La crisi che ha colpito il nord del mondo infatti ha avuto conseguenze drammatiche in territori come questo. E così dai 20 seminaristi del 2005 che hanno raggiunto un picco di 86 nel 2009, si è passati agli attuali 48, anche se le richieste sono molte di più. I ragazzi, per l’insegnamento formale, frequentano la scuola secondaria (4 anni per il livello inferiore e 2 anni per il livello superiore o “propedeutico”) presso l’”Institut Lolaka”, una scuola diocesana distante 700 m. Dal 2011 il seminario iniziava ad inviare i suoi primi candidati al Seminario Maggiore e il numero dei sacerdoti della diocesi aumentava. Oggi sono 28: si comincia a vedere i primi frutti ottenuti anche con il sostegno degli amici dell’OPAM.

Seminario minore “St. Kizito” di Kole. La diocesi di Kole si estende su un territorio di 66.000 kmq di foresta alternata a savana, con circa 300.000 abitanti. La situazione di estremo isolamento, le ferite ancora vive lasciate dalle recenti guerre, rendono la vita particolarmente difficile. Mancano vie di comunicazione, ci si sposta quasi esclusivamente a piedi e, i più fortunati, in bicicletta o moto su piste che nel periodo delle piogge diventano impraticabili. Analfabetismo, fame, malattie, elevata mortalità evidenziano la grande povertà del territorio. Il seminario minore “St. Kizito”, fondato nel 1962, dopo ripetuti trasferimenti soltanto nel 1985 aveva trovato, in una vecchia costruzione coloniale, una sede definitiva nella Parrocchia del Sacro Cuore del villaggio di Loto, a metà strada fra i due centri più grandi della diocesi, Lomela e Kole. Il seminario è l'unica istituzione privata di insegnamento secondario e di formazione integrale accreditata della diocesi. Tutti gli allievi sono ospitati nella residenza del seminario che accoglie ragazzi di età compresa fra 12 e 18 anni. La formazione, sia quella specifica che quella formale secondaria dal 1° al 6° livello, si svolge all’interno del seminario. Dal 2009 interna è anche la scuola per i ragazzi della propedeutica in preparazione al seminario maggiore, che dura un anno per i ragazzi provenienti dal seminario minore e due per gli altri. Il seminario accoglie oggi 150 ragazzi. Quando abbiamo iniziato il sostegno al seminario St. Kisito la situazione era drammatica ma grazie agli amici dell'OPAM e all'impegno del rettore del seminario, Abbé Blaise Pascal Elembe Musongela e dei docenti, la vita nel seminario va piano piano migliorando anche se fra mille difficoltà. Il materiale arriva da Kinshasa e viene trasportato prima via fiume e successivamente, per 250 km in bicicletta. Con il contributo di tanti amici OPAM, in particolare quelli del gruppo OPAM di Pisa, sono state realizzate 6 nuove aule. Il villaggio è stato dotato di una fontana e i bambini non devono più percorrere 3 km ad andare e 3 a tornare ogni giorno per lavarsi nel fiume e approvvigionare l'acqua per il seminario.

All'inizio dell'anno scolastico 2013-2014, la vita del seminario è sconvolta da una grave epidemia di tifo che ha colpito i ragazzi del 1° e 2° anno. Il piccolo Patrice di soli 12 anni non ce l'ha fatta. Tutti i tentativi di curarlo con i pochi farmaci disponibili e il ricovero nel più vicino ospedale distante 25 km., non sono serviti. L’evento ha lasciato un segno indelebile in tutti. Come OPAM, al fine di migliorare le condizioni igieniche del seminario abbiamo deciso di accelerare il finanziamento della costruzione di un nuovo refettorio. Il vecchio edificio è crollato il giorno dopo l'inaugurazione della nuova struttura ed è stata evitata una tragedia. Inoltre ora il seminario dispone di un piccolo ambulatorio e c'è un infermiere che si occupa di monitorare periodicamente le condizioni di salute dei ragazzi. Grazie ad amici austriaci ha ricevuto anche qualche pannello solare e una connessione internet. Forse per noi è difficile renderci conto di quanto sia importante comunicare, specialmente in questa realtà dove non arrivava neppure il telefono se non satellitare e l'unica comunicazione possibile è un ponte radio utilizzando le radio trasmittenti delle parrocchie. Ricordiamo ancora con commozione la prima volta che i ragazzi di Kole attraverso Skype lo scorso febbraio hanno potuto vedere il volto di Don Aldo e dire in diretta il loro grazie agli amici dell'OPAM. Oggi il seminario dispone anche di una nuova cappella.

L’OPAM…e l’importanza del sostegno dei suoi benefattori. Come avete potuto capire il miglioramento della qualità di vita in queste realtà appare come un vero miracolo che solo una solidarietà colma di premura e condivisione fraterna può assicurare. Tanto è stato realizzato e molto più resta da compiere sia attraverso i progetti specifici sia attraverso il sostegno scolastico. Come OPAM crediamo nella validità del sostegno a queste realtà. Molti sono i seminaristi che proseguono nella loro vocazione al sacerdozio, ma anche tanti coloro che, terminata la scuola in seminario, prendono altre strade forti della preparazione e della formazione integrale ricevuta. Inoltre possiamo vedere che i diversi interventi realizzati apportano benefici che si estendono ben oltre i confini dei seminari, migliorando la qualità di vita di intere comunità locali e contribuendo al loro sviluppo. Ad esempio i lavori per le ristrutturazioni e le nuove costruzioni sia a Bokungu che a Loto, realizzati come è nello stile dell'OPAM, senza invio di personale espatriato ma esclusivamente da gente del luogo, hanno creato opportunità di lavoro e un miglioramento economico per tante famiglie.

Il sostegno che gli amici dell’OPAM danno attraverso le adozioni dei seminaristi copre 1/3 dei costi relativi a spese dell’internato, del vitto, del materiale didattico e dei libri di testo e assicura agli insegnanti stipendi adeguati. Come ci dicono i rettori dei due seminari minori di Bokungu e di Kole: “…Molto resta ancora da fare, ma tutto quanto è stato già fatto, i progressi e i grandi miglioramenti nella vita, non sarebbero stati possibili senza il vostro aiuto".

Come aderire. Vi chiediamo di continuare nel vostro sostegno alla campagna di adozione a distanza dei seminaristi, di propagandarlo e farlo conoscere ai vostri amici perché i progressi nella vita dei seminari minori che l’OPAM sostiene possano consolidarsi e ampliarsi, e un numero crescente di ragazzi possano accedervi per acquisire l’educazione e gli strumenti per la propria vita futura. L’importo dell’adozione è di  10 € al mese (120 € l’anno). L’importo può essere versato dall'adottante in un'unica soluzione, in rate mensili o con periodicità a sua scelta.

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