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Gennaio 2022 - Concorso internazionale di poesia OPAM

  AL VIA IL PRIMO CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA OPAM PER STUDENTI DEL NORD E DEL SUD DEL MONDO 

Natale 2016 - UN CLICK PER L'OPAM

  UN DONO DI NATALE CHE A TE NON COSTA NULLA

Natale 2015 - UN CLICK PER L'OPAM

  UN DONO DI NATALE CHE A TE NON COSTA NULLA

Maggio 2105 - L'assemblea dei soci OPAM

 

"GUARDANDO CON SPERANZA OLTRE L'ORIZZONTE"

GIUGNO 2014 - AUGURI DON!

  I 50 ANNI DI SACERDOZIO DI DON ALDO MARTINI, PRESIDENTE DELL'OPAM

NOVEMBRE DICEMBRE 2013 - "VADO A SCUOLA" AL CINEMA FARNESE

 

 

 

 

A partire dal 28 Ottobre 2013, in alcune mattinate dei mesi di Novembre e Dicembre, al cinema Farnese, l'OPAM incontra le scuole di Roma per riflettere insieme con gli studenti al termine della proiezione del Film-documentario di Pascal Plisson "Vado a Scuola".

 

GIUGNO 2013 - Echi dall'assemblea OPAM

 

L'ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI OPAM 2013

LE IMPRESSIONI DI ALCUNI PARTECIPANTI  

Giugno 2013 - un mare d'amore

 

 

UN GRANDE GIOCO 

 

PER L'ESTATE DEI TUOI RAGAZZI

Aprile 2013 - Guerra in Centrafrica

 

 

Con il cuore colmo di tristezza condividiamo queste  informazioni perché il mondo sappia cosa sta accadendo nell'indifferenza di tutti e ci uniamo nella preghiera perché arrivi presto la Pace. 

 

Regala pace

 

Aver cura delle vite che madri coraggio, con ostinata speranza, continuano a donare all'umanità, è dovere di tutti. 

Un dono di Natale che a te non costa nulla

Per questo Natale 2012 dona un voto all'OPAM e contribuirai a liberare un bambino dalle trincee del mondo restituendogli il diritto di andare a scuola. 

Agosto 2012 - Lista di regali

  

UNA GENTILE AMICA HA PENSATO ALL'OPAM PER FESTEGGIARE LA SUA LAUREA

Milano 27-29 febbraio “EMMILE”

“EMMILE  in libraries (and beyond)”
European Meeting on Media and Information Literacy Education

15 Dicembre 2011 - Anniversario della morte di Don Carlo


OTTAVO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI DON CARLO MURATORE

Maggio 2011 - L'assemblea dei soci OPAM


IL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO ANNUALE PER FARE IL PUNTO SULLA SITUAZIONE DELLA NOSTRA OPERA

Maggio 2011 - La mia prima assemblea



LE IMPRESSIONI DI SILVIA NADALINI SULL'ASSEMBLEA DEI SOCI OPAM

Maggio 2011 - Beatificazione di Giovanni Paolo II



UN PROGETTO OPAM IN MEMORIA DI GIOVANNI PAOLO II


 

Aprile 2011 - Piccoli germogli crescono



INTERVISTA A MONS. ALDO MARTINI, PRESIDENTE DELL'OPAM

GENNAIO 2011 - "Gesù nato tra le genti"



Il concerto di Natale presso la Parrocchia di S. Luigi Gonzaga

OTTOBRE 2010 - Testimoni oculari




Storie di stra-ordinaria speranza
Incontro con P.Giovanni Pross

OTTOBRE 2010 - Notizie dal Progetto 1800/2010



Stato avanzamento del Progetto 1800/2010 (Camerun)

SETTEMBRE 2010 - GIUBILEO A KOLE



Giubileo d'argento al seminario di Kole

LUGLIO 2010 - AUGURI FRATEL GIANNI !!



LA TESTIMONIANZA DI FRATEL GIANNNI DALLA RIZZA

LUGLIO 2010 - AMICI DELL'OPAM




L'Associazione europea "Amici di San Rocco" di Roma

MAGGIO 2010 - Al fianco dei “meninos de rua” sfidando le minacce di morte


Padre Renato Chiera, fondatore della “Casa do Menor”, in questi giorni è a Roma . Alessandro Gisotti gli ha chiesto un'intervista.

