Natale 2020

 
 
LE ULTIME NOTIZIE CON GLI AUGURI DA PADRE TESFAMIKAEL

 

 

 

Gentilissimi e cari Genitori Adottivi,

Pace e Bene!

Sono passati molti mesi dalla mia ultima lettera. Dall’inizio di quest’anno il Covid-19 sta regnando sovrano su ogni lembo di terra di questo mondo e ferocemente ha mietuto e continua a mietere vittime.

E con sgomento vediamo che sono proprio le popolazioni considerate evolute, benestanti, tecnologicamente avanzate a contare più vittime. La prima ondata, terribile e spaventosa, si è portata via decine, centinaia di migliaia di vite umane. La seconda ondata, ugualmente minacciosa e incontrollabile, si sta abbattendo su questi stessi paesi che erano già stati abbondantemente colpiti.

Possiamo soltanto dire: SIGNORE, PIETA’ DELLE TUE CREATURE! PIETA’ DELL'UOMO CREATO A TUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA! CONFESSIAMO LA NOSTRA IMPOTENZA!

Carissimi, vi scrivo pensando alla vostra situazione, alla vostra paura, al vostro forte senso di smarrimento e di impotenza davanti a questa nuova minaccia che condiziona ogni attimo della vostra vita, il rapporto tra le persone. Io prego e farò pregare per voi e i vostri familiari perché possiate essere risparmiati da ogni dolore. Mi raccomando, siate cauti perché il male è più forte di ogni arma e non guarda in faccia a nessuno!

Anche per noi qui la vita quotidiana è sempre più difficile nonostante non ci sia contagio. Nel Paese, il 1° Aprile è stato deciso uno stop totale delle attività, sono stati fermati tutti i trasporti pubblici, chiuse le scuole, i lavori sospesi. La gente si deve muovere a piedi o con mezzi di fortuna, pensate ai malati, alle partorienti che devono fare tantissimi chilometri per raggiungere un ospedale. Mancano i medicinali e quelli che si trovano sono costosissimi. Le conseguenze della pandemia sono state e sono disastrose in tutto il mondo, ma in paesi estremamente poveri come l’Eritrea, dove i generi alimentari di base sono razionati e i negozi gestiti dal partito al potere, le ripercussioni della chiusura sono state devastanti. In Eritrea oggi non c’è un’emergenza sanitaria, il potere politico impone di fatto una chiusura non più necessaria. In un sistema statale precario e basato sull’improvvisazione, la carestia ha cominciato a colpire duramente e l’unica risposta delle autorità è stata rafforzare il confinamento. E non c’è modo di opporsi alle scelte di un governo autoritario dall’interno del paese.

A questa situazione già tragica si è aggiunta anche l’invasione delle cavallette che a miriadi hanno distrutto la campagna e il raccolto, tanto in Etiopia che in Eritrea.

Le madri e i padri di questo nostro Paese così martoriato e ridotto allo stremo non sanno quale sarà il futuro dei loro figli, la scuola doveva riaprire nel mese di settembre ma a tutt’oggi le lezioni non sono riprese. I ragazzi riescono a fare ben poco a casa perché manca il materiale per poter fare un po’ di compiti e esercizi, manca un programma valido per la didattica a distanza. Oltretutto, il problema maggiore è trovare un pezzo di pane per sfamarsi, riuscire a racimolare un pasto. Tanto che oggi più che mai il vostro supporto economico è necessario ed è provvidenziale per i nostri orfani e per le famiglie bisognose di tutto. Abbiamo comunque pagato lo stipendio agli insegnanti e dato tutto il supporto possibile.

Lo avrete sentito dalle notizie, in questo momento c’è la guerra civile in Etiopia e il nostro dittatore ha coinvolto l’esercito dell’Eritrea, mandando a morire tanti dei nostri giovani, aggiungendo dolore in tante famiglie.

Vi ho raccontato un po’ della nostra vita, sempre più misera e difficile. Mi dispiace tanto non potervi inviare qualche foto come sono solito fare, ma non è stato proprio possibile. Spero di potervi presto dare notizie più confortanti.

A nome mio e tutti coloro che beneficiano della vostra fraterna solidarietà voglio farvi gli auguri per il Natale, festa di Pace annunciata dagli Angeli agli uomini che Egli ama. Vi giunga il nostro vivo augurio che questa pace sia con ognuno di voi e tutti i vostri familiari.

 BUON NATALE e SERENO ANNO NUOVO 2021, da tutti noi.

Padre Gabriele Tesfamikael, OFM cap