Prog. 2074 (Camerun) --- pubbl. Giugno 2016

 

LIBRI E QUADERNI AL SICURO

 

 

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Cuneo 15 gennaio 2016

Suor Lucia Gallo, delle suore di San Giuseppe di Cuneo, ci scrive:
"Vi mando la lettera di ringraziamento delle nostre suore che vivono e lavorano nella scuola di Salak, in Camerun, che insieme alla nostra madre generale ho avuto la gioia di poter visitare nel mese di novembre 2015. Nonostante il clima di generale insicurezza, le suore lavorano con coraggio e molto impegno e anche nelle scuole sono state adottate norme di sicurezza e di comportamento finalizzate a evitare al massimo rischi di attentati, anche suicidi, in cui, purtroppo, non di rado vengono usati anche dei bambini." Ecco il testo tradotto: 

Carissimi benefattori  
vi scrivo per ringraziarvi del contributo che avete offerto per la realizzazione del magazzino per gli attrezzi e per l’acquisto del materiale scolastico della scuola primaria di Salak nell’Estremo-Nord del Camerun nella diocesi di Maroua-Mokolo (Prog. 2074/ottobre 2015).
Salak è una grande parrocchia rurale che comprende molti villaggi. La Scuola Primaria Cattolica  nata nel 2006, è ora costituita da 6 classi che ospitano un totale di circa 350 alunni provenienti da Salak e dai villaggi circostanti. Questo complesso scolastico è formato da 3 edifici che accolgono le 6 ampie e luminose aule, un edificio più piccolo che comprende una sala per gli insegnanti e l’ufficio della direttrice, i servizi igienici, già costruiti grazie al vostro aiuto (Prog.1852/dicembre 2010) ed infine il magazzino che stiamo per ultimare e che servirà per conservare al sicuro e con ordine il materiale utilizzato  dalla scuola. Attraverso il segno esterno dell’ordine e della cura degli ambienti vogliamo esprimere l’importanza di continuare a curare la formazione e l’educazione a tutti i livelli.
In questi ultimi anni tutta la regione dell’Estremo-Nord del Camerun vive una situazione di grande insicurezza a causa delle incursioni e degli attentati terroristici del gruppo fondamentalista Boko Haram, molto attivo in Nigeria, ma che, valicando i confini, ha causato molti disastri a livello sociale ed economico proprio nel vicino Camerun. 
Noi, suore africane, dopo il rientro per motivi di sicurezza delle nostre consorelle italiane, nel maggio del 2014, continuiamo con fiducia e determinazione la missione educativa che avevamo iniziato con loro, negli anni passati, nelle 3 scuole primarie di cui siamo responsabili e che gestiamo in collaborazione con l’ufficio scuola della diocesi in cui siamo inserite. 
In questo periodo di forti tensioni sociali e di insicurezza continuare a lavorare per educare e formare i bambini e i giovani è un impegno urgentissimo. Il miglior modo, infatti, per contrastare il terrorismo e vincere la paura e la diffidenza reciproca, che gli attentati vogliono seminare tra la popolazione, è proprio quello di costruire una nuova società più accogliente e solidale, a partire dalle nuove generazioni, dai bambini a cui l’educazione e la formazione possono offrire possibilità nuove e una nuova apertura di mente e di cuore verso tutti. 
Insieme alle mie consorelle con gioia vi dico ‘GRAZIE’ e vi chiedo di continuare a sostenerci con la vostra preghiera! 

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