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Arredi scolastici per cinque scuole
CONTESTO. Il Madagascar è uno stato insulare situato nell'Oceano Indiano, al largo della costa orientale dell'Africa. E’ la quarta più grande isola del mondo, ricca di risorse naturali (foreste, minerali, pietre preziose), di cui si avvantaggiano le multinazionali che le sfruttano senza apportare benefici al Paese e lasciando nella miseria la popolazione. Il 70% delle persone vive sotto la soglia di povertà: il 30% dei bambini soffre di malnutrizione, l’accesso alle cure mediche e all’istruzione è privilegio di pochi. Gran parte della popolazione adulta specie nelle zone rurali è analfabeta e la carenza di strutture scolastiche rischia di aggravare la situazione, considerando che il 60% della popolazione ha meno di 20 anni. Sebbene l’istruzione sia gratuita fino al 5° anno di scuola primaria, non ci sono scuole pubbliche a sufficienza e sono pochi i bambini e ragazzi che possono accedere a quelle private. La dispersione scolastica al termine della scuola primaria è del 55%. Nei genitori sta crescendo la consapevolezza dell’importanza dell’educazione dei propri figli, ma a causa della povertà essi non sono in grado di risolvere da soli il problema.
La diocesi di Miarinarivo, con oltre mezzo milione di abitanti, si estende per 18.000 kmq nella regione di Itasy, al centro del Madagascar, la regione più piccola e tra le più popolose del Paese, con un territorio fertile, ricco di acque con laghi e fiumi che l’attraversano. Ma, nonostante il potenziale economico e il clima favorevole all’agricoltura, per la mancanza di strade e infrastrutture il commercio è difficoltoso e la popolazione vive di piccoli allevamenti e dei prodotti di un’agricoltura di sussistenza, praticata ancora con metodi tradizionali e col sistema degli incendi boschivi per procurarsi il terreno che, però, diventa sempre più povero e improduttivo.
PROGETTO. Ci scrive Padre Jean Pierre Ravelomanantsoa, vicario generale della diocesi: “Nel nostro territorio, come in tutto il Paese, il degradarsi della situazione socio-economica ha gravi effetti, come l’aumento dell’analfabetismo nei giovani, la descolarizzazione a tutti i livelli in lenta ma pericolosa crescita. Da qualche anno, poi, si susseguono atti di banditismo, furti di bestiame, cresce l’insicurezza con conseguente abbandono dei villaggi e delle scuole. In questa situazione la diocesi intende rafforzare il suo impegno nell’educazione, nel preparare i giovani ad affrontare la propria vita e diventare cittadini responsabili.
La diocesi ha 281 scuole, dalle materne fino alle professionali, con circa 39.000 studenti, di cui quasi 20.000 sono le femmine e quasi 24.000 i cattolici, oltre 1.300 gli insegnanti. Lo stato provvede solo in parte allo stipendio degli insegnanti. Così i genitori devono contribuire al loro salario, che resta comunque molto basso, e alle spese della scuola. Nonostante tutte le difficoltà, i risultati agli esami dei nostri allievi sono tra i migliori di tutte le scuole private. Tra i tanti problemi che abbiamo è ora diventato urgente, per la qualità dell’insegnamento, rinnovare gli arredi scolastici e il materiale didattico, problema rimandato finora per i costi elevati. Il presente progetto riguarda 5 scuole primarie tra le più bisognose di 5 villaggi rurali che distano tra i 10 km. e i 90 km. da Miarinarivo. Queste scuole hanno 751 allievi ma il loro numero è in crescita. Iniziamo con l’acquisto di 125 panche e tavoli, 5 cattedre e sedie, 5 armadi e 5 lavagne, il costo totale è di 8.025 €, il contributo locale è di 1.000 € per il trasporto. Ci rivolgiamo all’OPAM e alla generosità dei suoi benefattori per finanziare l’importo restante di 7.025 € e realizzare così questo primo progetto. Gli studenti, le loro famiglie, e noi con loro, vi ringraziamo in anticipo per quanto potrete fare per aiutarci.”