Luglio/Agosto 2012 - Speciale Gemellaggi

 

 

PRIMI PASSI INSIEME

 

 

 

 

 

 

 

 

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Nel dicembre 2012 la 2a D della scuola elementare “Giacomo Leopardi” di Roma si è gemellata con 40 bambini del Centro “Annai Home” di Andichioorani, in India. E’ un’esperienza che maturerà nel tempo per integrarsi in un vero percorso educativo alla mondialità. Per intanto l’insegnante Gabriella Sabbadini ci trasmette le prime impressioni a caldo di questo inizio.

 

Natale 2012, nella nostra 2a elementare arriva dirompente una nuova opportunità di crescita: un gemellaggio con la “Annai Home”, residenza di bimbi orfani o abbandonati nello stato del Tamil Nadu, Sud dell’India. Le famiglie convocate assistono rapite alla forza delle parole e delle immagini mostrate loro in proiezione da una delegazione dell’OPAM.

E’ un autentico evento di natività, passa la semplicità dei valori trasmessi, la dolorosa disparità delle contingenze, la potenza del confronto fra condizioni di vita… Avvertiamo tutti la fragilità del nostro illusorio benessere, la disarmante certezza di quanto ci sia ancora da conoscere e crescere.

Sono bambini come noi.

Ci domandiamo: cosa vuole un bambino? Di che cosa hanno realmente bisogno i nostri figli? Quali i loro sogni e cosa diamo loro? Cosa vuol dire benessere? Siamo certi di avere compreso il nostro ruolo, e che questo si fermi alla soglia della nostra scuola o del nostro Paese? E soprattutto: abbiamo realmente capito in che mondo viviamo? Domanda paradossale, questa, nei tempi di internet in tasca, di ogni metro di Terra fotografato dall’alto, delle informazioni in tempo reale. Percepiamo la necessità di condividere per cominciare a capire, nasce una tensione spirituale che crescerà con i nostri figli.

“Dopo pranzo la mamma mi porta in piscina…”; “nella mia casa ci sono tre bagni…”. Sono belle notizie per chi deve fare tanta strada per portare a casa poca acqua, e tutto questo all’alba, prima di andare a scuola? Cancelliamo le nostre prime lettere, impariamo che cosa potrebbe ferire, selezioniamo insieme le informazioni da comunicare, con autentico entusiasmo: ripartiamo da 20 autoritratti a tempera accompagnati da parole cariche di affetto. La risposta non tarda ad arrivare! Ci sembra un miracolo potere avere qualcosa in mano che non sia virtuale o mediatico, ma concreto e reale, piccole foto di visi sorridenti, di occhi neri e intelligenti... Passiamo ad organizzare i nostri abbracci: siamo 20 e loro 40, ad ogni bambino italiano affidiamo l’amicizia di due bambini indiani, e lui se li guarda con affetto, cerca di pronunciarne il nome così difficile, dopo qualche tentativo li chiama come può e sembra soddisfatto. Si creano schede personalizzate, si realizza un archivio. Ed ora uno a destra, uno a sinistra, in un grande girotondo, ci si muove in un cerchio che contiene il mondo.

Immaginiamo la loro vita; molti di noi hanno i genitori separati, ma molti di loro non li hanno proprio o sono lontani… come si fa a vivere senza? Il cuore dei nostri amici è proprio come il nostro: gioia, paura, gioco e corse sfrenate, spazi più caldi e con tanti odori, senza fumo e macchine intorno, ma le classi con tanti bambini, i più grandi aiutano gli altri… Cosa auguriamo ad ognuno di loro? Raccogliamo i loro pensierini, le frasi brevi, le favole belle. Leggiamo insieme; noi speriamo che: crescano bene… non abbiano guerre… niente fame… tanti amici… con l’acqua vicina… senza veleni, senza il fumo che mi fa tossire… spero tanto di andare da loro per  giocarci insieme… e non si prendano le malattie… che il buio, i lampi e i tuoni non li facciano tremare. Le favolette servono a capire perché un papà può morire presto… però insieme si può stare bene… come si diventa grandi da piccoli.

Alla fine si fa del teatro, ognuno presenta il suo racconto, spiega alle mamme, riunite a guardare, un mondo nuovo, lontano e già caro: sai che potrei restare da solo? A piedi posso andare lontano, vorrei avere un fratellino così… Sembra da tanto che siano arrivati, questi amici dai nomi strani… quando andiamo da loro?

 

Ins. Gabriella Sabbadini