Prog. 2151/Marzo 2018

LOCALITA' : Htayngalya-Loikaw (Myanmar)   
DIOCESI:   Loikaw 
TITOLO:   Un nuovo doposcuola per la “Casa della Pace”
COSTO:   10.192 € 
PROGETTO REALIZZATO

 

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Un nuovo doposcuola per la "Casa della Pace" 

CONTESTO. Il Myamnar, l’ex Birmania, splendido Paese ricco di risorse naturali, di tradizioni e culture millenarie, dopo decenni di una durissima dittatura che lo ha isolato e ridotto in miseria sta iniziando un percorso lungo e difficile verso la democrazia, irto di ostacoli dovuti alla situazione di sottosviluppo, ai conflitti interni che non favoriscono il dialogo fra le oltre 130 etnie da cui è costituita la popolazione, agli appetiti internazionali per l’utilizzo delle risorse del Paese ancora nelle mani dei militari. Il primo censimento, effettuato dopo 30 anni nel 2014, mostra che 1 milione e 700 mila minori, 1 bambino su 5, nella fascia di età tra 10 e 17 anni, lavorano invece di andare a scuola. E il censimento non comprendeva oltre 1 milione di apolidi come i Rohingya, Kachin… Il destino di tanti bambini è drammatico, specie nelle regioni di confine dove esiste una vera e propria tratta di minori, soprattutto di bambine. Molte appartengono a minoranze etniche, non sono registrate all’anagrafe, vivono in famiglie poverissime. Nei villaggi rurali trafficanti di esseri umani, travestiti da “benefattori dell’umanità”, le avvicinano con la promessa di farle studiare o trovare per loro un lavoro dignitoso nella speranza di un futuro migliore. E invece, passato il confine con la Thailandia, vengono avviate alla prostituzione. La Chiesa è in prima linea nella lotta contro la tratta di minori e ha puntato sulla promozione del diritto all’istruzione per proteggere le bambine e dare ai giovani speranze per un avvenire dignitoso. Con questi obiettivi operano le Ancelle Missionarie del SS. Sacramento (MSBS) nella loro missione a Loikaw, capitale dello stato Kayah, città nel nord del Myanmar vicino al confine con la Thailandia. Nel territorio circostante la maggioranza degli abitanti, appartenenti principalmente all’etnia Karenni (o Kayah) dalle antiche origini sino-tibetane, vivono in villaggi difficili da raggiungere, sparsi tra le foreste sui monti.

PROGETTO. Htayngalya, alla periferia della città, nel 2014 le suore hanno costruito una scuola-ostello, la Casa della Pace, per bambine orfane, abbandonate o vittime della violenza dei gruppi ribelli che nello stato Kayah continua a essere una dolorosa realtà. Dopo un tempo di preparazione le bambine sono inserite nell’unica scuola elementare del villaggio vicino. Ai benefattori dell’OPAM che conoscono già questa istituzione attraverso l’adozione scolastica di un gruppo di bambine, arriva questa richiesta per un progetto che consentirà di estendere e ampliare l’accoglienza e l’attività educativa nella zona. Ci scrive la responsabile Suor Elizabeth Libel: “Htayngalya è uno dei tre villaggi della parrocchia di Doukhu che ha circa 11.300 abitanti in maggioranza animisti e buddisti. I cattolici sono 2.500 ma il loro numero è in crescita grazie alla testimonianza e all’impegno a favore degli ultimi del parroco, Padre Theodoro Shwe Aung. La Casa della Pace accoglie 38 bambine dai 5 ai 14 anni, provenienti dai villaggi più poveri sui monti dove persistono ancora i conflitti tribali. Su richiesta dello stesso parroco le suore hanno iniziato a prendersi cura anche degli altri bambini dei villaggi organizzando per loro attività educative e di formazione umana e cristiana. L’edificio della Casa, che comprende refettorio, cucina, dormitorio e sala studio delle bambine, servizi, locali per le responsabili e magazzini, era stato ampliato con un nuovo spazio adibito a doposcuola. Nella parrocchia c’è un’unica scuola elementare pubblica in cui la maggioranza degli studenti e degli insegnanti è buddista. Il doposcuola, aperto a tutti, è quindi un’occasione per favorire il dialogo e la conoscenza reciproca fra bambini di religioni diverse e per costruire una cultura di fraternità e di pace. L’iniziativa è stata molto apprezzata dalle famiglie povere e minoritarie non appartenenti all’etnia elitaria dei Birmani e non in grado di mandare i figli alle lezioni di recupero tenute a pagamento dagli stessi insegnanti dei ragazzi. Con l’aiuto dell’OPAM l’attività del doposcuola si è molto sviluppata e gli spazi non sono più sufficienti. Così è stato avviato un progetto per costruire una nuova struttura per il doposcuola, costituita da un salone che potrà essere poi suddiviso in due aule, servizi igienici e un ufficio. Il costo del progetto è di 10.192 €, ma non abbiamo risorse e nulla possiamo chiedere alle famiglie tanto povere, perciò ci rivolgiamo alla generosità dei benefattori dell’OPAM, che ringraziamo in anticipo, per finanziare il progetto. Oltre alle 38 bambine ospiti della Casa e ai 30 ragazzi che beneficiano del doposcuola e dei nostri corsi di recupero, il “doposcuola OPAM” potrà aiutare altri 40 bambini delle classi preparatorie e del primo ciclo delle elementari che non possono frequentare regolarmente la scuola e avere una buona educazione. Ci aiuterete così a rispondere alle tante richieste delle famiglie dei villaggi dell’area di Doukhu e delle famiglie di Htayngalya che desiderano che i loro figli ricevano un’educazione di qualità.”