Natale 2016

 
Da Chiang Rai gli auguri di Natale

Chiang Rai Natale 2016

Cari benefattori,

insieme con gli auguri di Natale mi permetto di mandare alcune notizie circa il nostro lavoro e soprattutto del nostro centro dove vivono i bambini da voi aiutati tramite l’OPAM.

Solitamente teniamo I contatti con voi inviando due lettere all’anno con I saluti dello studente che l’OPAM vi ha affidato. Sinceramente avrei piacere di tenere ancora di più i contatti con voi, ma il lavoro è tanto e il tempo è sempre poco soprattutto a causa della lingua che richiede sempre la presenza o l’impegno personale. 

Nella scheda che ho inviato assieme alla prima foto del vostro adottato ho descritto le nostre attività in cui siamo tuttora impegnati. Aiutiamo i bambini e i ragazzi delle minoranze delle montagne perché abbiano la possibilità di frequentare la scuola come tutti i loro coetanei. La realtà in questi villaggi va lentamente cambiando e migliorando, aiutiamo direttamente a casa diversi bambini che vivono in villaggi da dove è possibile raggiungere una scuola.

Come tutte le realtà missionarie che iniziano l’attività confidando solo sugli aiuti, anche noi lentamente cerchiamo di ridurre le spese e avere delle nostre risorse, anche se una autonomia completa non sarà mai possibile. Abbiamo diversi frutteti, un orto molto produttivo, una risaia. I bambini più grandi si fermano anche durante le vacanze per aiutare. Le ragazze più grandicelle assicurano il lavoro di una parte della lavanderia e ognuno ha un suo piccolo compito.

La realtà in cui viviamo sta evolvendo rapidamente grazie anche all’apertura del mercato asiatico, la nostra zona è proprio nel confine di tre stati e quindi ha una grande tendenza allo sviluppo. Noi accompagniamo I giovani fino ad avere un diploma professionale e con questo titolo di studio trovano lavoro sia in patria che in altri paesi asiatici dove i salari sono molto più alti. Quindi fa piacere vedere che quanto fatto con tanti sacrifici sta dando degli ottimi risultati. 

Ogni anno si ripete come un qualcosa che ci lascia stupiti: bambini piccoli che pur non conoscendo ancora la lingua della loro nazione, grazie alla scolarizzazione, si aprono pian piano alla vita e alla conoscenza e soprattutto si sentono accompagnati con amore.  

Ancora un augurio di Buon Natale 2016 e di un sereno Nuovo Anno.

Fr. Gianni Dalla Rizza