TERREMOTO HAITI

14 GENNAIO 2010 ORE 19
P. Antonio Menegon è riuscito, poco fa, a contattare il P. Cresenzo Mazzella, superiore della Comunità camilliana di Port au Prince e ci da questa bella notizia: tutti i 5 seminaristi camilliani sono ritornati in casa, stanno bene e sono già al lavoro nel nostro ospedale. Deo gratias!
L'ospedale  è in discreto stato e funziona a pieno ritmo: sono già stati curati e dimessi più di 500 terremotati; al momento presente ce ne sono un centinaio, che occupano ogni spazio possibile. Vi lavorano solo 3 medici e 3 infermieri, oltre naturalmente tutti i membri della comunità.
Purtroppo la terra continua a tremare, tuttavia non c’è tempo per fermarsi: si continua a prestare soccorso

TERREMOTO HAITI 13-1-2010

Sono giunte notizie di Port-au-Prince attraverso p. Giancarlo dei missionari Camilliani. "La capitale è praticamente rasa al suolo, tutte le costruzioni sono crollate, non si contano i morti e i feriti. I religiosi, benché scioccati, stanno bene. Non si hanno notizie di cinque dei nostri chierici teologi che al momento del terremoto erano a scuola e non sono rientrati. L’ospedale ha retto anche se dentro è sconquassato. Solo lo chateau d’eau è pericolante. Adesso il nostro ospedale è pieno di feriti che vengono portati dalla città e, purtroppo, di morti. Naturalmente anche le nostre consorelle e i laici presenti sono tutti vivi e stanno bene"

Sr. Teresa Drago ci ha lasciati


Il 7 dicembre 2009 a Palermo, dopo 6 mesi di sofferenza, lontana dalla sua amata Tanzania, è tornata alla Casa del Padre Sr. Teresa Drago.


