Natale 2020

 
DA BUJARU LE ULTIME NOTIZIE E GLI AUGURI

 

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ABAA  Associação Bujaruense dos Agricultores e Agricultoras 

Bujaru (Brasile), Natale 2020 

Carissimi,

come ogni anno, bussiamo alla vostra porta per porgervi le letterine e le fotografie dei vostri figliocci. Insieme a loro ci auguriamo che questo nostro messaggio trovi voi e i vostri cari in salute, sereni e fiduciosi nel Signore che sempre ci protegge. Speriamo di avere presto a disposizone il vaccino e nell’attesa, osserviamo tutte le regole per salvaguardarci.

Qui in Brasile seguiamo con apprensione l’evolversi della situazione riguardo il Covid-19 che mette in pericolo la vita di tutti, in particolare quella dei nonni, dei malati cronici e degli addetti alla salute pubblica. La pandemia ha messo in ginocchio il nostro mondo, le nostre sicurezze, la nostra avanzata tecnologica e l’umanità sta vivendo una crisi senza precedenti. La pandemia ha messo in primo piano la salute pubblica di ogni Paese, la prevenzione, le strutture sanitarie e, incredibilmente, la morte solitaria e i cimiteri. La fila di camion dell’esercito che portava via le bare a Bergamo, i corpi avvolti in lenzuola sui marciapiedi nell’Equador, le fosse comuni di Manaus. Queste tragiche scene rimarranno nella memoria collettiva. Le fabbriche, i macchinari si sono fermati mettendo in crisi l’economia del mondo e delle famiglie. Le sovvenzioni emergenziali dello stato limitano le situazioni di totale disperazione e di fame, l’economia mondiale sembra recuperare rapidamente.

Ma c’è un’altra crisi che tocca da vicino tutti noi che siamo coinvolti nel progetto dell’OPAM: quella dell’alfabetizzazione nel mondo. E’ vero che la crisi tocca tutti ma per i poveri è peggio, anzi disastrosa. Tutte le scuole sono chiuse e i bambini sono a casa senza pasti regolari. Molti, per disperazione, cercano lavoro per poter mangiare. Nello spirito di Don Carlo Muratore, fondatore dell’OPAM, mi sento di dire: “Le scuole chiuse e l’evasione scolastica minacciano lo sviluppo del mondo”. Noi qui stiamo facendo il possibile, visitiamo le famiglie, usiamo i contributi per scongiurare situazioni di fame, offriamo materiale scolastico e didattico per mantenere vivo nei bambini e nei genitori l’interesse per la scuola. In questo momento difficile per tutti l’OPAM, fedele alla sua missione planetaria, deve rinnovare le sue forze. Faccio mie le parole di una bambina del Progetto Adozioni: “Voi siete gli angeli che Dio ha messo nella mia vita, non lasciatemi.” 

Il Natale di quest’anno sarà differente. Meno luci, meno gente, meno canti. Dentro le nostre case, Gesù vuole nascere nei nostri cuori per rinforzare la fede, rinnovare la speranza e alimentare la solidarietà. A tutta la vostra famiglia, Buon Natale. 

Guglielmo e Rosi Damioli