Settembre 2014 - Cronaca di un anno di guerra in Centrafrica

Sr. Elvira Tutolo, responsabile delle adozioni OPAM dei ragazzi Kisito di Berberati,  ci aggiorna sulla drammatica situazione nel Paese dove violenze e distruzioni stanno seminando un clima di terrore e di sofferenza

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Carissimi,

eccomi a darvi qualche notizia dal Centrafrica. Qui a Berberati c'é calma, ormai da due mesi non sentiamo più sparare ma si sente che c'é tensione. I “Seleka” (gruppi di guerriglieri che parlano arabo che hanno  rovesciato il governo e imposto un nuovo presidente)  hanno distrutto, saccheggiato, rubato, violentato, ucciso i Cristiani. Gli “Antibalaka” (gruppi interreligiosi, in massima parte animisti), dal canto loro, hanno distrutto, saccheggiato, rubato nel  quartiere a maggioranza musulmana-araba. Il risultato è che la violenza, da qualunque parte arrivasse, ha messo a terra il Paese e ora la situazione economico-finanziaria è allo stremo: manca carne (tutte le mandrie dei Peul  sono state uccise!), latte, pesce… Ovunque tanta distruzione…

Ma c’è desiderio di ripresa, di normalità e di Pace. I giovani della città, un po' con quello che hanno rubato, un po' comprando loro stessi dalla vicina città di frontiera Kenzou,  hanno aperto dei piccoli negozi. Se avessimo avuto le possibilità questo sarebbe stato davvero il momento per investire in vari servizi (trasporto, ristorazione, farmacia, ecc...) e così creare lavoro per i nostri 40 e più Kizito già grandi (Kota Kizito) per i quali siamo sempre preoccupati proprio a proposito del loro reinserimento sociale e lavorativo. Anche due papà delle famiglie che hanno adottato i bambini di strada, Landry e Alain, sono stati licenziati dalla Società Bivac in cui lavoravano. Sono tempi duri ma andiamo avanti. In questi mesi abbiamo salvato tanti ragazzi dalle Bande Armate (prima Seleka e poi Antibalaka) che li arruolavano per pochi spicci.

Oggi il nostro gruppo di famiglie Kizito non è più e non è solo quello che era: dal 23 marzo 2013  siamo diventati l'unico riferimento nella città di Berberati, riferimento per tutto e per tutti!  La nostra ONG “Kizito” ha una sua sede.  Dopo tanti mesi di sofferenze, di ferite nel fisico e nel cuore l’inaugurazione della sede  è  stato un momento di grande emozione e di gratitudine infinita verso il Signore, Dio della Vita, che ci ha permesso con l'aiuto di amici di realizzare questo sogno. Tante Autorità di Berberati erano presenti..., le primissime ONG Internazionali che cominciano ad arrivare qui e  tanti ragazzi e bambini tolti dalla strada e salvati dal reclutamento delle bande armate, e anche tante famiglie...

Per quanto riguarda il gruppo di ragazzi adottati dall’OPAM l’anno scolastico si è concluso bene. I ragazzi sostenuti, frequentando le scuole private, hanno fortunatamente  potuto completare l’anno scolastico. Quasi tutte le scuole pubbliche invece non hanno riaperto i battenti in tempo e quindi molti ragazzi hanno perso l’anno. I bambini delle elementari  hanno terminato la scuola  a fine giugno, i ragazzi del liceo a metà luglio. Quattro  dei ragazzi Kizito hanno sostenuto l'esame BEPC (più o meno la nostra scuola Media) e  uno di loro, Brice, detto Alì, é arrivato all'ultimo anno del Liceo e deve sostenere l'Esame di Stato perché desidera andare all’Università per diventare medico.
Anno scolastico pieno di difficoltà a causa della guerra ma terminato bene anche per tre ragazzi che studiano a Bangui e che stanno facendo gli esami in questi giorni.

Forse ricordate il Progetto che era stato pensato per la formazione in meccanica per 3 dei  ragazzi più grandi, che chiamiamo Kota-Kizito, che avrebbero dovuto frequentare il corso presso i Padri Carmelitani di Baoro (200 km da Berberati): gli avvenimenti gravi e dolorosi che hanno colpito la Rep. Centrafricana hanno impedito ai ragazzi di seguire la formazione perché i Carmelitani, a causa della guerra particolarmente devastante in quella zona, non hanno potuto aprire la scuola e ancora non si sa se e quando potranno riprendere.

Per i loro studi avevamo ricevuto dagli amici dell’OPAM  2 milioni di Cefa equivalenti a 3.049 €. Non potendo utilizzare questa somma per le spese scolastiche e pressata dai bisogni urgenti dei tanti feriti a causa della guerra in verità l’avevo impiegata per far fronte alle emergenze. Ora sono  riuscita a recuperare questo importo attraverso un’offerta giunta alla mia Congregazione e abbiamo potuto spenderla per la formazione dei giovani  riuscendo a realizzare quanto vedete nelle foto. Noi, responsabili della ONG Kizito infatti, abbiamo pensato che un Laboratorio costruito all'interno del Centro di Wotoro, dove vivono i ragazzi più grandi che non possono essere reinseriti in famiglia, avrebbe dato la possibilità a tanti di loro di apprendere almeno gli elementi fondamentali di meccanica mettendoli in grado di esercitare un mestiere. E così sono inziati i lavori di costruzione.

I ragazzi sono felici! Come potete immaginare il costo totale compresi gli attrezzi ha superato la cifra prevista soprattutto perché a Wotoro il terreno è scosceso e occorre molto cemento e ferro per riportare a livello la costruzione. Ma continuiamo a confidare nella provvidenza

Aggiungo anche alcune foto dei ragazzi e delle costruzioni. 

A Novembre sarò in Italia: spero di riuscire a incontrarvi. Intanto ringrazio tutti gli amici dell’OPAM che  con il loro sostegno e le loro preghiere ci aiutano ad agire per la Pace.

Un abbraccio.

Sr.  Elvira Tutolo