NOVEMBRE 2009 - WISE


L'OPAM SI GLOBALIZZA

Sinodo per l'Africa Ottobre 2009

Questo mese di ottobre 2009 è stato caratterizzato da un evento importante per la Chiesa di tutto il mondo: il Sinodo dei Vescovi per l’Africa. Un evento a cui la “grande” stampa di casa nostra, eccetto poche eccezioni, non ha dedicato molta attenzione, forse anche per un fraintendimento: che cioè si trattasse di problemi interni dell’Africa a cui possiamo ritenerci estranei. In realtà la parola stessa “Sinodo” (camminare insieme) indica qualcosa in cui siamo coinvolti tutti, non solo perché nel “villaggio globale” non possiamo più rimanere estranei ai problemi del mondo, ma perché come cristiani non si può concepire una vita di fede che sia un cammino in solitudine. Questa riunione di 3 settimane ha visto all’opera a Roma principalmente i delegati degli episcopati dell’Africa, ma anche di altri continenti, per riflettere e discutere su un tema cruciale: la Riconciliazione, la Giustizia e la Pace. Argomenti di per sé caldi, che si potevano prestare nell’attuale congiuntura mondiale che affligge in particolare l’Africa, ad analisi e indicazioni di natura economica, politica e sociologica, sul modello dei vertici dei vari G8 o G20. Per questo motivo il papa ha ricordato in apertura, con la consueta sua chiarezza, che noi “non possiamo realizzare quanto c’è da fare per la Chiesa e per il mondo: solo nella forza dello Spirito Santo possiamo trovare quanto è retto e poi attuarlo”. Anche gli Apostoli hanno compreso a Pentecoste che la Chiesa non si può “fare”, non è il prodotto della nostra organizzazione, ma deve nascere dallo Spirito Santo, da un atto creativo di Dio a cui certo noi possiamo collaborare. In che modo? Anzitutto nella Verità. È necessario che si conosca la realtà di questo mondo, sono certo importanti le analisi empiriche sulla Riconciliazione, la Giustizia e la Pace; ma da sole sono  insufficienti se non si collocano i problemi alla luce di Dio. Le cose del mondo vanno male perché alla radice delle ingiustizie, della corruzione c’è un cuore non retto, un cattivo rapporto con Dio: questa è la radice di tutti gli altri mali. La Verità però non è solo far luce sul male annidato nel cuore dell’uomo: è anche scoprire e annunciare che Dio non ci lascia soli coi nostri mali, che viene a prenderci per mano, che Lui è la forza capace di rinnovare il mondo. Di fronte allo scoraggiamento che ci assale davanti ai problemi denunciati, ai mali dell’Africa, specchio di quelli dell’umanità intera, che ci fa dire “ce la farà mai l’Africa (=questo nostro mondo) a risollevarsi?” dire che Dio è vicino è affermare che Lui opera per la salvezza del mondo e ci vuole suoi collaboratori. Non scarica il compito di salvare il mondo sulle nostre fragili spalle, ma ci apre la strada: quella del Buon Samaritano, del Servo che si mette in ginocchio a lavarci i piedi, quella dell’Amore indifeso e vulnerabile che paga di persona. E’ una strada in salita, perché prende l’uomo e le situazioni per farle evolvere, sviluppare, nella Verità ultima che è l’Amore. Dio che serve l’uomo, che fa sua la nostra causa: un’immagine che il mondo deride ma che la Chiesa deve incarnare se vuol essere il Suo prolungamento e la rivelazione del Suo volto. Questo Amore è universale, (rivolto a tutti, senza barriere politiche, etniche, ideologiche, religiose), ma concreto, per l’uomo che incontro oggi, qui. Un giorno per strada un ragazzo africano insiste per vendermi dei calzini. “Grazie, ma non mi servono” e poi, stupidamente, aggiungo: “Sai, noi aiutiamo in altri modi l’Africa, ,con le scuole…” E lui: “Ti ringrazio per quello che fate per la mia terra, ma io non sono l’Africa. Io sono io ed ho bisogno del tuo aiuto”. Che lezione! Conoscere i problemi nella Verità, cercare che la Fede diventi Amore, azione concreta: questo il quadro nel quale il papa ha situato il cammino sinodale. In queste settimane si sono sentite al Sinodo tante voci coraggiose di denuncia dei mali che umiliano l’Africa. Ma l’Africa non è solo il Continente violato. È una terra di grandi valori morali. È un immenso polmone spirituale, come l’ha definita il papa, per un’umanità che appare in crisi di fede e di speranza. Una terra verso la quale il nostro cosiddetto primo mondo non solo ha rivolto le sue brame per la fame di materie prime, ma in cui “sta esportando tossici rifiuti spirituali”. Il colonialismo, finito sul piano politico, non è mai del tutto terminato. Parlare dell’Africa è anche parlare di noi, delle nostre Chiese, delle nostre responsabilità, delle nostre chiusure di mente e di cuore: non solo per condannare, per commiserare, ma per imparare a camminare insieme, a farci carico gli uni degli altri, a scambiarci le reciproche ricchezze. Se invece del solito “afropessimismo” dal Sinodo uscisse una ventata di speranza e un sincero impegno di Riconciliazione, di Giustizia e di Pace all’interno anzitutto della comunità cristiana, sarebbe un grande servizio che la Chiesa rende alla Verità del suo Signore. Don Aldo Martini    

Violenze a Bukavu


OTTOBRE 2009

In questa parrocchia l'OPAM ha in adozione un gruppo di bambini sotto la responsabilità del parroco, l'Abbé Paul Lushombo.
Ci racconta sr. Clara che si trova a Bukavu e che abbiamo immediatamente contattato: "Hanno rubato nella casa dei preti, hanno bruciato tutto. Hanno preso un'altro prete che era con l'Abbé Paul  e un seminarista e li hanno obbligati a camminare a occhi bendati un giorno e una notte. Hanno chiesto un riscatto che l'Abbé Lushombo ha dovuto cercare in Diocesi altrimenti ammazzavano gli altri. Il tutto si é concluso bene ma sono traumatizzati. Li ho incontrati ieri. Ora si trovano in Diocesi".  
Uniamoci nella preghiera perchè questi massacri abbiano fine al più presto.

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