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REP. DEM. DEL CONGO
Una scuola materna dedicata a Giovanni Paolo II
Abbiamo ancora negli occhi e nel cuore l’emozione della beatificazione di Giovanni Paolo II. Per estendere la gioia legata a questo importante evento l’OPAM sostiene la costruzione di una scuola materna che porta il suo nome.
Il progetto era stato presentato dall’Abbé AMBWA MOTUMBE Jean Claude, direttore della Caritas e dell’Ufficio per lo sviluppo della Diocesi di Lisala. Per sua iniziativa, quando ancora era vice-parroco della Chiesa Immacolata Concezione di Maria di Roby, nel settembre 2006 era stata avviata la scuola materna, allora battezzata con il nome di “Ecole maternelle Jean Paul II”, in onore del Pontefice, servendosi di capanne come aule. Siamo nel villaggio di Mongana, una località situata dell’omonimo distretto che si trova nel territorio di Bongadanga nella Provincia dell’Equatore nella Repubblica Democratica del Congo.
Mongana si trova sulla riva sinistra del fiume Congo a circa 30 chilometri da Lisala. Le condizioni socio-economiche, culturali e sanitarie della sua popolazione sono miserevoli, le infrastrutture pubbliche (ospedali, scuole, strade …) fatiscenti. La popolazione è dedita all’agricoltura tradizionale di sussistenza (manioca, arachidi, mais, patate dolci, soia, fagioli...), con tecniche e strumenti rudimentali. La gente vive in condizioni di estrema povertà e di malnutrizione (i bambini soprattutto), con un tasso di analfabetismo molto elevato. Il livello e la qualità dell’istruzione hanno subito un forte calo a causa della crisi post bellica che ancor oggi persiste nel Congo. Mancano le infrastrutture scolastiche, essendo state distrutte quelle ereditate dai primi missionari, e sono talvolta i genitori stessi, desiderosi di far studiare i propri figli, a costruire ad ogni inizio d’anno delle capanne di legno e paglia… ma, quasi sempre, ad ogni fine d’anno scolastico questi sono distrutti dalle grandi piogge. Molti sono i ragazzi che, a causa delle difficili condizioni in cui studiano, iniziano la scuola in età avanzata (9-10anni) o addirittura rinunciano allo studio e si dedicano o all’agricoltura o alla pesca.
E oggi, cinque anni dopo la sua nascita, la scuola materna Jean Paul II continua a funzionare ma in condizioni che non onorano la persona del Papa Giovanni Paolo II a cui è stata dedicata.
I bimbi sono adorabili e la gente del posto li ha soprannominati Les petits Cracoviens; le tre sezioni in cui sono stati suddivisi hanno preso il loro nome dalle tre importanti località in cui è trascorsa parte della vita di Giovanni Paolo dalla nascita all’Episcopato e poi alla sua elezione a Sommo Pontefice: Wadowice, Cracovie, Vatican.
“Vorremmo, ci dice l’Abbé Jean Claude, che lo straordinario avvenimento della Beatificazione di questo Santo Padre fosse affiancato da un intervento simbolico quale potrebbe essere la costruzione di un edificio in materiale durevole per i bimbi della scuola materna del villaggio di Mongana.
Purtroppo i mezzi ci mancano ed è per questo che ci rivolgiamo a voi, amici dell’OPAM, nella speranza che possiate darci man forte.
E’ necessario costruire almeno tre aule, un ufficio per il direttore e gli insegnanti, i servizi igienici, e per cui chiediamo un contributo all’OPAM di 12.620 € così da offrire ai bambini la possibilità di imparare cose nuove in un ambiente umanamente decoroso.
Saranno questi gli uomini di domani, uomini di valore, che avendo ricevuto istruzione, educazione intellettuale-morale-cristiana, formazione integrale, saranno all’altezza di edificare una società diversa, equilibrata, matura.”
Abbiamo accolto con gioia questo richiesta che abbiamo deciso di coprire interamente con parte del lascito di un benefattore dell’OPAM recentemente scomparso. Siamo certi che Giovanni Paolo II e il generoso amico sorrideranno dal Cielo felici di questo progetto e godendo del sorriso che l’iniziativa donerà a piccoli Cracoviens di Mongana.
