Imparare a imparare

 

 L' "ABL, ACTIVITY-BASED LEARNING" IN INDIA  

 

 

 

 

 

 

 

Sono passati oltre 60 anni dall'indipendenza dell'India dagli inglesi. Molti progressi sono stati fatti ma in campo educativo e sociale sono ancora molte le problematiche aperte. Come OPAM continuiamo ad occuparci dell'India perché in questo Paese i bambini costituiscono 1/3 della sua popolazione, 400 milioni di bambini (1/6 di tutti i bambini del mondo) il cui 40%, soprattutto bambine, è ancora escluso dal diritto all'istruzione. Mancano scuole e quando ci sono hanno strutture fatiscenti, sono prive di acqua potabile, di servizi igienici, di arredi, di materiale didattico, ma soprattutto mancano insegnanti qualificati.Molte scuole specialmente nelle zone rurali sono costrette a gestire con solo un insegnante pluriclassi multigrado gremite di bambini. E così tanti genitori piuttosto che "parcheggiare" i propri figli in una scuola in cui non apprendono nulla preferiscono mandarli a lavorare per poche rupie.

Un metodo didattico innovativo, che ha trovato attuazione in molte scuole rurali indiane, sembra essere la risposta alle due problematiche principali, la carenza di spazi e la mancanza di insegnanti: è il metodo pedagogico noto come  ABL(Activity-based Learning). Cerchiamo di saperne qualcosa di più. Si tratta di una metodologia di insegnamento/apprendimento che si realizza attraverso attività pratiche svolte in classi in cui sono contemporaneamente presenti bambini di diverse età e di livelli differenti di scolarizzazione. L'idea di apprendimento basato sulle attività si fonda sul considerare i bambini soggetti attivi piuttosto che destinatari passivi di informazioni. Se ai bambini viene fornita l'opportunità di esplorare da soli e si crea per loro un ambiente di apprendimento adatto, allora l'apprendimento diventa un gioco che può protrarsi a lungo e dare gioia.

Pioniere di questa pedagogia fu  David Horsburgh (1923-1984) Arrivato in India come tecnico della Royal Air Force di stanza a Chittagong, Horsburgh restò affascinato dalla natura del luogo e dalla cultura del suo popolo ma fu anche impressionato dalle condizioni di miseria e di analfabetismo del Paese, specialmente nelle zone rurali. Finita la guerra nel 1944 tornò in Inghilterra e si iscrisse alla SOAS (School of Oriental and African Studies). Studiò anche il sanscrito e l'hindi. Laureatosi a pieni voti nel 1950 torna in India per insegnare Inglese e vi rimane fino alla sua morte. Entra nel British Council, una organizzazione inglese che si occupa di educazione e cultura, e lavora a Madras e Bangalore per 20 anni. Quando va in pensione con sua moglie Doreen su un terreno di 7 ettari di loro proprietà in un villaggio del distretto di Madanapalle in Andhra Pradesh, apre nel 1972, una scuola, la  Neel Bagh School: è la realizzazione del suo sogno di una scuola di qualità per i più poveri.David era un leader carismatico e un insegnante nato. Con la moglie Doreen e suo figlio Nicholas, sviluppò un curriculum vario, che comprendeva accanto alle materie tradizionali anche filosofia, estetica, musica, teatro, carpenteria, cucito, muratura, giardinaggio e tutela dell'ambiente. Le lingue studiate erano cinque: Inglese, Telugu, Kannada, Sanscrito e Hindi. I primi alunni furono 30, di età compresa fra 5 e 20 anni, quasi tutti figli di analfabeti.

Il curriculum rappresenta solo uno degli aspetti dell'innovazione didattica della "Neel Bagh". La novità più grande sta in una pedagogia che rende il bambino il protagonista del suo processo di apprendimento creando una scuola in cui ciascun alunno ha la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità e i propri talenti. In questo contesto il maestro non è colui che insegna, il depositario della conoscenza, ma colui che insegna come si impara e crea le condizioni perché il bambino possa apprendere in modo attivo.L'idea di partenza è che i bambini sono naturalmente predisposti e fortemente motivati a conoscere e ad apprendere e che spesso sono proprio alcuni errori pedagogici nella scuola tradizionale a spegnere il loro entusiasmo e a porli in una condizione di passività rispetto alla conoscenza.

