Il Seminario di Loto

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LOCALITA':            Loto (Rep. Dem. Congo)
RESPONSABILE:    p. Ferdinand Ndongo Nthikala
N° ADOTTATI:         121
NUOVE ADOZIONI:  Si
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IL TERRITORIO

La diocesi di Kole si trova nella provincia del Kasaï Orientale (Rep. Dem. del Congo), nel distretto di Sankuru, "in mezzo al nulla" come dicono a Kinshasa, la capitale che dista 1.800 km. 
Si estende su un territorio di 66.000 kmq (pari alla superficie di Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Trentino), in parte foresta e in parte savana, con circa 300.000 abitanti. La situazione di estremo isolamento, l'abbandono da parte dello Stato e la guerra che ha flagellato questa zona, rendono la vita particolarmente difficile. In tutto il territorio c'è un solo medico. Non esiste una linea telefonica, né la luce elettrica. Mancano vie di comunicazione. Pertanto sebbene la terra sia ricca di risorse e fertile, la gente pratica un'agricoltura unicamente di sussistenza perché per commercializzare i prodotti nei grossi centri bisognerebbe percorrere dai 500 ai 1.500 km. Ci si sposta quasi esclusivamente a piedi e, i più fortunati, in bicicletta o moto su piste che nel periodo delle piogge diventano impraticabili. Il grosso delle comunicazioni avviene via fiume a bordo di piroghe. In tutta la regione c'è una sola macchina, quella della diocesi, una vecchia jeep ormai inutilizzabile. Il territorio della Diocesi è diviso in 13 Parrocchie. Convivono, con non poche difficoltà, diverse etnie: Ahamba, Wakusu, Bankfutshu, Bakela, Bayonga, Asambala, Nambelo, Basongomeno, Avetela, differenti per tradizioni e lingue. Analfabetismo, fame, malattie, elevata mortalità sono il volto più evidente della miseria.


IL SEMINARIO 

Il seminario minore St. Kizito della diocesi di Kole è sorto nel 1962 nella Parrocchia di San Giuseppe Vangu. Dopo ripetuti trasferimenti, finalmente dal 1985 ha trovato una sede definitiva nella Parrocchia del Sacro Cuore nel villaggio di Loto, in una struttura propria. Loto si trova a metà strada fra i due centri più grandi della diocesi: Lomela e Kole. Il seminariodista circa 1 km dal villaggio di Loto. Esso è anche l'unica istituzione privata di insegnamento secondario e di formazione integrale accreditata della diocesi. Tutti gli allievi risiedono nel foyer del seminario, che accoglie ragazzi di età compresa fra 12 e 18 anni. Ad essi oltre che la formazione specifica viene garantita anche la formazione scolastica di livello secondario dalla Ia alla VIa. Da agosto 2009 c'è anche la propedeutica. Il seminario accoglie circa 170 ragazzi l'anno. La scuola inizia a settembre e termina a giugno. 

La giornata-tipo al seminario di Loto è più o meno quella dei nostri seminari di un tempo. “Sveglia alle 5,30, Messa alle 6, lezioni dalle 7,30 alle 12,45, pranzo pulizia dei piatti, compiti. Poi i ragazzi dedicano 1 ora di lavoro manuale nei campi o per le necessità della casa.  Alle 18,30 recita dei vespri e alle 19 cena. Dopo cena si sta insieme in allegria. Alle 21,30 compieta e tutti a letto. Qualche volta se funziona il generatore si può assistere alla proiezione di una pellicola." 

Per il mantenimento le famiglie dovrebbero versare un contributo annuo di 50 $, ma non tutti hanno questa possibilità e con quanto il seminario riceve non è possibile garantire ai ragazzi tutto ciò di cui c’è bisogno (cibo, cure mediche, vestiti, materiale didattico, stipendi al personale...). Accanto al seminario c'è un terreno che i seminaristi coltivano, ma la maggior parte dei ragazzi sono ancora molto giovani e riescono a far poco e quello che viene raccolto non è sufficiente a coprire il fabbisogno alimentare. Nel seminario vi sono 8 insegnanti tutti sposati con famiglie numerose ai viene assicurato uno stipendio  di 100 $ al mese Quattro sacerdoti si occupano della formazione spirituale, teologica e biblica di tutti i seminaristi e anche dell'insegnamento nella propedeutica.

L'OPAM attraverso diversi progetti sta pian piano intervenendo sulle strutture del seminario vecchie e in cattivo stato. Oggi grazie agli amici dell'OPAM il seminario disponde di aule nuove e di un nuovo refettorio. Resta ancora molto da fare e speriamo di continuare ad intervenire sulle strutture.  

Vi chiediamo però di assicurare il sostegno alle spese scolastiche di questi ragazzi che grazie alle adozioni OPAM hanno visto migliorare le condizioni di vita e di studio nel seminario.