Il progetto era stato presentato dall’Abbé AMBWA MOTUMBE Jean Claude, direttore della Caritas e dell’Ufficio per lo sviluppo della Diocesi di Lisala. Per sua iniziativa, quando ancora era vice-parroco della Chiesa Immacolata Concezione di Maria di Roby, nel settembre 2006 era stata avviata la scuola materna, allora battezzata con il nome di “Ecole maternelle Jean Paul II”, in onore del Pontefice, servendosi di capanne come aule. Siamo nel villaggio di Mongana, una località situata dell’omonimo distretto che si trova nel territorio di Bongadanga nella Provincia dell’Equatore nella Repubblica Democratica del Congo.
Mongana si trova sulla riva sinistra del fiume Congo a circa 30 chilometri da Lisala. Le condizioni socio-economiche, culturali e sanitarie della sua popolazione sono miserevoli, le infrastrutture pubbliche (ospedali, scuole, strade …) fatiscenti. La popolazione è dedita all’agricoltura tradizionale di sussistenza (manioca, arachidi, mais, patate dolci, soia, fagioli...), con tecniche e strumenti rudimentali. La gente vive in condizioni di estrema povertà e di malnutrizione (i bambini soprattutto), con un tasso di analfabetismo molto elevato. Il livello e la qualità dell’istruzione hanno subito un forte calo a causa della crisi post bellica che ancor oggi persiste nel Congo. Mancano le infrastrutture scolastiche, essendo state distrutte quelle ereditate dai primi missionari, e sono talvolta i genitori stessi, desiderosi di far studiare i propri figli, a costruire ad ogni inizio d’anno delle capanne di legno e paglia… ma, quasi sempre, ad ogni fine d’anno scolastico questi sono distrutti dalle grandi piogge. Molti sono i ragazzi che, a causa delle difficili condizioni in cui studiano, iniziano la scuola in età avanzata (9-10anni) o addirittura rinunciano allo studio e si dedicano o all’agricoltura o alla pesca.
E oggi, cinque anni dopo la sua nascita, la scuola materna Jean Paul II continua a funzionare ma in condizioni che non onorano la persona del Papa Giovanni Paolo II a cui è stata dedicata.
I bimbi sono adorabili e la gente del posto li ha soprannominati Les petits Cracoviens; le tre sezioni in cui sono stati suddivisi hanno preso il loro nome dalle tre importanti località in cui è trascorsa parte della vita di Giovanni Paolo dalla nascita all’Episcopato e poi alla sua elezione a Sommo Pontefice: Wadowice, Cracovie, Vatican.
“Vorremmo, ci dice l’Abbé Jean Claude, che lo straordinario avvenimento della Beatificazione di questo Santo Padre fosse affiancato da un intervento simbolico quale potrebbe essere la costruzione di un edificio in materiale durevole per i bimbi della scuola materna del villaggio di Mongana.
Purtroppo i mezzi ci mancano ed è per questo che ci rivolgiamo a voi, amici dell’OPAM, nella speranza che possiate darci man forte.
E’ necessario costruire almeno tre aule, un ufficio per il direttore e gli insegnanti, i servizi igienici, e per cui chiediamo un contributo all’OPAM di 12.620 € così da offrire ai bambini la possibilità di imparare cose nuove in un ambiente umanamente decoroso.
Saranno questi gli uomini di domani, uomini di valore, che avendo ricevuto istruzione, educazione intellettuale-morale-cristiana, formazione integrale, saranno all’altezza di edificare una società diversa, equilibrata, matura.”
Abbiamo accolto con gioia questo richiesta che abbiamo deciso di coprire interamente con parte del lascito di un benefattore dell’OPAM recentemente scomparso. Siamo certi che Giovanni Paolo II e il generoso amico sorrideranno dal Cielo felici di questo progetto e godendo del sorriso che l’iniziativa donerà a piccoli Cracoviens di Mongana.