Prog. 2169/Novembre 2018

LOCALITA' : Sorappara (India)   
DIOCESI:   Sultanpet
TITOLO:   Costruiamo 4 aule della scuola primaria
COSTO:   7.500 € 
PROGETTO REALIZZATO

 

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Costruiamo 4 aule della scuola primaria 

CONTESTO. La diocesi di Sultanpet  è situata nel distretto di Palakkad dello stato indiano del Kerala nei pressi del “Passo di Palakkad”, valico tra i monti che unisce gli stati del Kerala e del Tamil Nadu nel sud dell’India. Nel Kerala i cristiani cattolici seguono riti diversi, Siro-Malabarese, Siro-Malankarese e Latino. I cattolici di rito Siriano abitano, in gran parte, i territori più fertili, sono commercianti e imprenditori, a un livello avanzato dal punto di vista economico, culturale e politico. Nella diocesi di Sultanpet, di rito Latino, gli abitanti sono, invece, poveri e con un basso livello culturale e educativo, sono considerati cittadini di livello inferiore. Quelli Tamil, poi, sono visti solo come una minoranza linguistica, emigrati qui da altri territori, lasciati ai margini della società dalle stesse autorità statali locali, che consentono alle agenzie immobiliari di approfittare della loro ignoranza per vendere le loro terre a basso costo lasciandoli senza terra e senza casa. In un territorio piuttosto roccioso, arido, con scarsità di piogge in cui le coltivazioni sono povere e con scarsi prodotti, la maggior parte della popolazione è costituita da lavoratori agricoli occasionali. Le famiglie non sono attente all’educazione dei figli, che, in gran parte, non vanno a scuola o la lasciano anzitempo, i bambini vengono spesso mandati a lavorare, comune è il matrimonio delle ragazze in età precoce.

PROGETTO. La difficile situazione educativa dei bambini è un problema prioritario per la diocesi, senza istruzione continueranno ad essere emarginati dalla società. La scuola primaria è obbligatoria, – scrive Padre Jamabalai Lorance L., economo della diocesi – ma nelle scuole pubbliche l’insegnamento è di scarsa qualità e si pagano rette per gli stipendi degli insegnanti e i trasporti. Le scuole private esistenti sono costose e i poveri non possono accedervi. L'ambiente familiare non aiuta, i genitori stessi sono analfabeti e con scarsi principi etici e religiosi, i ragazzi non istruiti finiranno col non poter competere con gli altri giovani del Kerala e resteranno emarginati dalla società. Il villaggio di Sorappara è sede di una parrocchia molto antica, cresciuta nel tempo con diverse sottoparrocchie nei villaggi vicini. Qui oltre 5.500 cattolici convivono con 12.000 persone di altre religioni. Parlano sia Tamil che Malayalam, ma sono considerati ancora come dei migranti e minoranze Tamil per lingua e cultura. Anche qui la maggior parte degli abitanti vivono di lavori giornalieri, occasionali, sono molto poveri e non conoscono i loro diritti nella società né tanto meno le possibilità di sviluppo per la loro vita. Le famiglie non curano l’istruzione dei figli. Nella parrocchia è arrivata da poco una comunità di “Suore di Sant'Anna di Bangalore” per aiutare le attività pastorali e spirituali della parrocchia e in particolare dell’educazione dei giovani. È nato così il progetto per edificare una nuova scuola primaria che accoglierà bambini poveri di ogni religione, cristiani e non, anche più di 300 bambini ogni anno. La scuola sarà sul modello delle scuole inglesi per poter dare un’educazione di qualità ai suoi studenti. Il progetto prevede di costruire le prime 4 aule con un costo complessivo di 41.250 €, il contributo locale e dell’Opera Pontificia della Santa Infanzia è di 33.750 € per cui chiediamo ai benefattori dell’OPAM di aiutarci a realizzare il nostro progetto con un contributo di 7.500 €. Riconoscenti per il sostegno che gli amici dell’OPAM danno da tempo alla nostra diocesi per risolvere i gravi problemi educativi delle comunità locali, vi chiediamo di continuare a  sostenerci nella nostra opera per un'educazione di qualità e l'insegnamento dei valori dell'etica e della morale cattolici: anche per tanti bambini poveri sarà possibile crescere meglio e sviluppare le capacità per inserirsi adeguatamente nella società.”