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Asmara, 11 maggio 2021
Carissimi genitori adottivi,
Pace e Bene!
Con grande piacere voglio farvi pervenire i migliori auguri per una buona ripresa di vita, dopo la terribile pandemia. Il nostro mondo sta ancora attraversando un periodo molto molto duro a causa del Covid-19 che ha provocato tanta sofferenza, migliaia di malati e di decessi. La situazione è veramente difficile e si prevede che avremo bisogno di molto tempo per superare questo momento. Ma credo e spero che le cose si prospettino per il meglio. Il Signore Risorto riempia di consolazione e di speranza i vostri cuori e doni una Felice Pasqua di Risurrezione a tutti.
Vi domanderete come stiamo noi qui in Eritrea. Vi dico sinceramente che ci troviamo in grande difficoltà perché la pandemia purtroppo è stata strumentalizzata per scopi politici. Come ben sapete, viviamo in una dittatura che coinvolge il nostro paese in una guerra civile insensata contro la regione del Tigray. Assistiamo a genocidi e distruzione, tanti nostri giovani stanno perdendo la vita, il popolo è in fuga. I nostri capi sono sordi al richiamo del mondo per la pace nel nostro Paese. Per controllare, opprimere, impedire ogni movimento di persone e mezzi nel territorio, tutto è stato bloccato. Tutto è fermo, tutto diventa una lotta per la sopravvivenza. Le famiglie sono chiuse in casa e i bambini non sono potuti andare a scuola per un anno intero, con gravi conseguenze per il loro benessere fisico e psichico e l’impossibilità di completare il programma didattico.
In questi mesi, voi siete stati e siete ancora una luce di speranza e uno strumento della provvidenza per i vostri adottati e le loro famiglie. Pur stando lontano fisicamente, ma con il cuore e lo spirito di solidarietà siete sempre stati accanto a noi, loro vi ricordano sempre e ringraziano ogni mattina il Signore per aver mandato voi ad alleviare il loro disagio. Carissimi genitori adottivi, grazie per quello che fate e certamente continuerete a fare nonostante i tempi difficili, il vostro sostegno è davvero fondamentale e indispensabile.
Con un filo di speranza nel cuore vi dico che finalmente in questi giorni vediamo qualche apertura: nella capitale i mezzi pubblici lentamente stanno ricominciando a circolare e i vostri bambini sono tornati sui banchi di scuola. Vi allego le foto, sono riuscito a raggiungere Eden e quanto prima spero di poter andare anche a Barentù.
Che la luce possa tornare presto a riempire la vostra quotidianità e che la speranza del ritorno alla normalità si trasformi in certezza, questo è il mio augurio.
Con immensa gratitudine,
Padre Gabriele e i bambini della Diocesi di Barentù