Villavicencio, 11 giugno 2021
Carissimi Amici dell’OPAM,
un cordiale saluto a tutti voi.
A nome della Fondazione Huellas de Vida desidero innanzitutto esprimervi tutta la mia gratitudine per la vostra collaborazione e solidarietà.
Voglio raccontarvi un po’ della nostra vita ma non so da dove cominciare, sperimentare tanto dolore intorno a noi mi scuote nel profondo della mia anima. La pandemia ha fatto sì che la Colombia stia lentamente e inesorabilmente soccombendo alla sua eterna crisi sociale. Così per 46 giorni le persone stanche, affamate e totalmente destabilizzate si sono riversate in strada e con marce, blocchi e proteste hanno chiesto a gran voce il rispetto dei loro diritti, risposte concrete alla grande crisi e sostegni reali. Le restrizioni pesantissime messe in atto per contenere il Covid-19 hanno generato ancora più povertà e problemi di sopravvivenza, hanno colpito nel profondo soprattutto l’economia delle famiglie che vivevano come venditori ambulanti, piccoli coltivatori e di lavori precari a giornata. Migliaia di donne, madri di famiglie per lo più mono parentali, che svolgevano lavori di pulizia o domestica a ore sono disoccupate e senza alcun reddito a causa delle misure attuate.
Grande è la nostra preoccupazione per i bambini e adolescenti. L'isolamento sociale ha generato in tanti di loro forte stress, una situazione che esaspera e accentua i conflitti familiari. Le conseguenze sono violenza domestica, separazioni e abbandono. La didattica a distanza, l'istruzione online non funziona, non è un’alternativa valida per i nostri ragazzi perché nessuno di loro dispone di un accesso internet adeguato e ancor meno di un computer. Solo con il telefonino, spesso datato, non riescono a seguire il programma scolastico. A lungo termine questo stato di cose si riflette in più povertà, più analfabetismo, più violenza.
La realtà che stiamo vivendo genera grande destabilizzazione emotiva nella gente e scuote il Paese nel profondo. Ed ecco che i gruppi armati sono in piena attività e la fanno da padrone seminando terrore, i contadini vedono come alternativa alla loro miseria la coltivazione della coca. La nostra speranza è la maggior parte della popolazione abbia preso coscienza del fatto che il problema è la nostra forma di governo e chi ci governa.
Confidiamo che Dio nella sua infinita bontà ci aiuti a percorrere nuove strade e ad immaginare soluzioni pacifiche per la gente.
Ancora una volta vi ringraziamo per la vostra vicinanza e il vostro generoso sostegno, nonostante la crisi che sta attraversando anche l'Italia.
Cordialmente
Fiore Nelly Enciso