Febbraio 2017

 
RELAZIONE 2017 - CI SCRIVE SUOR INES ALBINO

 

 

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Bissau, 23 febbraio 2017 

Carissimi,

innanzitutto vi chiediamo scusa per non avervi fatto giungere questa lettera in occasione delle festività Natalizie, ma sappiate che il nostro cuore è pieno di gratitudine verso voi tutti, e tutti siete preziosi per noi. Soprattutto ringraziamo l'OPAM che da tanti anni ci assicura la possibilità di offrire ai nostri bambini un’oasi di pace.

La scuola è per loro un luogo di tranquillità, di accoglienza, di fraternità, di calore umano; un luogo in cui possono consumare un pasto caldo e soprattutto ricevere una formazione per la vita. 

Siamo sicure che stiamo collaborando con Dio per preparare uomini e donne di domani, con la dignità di persona redenta dal Sangue di Cristo anche quando la vita com’è per noi, è carica di sofferenza e apparentemente priva di ogni speranza.

Come forse sapete, la storia della Guinea Bissau è da sempre segnata da colpi di Stato, violenze, corruzione e povertà. Da maggio 2016 la capitale Bissau è asserragliata dai militari che cercano di impedire ai cittadini – che hanno organizzato grandi proteste – di manifestare contro la fragilissima situazione politica.

La situazione di instabilità cronica ha portato all’avvicendarsi di ben tre Primi ministri in due anni. Nell’estate del 2015, il Presidente Josè Mario Vaz ha congedato Domingos Simão Pereira, in carica dal giugno 2014 sostituendolo con Correira. A causa dell’accesa rivalità per il controllo del PAIGC (Partito africano per l’indipendenza della Guinea e di Capo Verde), le tensioni si erano aggravate al punto che nell’estate del 2015 la sostituzione di Pereira con Correia è sembrata l’unica soluzione possibile alla crisi nonostante varie organizzazioni (tra le quali Amnesty International) denuncino costanti limitazioni alla libertà di manifestazione, d’informazione e di movimento. In quell’occasione migliaia di persone protestarono per la decisione del Presidente. Nel maggio 2016 il Presidente, in assenza di un adeguato piano di governo per il Paese, ha costretto anche Correia a dimettersi e ha scelto Baciro Dja come successore. A quanto pare la decisione del Presidente sarebbe avvenuta accogliendo la proposta del partito all’opposizione PRS (Partito di Rinnovamento Sociale), desideroso di entrare nell’esecutivo tramite una nuova maggioranza. Allo stato attuale, numerosi deputati del PAIGC protestano e chiedono al Presidente di ritirare la nomina.

La parte più vulnerabile della popolazione è rappresentata dai bambini, la cui povertà – naturalmente legata a quella delle famiglie – impedisce loro di accedere ai servizi di base, esponendoli a rischi quali violenze, abusi, matrimoni precoci, sfruttamento in lavori degradanti e illeciti. Il tasso di mortalità infantile in Guinea Bissau è il settimo più alto nel mondo, con 161 decessi ogni 1.000 nascite. Un bambino su dieci muore prima di aver compiuto il primo anno di età e uno su sei prima di averne compiuti cinque. Le maggiori cause della mortalità infantile sono malattie curabili e facilmente prevenibili con semplici norme igieniche, (infezioni alle vie respiratorie, diarrea o malaria...).

Ma la speranza nascosta negli occhi dei bambini ci sprona ogni mattino ad andare oltre e accogliere il senso della vita vera. Il perché? É chiaro. Tutto ciò che amiamo diventa prezioso e urgente. I nostri bambini arrivano dai diversi villaggi circostanti con un sorriso bello, gioiosi della vita, con gli occhi desiderosi di un domani splendido e pieno di promesse.  

Nella scuola abbiamo 125 bambini: 60 bambini e 65 bambine fra cui 10 bambini tolti dalla strada e che accogliamo per dar loro affetto ed educazione e prepararli ad un futuro migliore.

Alle ore 7:00 le insegnanti accolgono i bambini, creando un  ambiente festoso con canti e musica. Lasciati i genitori cominciano a muoversi al ritmo della danza che questi bimbi hanno nel sangue ... che bello! E poi inizia un nuovo giorno di scuola e tutto questo grazie a voi e a quanti ci aiutano.

Abbiamo 6 insegnanti, tre diplomate e 3 ancora in formazione che svolgono il loro lavoro con entusiasmo, passione e creatività per il bene dei bambini. Inoltre fra i nostri impegni c’è quello di garantire ai genitori un cammino di formazione trimestrale per aiutarli nel loro compito educativo. Nonostante la grande la povertà materiale e culturale  del Paese in cui operiamo e viviamo ce la mettiamo tutta ogni giorno per tener viva la speranza in difesa della vita e della dignità della persona umana.

Inoltre continuiamo a seguire i bambini che escono dalla nostra scuola materna e che proseguono i loro studi fino al termine delle medie nella scuola “São Paulo” che si trova qui accanto ed è per noi una grande soddisfazione sapere che i nostri piccoli sono fra gli alunni più bravi.

Per tutto questo, ringraziamo il Signore e ciascuno di voi per ciò che fate con il vostro servizio concreto ed efficace.

Cordiali saluti e comunione di preghiera.

Sr Inês Paulo Albino, asc