Prog. 2163/Agosto 2018

LOCALITA' : Yakang (Camerun)   
DIOCESI:   Maroua-Mokolo 
TITOLO:   Luce nella scuola del villaggio
COSTO:   6.925 € 
PROGETTO REALIZZATO

 

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Luce nella scuola del villaggio

CONTESTO. Il villaggio di Yakang, nel comune di Moutourwa, si trova nella Regione dell’Estremo Nord del Camerun, sotto il Sahel al confine con il Ciad. Il territorio risente della situazione creata nelle zone vicine dai frequenti attacchi, violenze e distruzioni da parte dei Boko Haram, che seminano terrore e generano estrema insicurezza specialmente nei villaggi cristiani. Le “Suore di S. Giuseppe di Cuneo”, missionarie in queste regioni dal 1985, continuano con coraggio e determinazione a rimanere sul posto e a operare in due comunità situate a Mora e a Salak. Tra le priorità della Congregazione restano la crescita e la formazione delle nuove generazioni per l’integrazione sociale e lo sviluppo socio-economico delle comunità locali, per una società più giusta e pacifica. Con questo spirito esse hanno fondato tre scuole, l’ultima nel 2012 a Yakang, un villaggio rurale della parrocchia di Salak della diocesi di Maroua-Mokolo a 20 Km di distanza dal centro. Gli alunni che frequentano questa scuola provengono da famiglie contadine con redditi molto bassi, che vivono di un’agricoltura di sussistenza e di pastorizia. La scuola di Yakang è nata grazie alla sollecitudine e all’interessamento di alcune famiglie che, pur volendo mandare i propri figli a scuola, non potevano farlo per la grande distanza dalla scuola più vicina, a Salak.

PROGETTO. La prima aula della scuola primaria di Yakang era stata allestita nella cappella del villaggio che la domenica era il luogo della preghiera e durante la settimana ospitava le lezioni e gli alunni. Grazie all’opera di sensibilizzazione portata avanti dalle Suore di S. Giuseppe e dal parroco per convincere tutte le famiglie dell’importanza dell’istruzione dei figli, e con l’aiuto di sostenitori e amici, un po’ per volta le suore sono riuscite a costruire l’edificio della scuola con 6 aule, i servizi igienici, un pozzo per l’acqua e le strutture per la direzione e la biblioteca. La direttrice, Suor Astrid Zenga raccomanda ai benefattori dell’OPAM un nuovo progetto per la scuola di Yakang che sta molto a cuore alla comunità locale: “La nostra scuola, che oggi ha 253 alunni, 102 femmine e 151 maschi, nelle 6 classi della primaria, non ha corrente elettrica. Ciò rende spesso difficoltoso lo svolgimento delle lezioni e, soprattutto, impedisce la realizzazione di progetti di sviluppo della scuola. Uno di questi, che è da sempre un sogno dei suoi alunni, è l’insegnamento dell’informatica che in tutte le scuole del Paese, anche in quelle più isolate, è richiesto dai programmi governativi nazionali come insegnamento pratico e non solo teorico. L’informatica, infatti, è ormai diventata uno strumento indispensabile nel percorso educativo degli studenti anche nelle regioni economicamente svantaggiate. La nostra scuola funziona da 6 anni ma ora deve rispondere alle nuove esigenze ammodernando i propri strumenti e metodi: ma  prima ancora di avere i computer occorre dotare dell’energia elettrica l’aula che dovrà ospitare i corsi di informatica. La disponibilità di elettricità renderà possibile l’utilizzo dei computer anche in altri ambiti e discipline scolastiche che potranno così avvalersi di moderni ausili e strumenti (video-proiettori, impianti audio... ecc.). Inoltre, la comunicazione on-line è diventata prassi comune ed è spesso richiesta per accedere a molti servizi pubblici. Il progetto per collegare la scuola alla cabina più vicina della rete elettrica nazionale (circa 700 m.) ha un costo di 6.925 € per l’acquisto del materiale elettrico necessario, la manodopera, i collegamenti e l’installazione del sistema elettrico nelle aule e negli ambienti della scuola. Ricordando con gratitudine ciò che in passato l’OPAM ha fatto per la scuola di Salak, ci rivolgiamo ancora a voi per realizzare questo progetto. Vi ringraziamo in anticipo dell’aiuto che potrete darci nel migliorare l’efficacia e l’efficienza della nostra opera per la formazione dei bambini della nostra scuola. Grazie!”