Prog. 2095 Giugno 2016

LOCALITA' : Kontum (Vietnam)   
DIOCESI:   Diocesi di Kontum 
TITOLO:   Sostegno scolastico per 70 bambini di Kontum
COSTO:   3.000 € 
PROGETTO REALIZZATO

 

Clicca sulla foto per vedere l'album

 

 

 

Sostegno scolastico per 70 bambini di Kontum 

CONTESTO. Nel territorio della diocesi di Kontum, che si estende per circa 23.000 kmq sugli altopiani centrali del Vietnam, nelle province di Kontum e Gialai, sparsa in tantissimi villaggi rurali vive una popolazione di circa 2 milioni di abitanti, appartenenti ad almeno 38 diverse etnie di cui la più rappresentata è quella “Kinh o Viet”, popolazioni originarie del nord del Paese e del sud della Cina. La pluralità culturale, l’estremo isolamento dei villaggi, la povertà e la lebbra sono le sfide principali che la diocesi è chiamata ad affrontare, assieme ai continui attacchi alla libertà religiosa da parte delle autorità comuniste contro la minoranza cattolica (solo il 16% della popolazione) che si sono inaspriti negli ultimi anni. La diocesi, eretta nel 1960, ha tuttora una struttura missionaria, e svolge non solo attività pastorali, ma anche di promozione e di sostegno allo sviluppo sociale, per la formazione dei giovani e il miglioramento delle condizioni di vita. Nei villaggi si vive di un’agricoltura povera: coltivazione di riso, mais, manioca in campi ricavati sui fianchi delle colline e nei quali si lavora ancora con mezzi rudimentali. Solo pochi possiedono una coppia di buoi e un carretto. La maggioranza non ha abbastanza per vivere e, prima di un nuovo raccolto, c’è sempre un periodo in cui il cibo scarseggia o manca del tutto. La vita sociale è basata su un regime matriarcale: le donne hanno un ruolo primario e decisionale nelle famiglie che riescono a mantenere unite sotto la loro guida. Esse lavorano duramente anche nei campi oltre a svolgere le attività domestiche e accudire i bambini, mentre i mariti si occupano assai poco della famiglia.

PROGETTO. Nella diocesi dal 1972, a sostegno delle minoranze etniche opera la “Congregazione della Divina Provvidenza”, una fondazione femminile locale, le cui suore sono presenti in più di 20 piccole comunità in diverse zone. A Kontum le religiose avevano una propria casa e una propria scuola che, dopo l’unificazione del Paese sotto il regime comunista nel 1975, il governo aveva confiscato costringendole a ritirarsi in una piccola ala della casa vescovile e a ridurre al minimo le loro attività. La responsabile della comunità, Suor Anna Truong Thi Nhu, ci scrive presentandoci un progetto: “Da sempre siamo impegnate a promuovere l’educazione dei bambini e dei giovani poveri, consapevoli che solo con l’istruzione essi potranno migliorare la propria condizione sociale. Nei villaggi c‘è solo la scuola primaria, e per proseguire negli studi occorre spostarsi altrove, in città, ma le famiglie non possono affrontare le relative spese. Così molti ragazzi lasciano la scuola e vanno a lavorare per aiutare i genitori. Per questo cerchiamo di far venire e accogliere a Kontum quanti più ragazzi possiamo dai numerosi villaggi dei dintorni per incoraggiarli e facilitarli negli studi, soprattutto le bambine e le ragazze per il ruolo centrale che esse avranno in futuro nelle proprie famiglie. Dal 2005 la nostra comunità ha ottenuto l’autorizzazione ad aprire un ostello per accogliere bambini e ragazzi delle minoranze etniche: in 10 anni di attività già 21 dei nostri studenti sono arrivati a frequentare le università e gli istituti professionali. Oggi nella residenza vivono 110 studenti: 27 frequentano le 5 classi della scuola primaria, 21 le classi della secondaria (dal 6° al 9° livello) e 62 quelle della secondaria superiore (dal 10° al 12° livello). In Vietnam tutte le scuole sono pubbliche (le private sono ammesse solo al livello della materna), ma a carico degli studenti restano gran parte delle rette e delle tasse scolastiche. Non abbiamo risorse sufficienti per pagare anche le tasse scolastiche che pochi tra i nostri studenti possono sostenere. Per questo chiediamo all’OPAM un contributo di 3.000 € che consentirà a 70 studenti del nostro ostello di pagare le tasse per un anno e continuare negli studi. Insieme con loro vi ringrazio in anticipo per la vostra generosità.”