In una scuola  ABL, sin dal suo ingresso in classe, il bambino viene coinvolto in prima persona. La mattina non c'è l'appello. Ogni alunno ha una scheda di frequenza che auto-compila quotidianamente. Questa responsabilizzazione oltre a gratificare molto i bambini sposta l'interesse della frequenza scolastica dal docente al bambino stesso.Il bambino viene inserito in un gruppo in cui sono presenti alunni di diverse età e di diversi livelli di conoscenza. I bambini imparano secondo i loro ritmi senza per questo essere scherniti dai compagni o rimproverati dall'insegnante.All'interno di ogni gruppo ciascuno segue un percorso personale rispettoso dei propri tempi, secondo una scala di apprendimento che prevede per ogni gradino l'utilizzo di materiale creato ad hoc. Tale scala di apprendimento ha gradini liberi in modo che l'insegnante possa inserire all'occorrenza ulteriori attività.Ogni bambino auto-seleziona il livello personale di partenza per ciascuna materia e al termine di ogni insieme di apprendimento compila da solo o aiutato da un altro del gruppo una scheda di auto-valutazione, che riguarda gli obiettivi e non il bambino. Il non sentirsi giudicato facilita e stimola l'apprendimento e il superamento delle difficoltà anche grazie all'aiuto reciproco fra i bambini stessi. L'insegnante infatti può di volta in volta affiancare un bambino che ha superato con facilità un livello ad uno che mostra maggiori difficoltà. La verticalità di età nella stessa classe e l'insegnamento fra alunni è fondamentale nel processo di apprendimento perché ricrea un modello di famiglia in cui il più grande diventa automaticamente una guida e un aiuto per il più piccolo, favorendo la cooperazione tra i ragazzi piuttosto che la competizione.

Il tempo delle lezioni frontali da parte dell'insegnante non supera i 30-45 minuti ogni giorno. Nelle scuole  ABL non ci sono problemi di disciplina. Nell'apprendimento strutturato per livelli infatti l'utilizzo del materiale didattico ha una sua logica e una propria progressione e questo oltre a favorire il coinvolgimento dei bambini nell'apprendimento, determina anche l'interiorizzazione della disciplina necessaria per svolgere al meglio ogni attività.

Il libro di testo non è l'unica fonte di conoscenza, ma è integrato nell'insieme di diversi materiali didattici. Per esempio, uno dei gradini della scala contiene l'istruzione a leggere una pagina specifica del libro di testo. L'insegnante non è l'unica autorità depositaria della conoscenza ma al bambino viene data la consapevolezza che anche la famiglia, il villaggio, la natura hanno tante cose da insegnargli. E' questo il motivo per cui fino alla IVa classe in una scuola  ABL non vengono dati compiti a casa, proprio per lasciare il tempo di acquisire ciò che solo la vita e il confronto con gli altri e la natura possono insegnare.

Di solito uno dei problemi che turbano il ritmo dell'apprendimento è l'assenteismo. Se un bambino è malato per una settimana in una scuola tradizionale resta indietro e al suo ritorno in classe nel recuperare le lezioni forse ha la sensazione di correre una gara che non potrà mai vincere. Questo non accade in una classe  ABL, poiché la padronanza di un abilità o di una competenza non è un esercizio collettivo ma, poiché il lavoro del bambino è individuale, egli riprende il percorso di apprendimento lì dove lo aveva interrotto. Questo rappresenta un enorme vantaggio nelle zone rurali, permettendo ai bambini nel tempo dei raccolti di aiutare la famiglia ed eliminando quella contrapposizione fra famiglia e lavoro che nelle zone rurali è la causa principale di evasione e abbandono scolastico.

Altra parola d'ordine in queste scuole è "inclusione". Ragazze e ragazzi si siedono in banchi bassi o su stuoie di canna insieme e condividono il loro lavoro nel rispetto e nell'aiuto reciproco. Questo è fondamentale in una cultura dove le bambine e le ragazze sono ancora fortemente discriminate.I bambini con disabilità, dove sono presenti, si integrano facilmente.In questo sistema scolastico ogni mezza giornata è dedicata all'apprendimento di una materia. Se nel curriculum è prevista la matematica i bambini saranno coinvolti con i materiali adeguati dalla mattina fino all'ora di pranzo. Questo aiuta i bambini a concentrarsi su un soggetto senza che il suono di una campanella interrompa le loro attività. Nella scuola convenzionale ciò sarebbe ritenuto noioso, ma nella  ABL non si conosce la parola noia perché le diverse attività previste rendono l'apprendimento movimentato, vario, piacevole e diverte.

Horsburgh accanto all'attività didattica ha curato molto una seria e rigorosa attività di formazione degli insegnanti che avevano la possibilità di fare pratica nella scuola di David, producendo essi stessi il materiale per l'auto-apprendimento. Molti di loro hanno permesso a questa metodologia di espandersi in altre zone del Paese. Oggi ci sono circa 7.000 insegnanti formati ed esiste un testo conosciuto come "Karpathu Karkandey" che illustra la metodologia. Insegnanti più anziani esperti di questa pedagogia lavorano oggi accanto ad insegnanti più giovani che apportano rinnovato entusiasmo. Horsburgh è morto nel 1984. Oggi tanti insegnanti permettono al suo metodo di fare scuola in molti centri dell’India (vedi prog. 2063).