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Lakka, Natale 2019
Carissimi Amici,
il nostro nuovo anno scolastico è iniziato il 18 settembre 2019, regolarmente con tutti gli insegnanti e tutti gli alunni presenti fin dal primo giorno. Per il momento non possiamo ancora darvi un resoconto della situazione scolastica dei nostri alunni perché da poco sono state fatte le prime verifiche e solo dopo il 12 di dicembre gli insegnanti avranno materiale per compilare le pagelle.
Due mesi di vacanza, passati dalla maggioranza dei nostri bimbi nei villaggi d’origine, rendono la ripresa lenta ma i risultati dei test sono stati discreti ed un buon numero di alunni, più di una ventina, ha superato le prove. Una volta ottenuti i risultati definitivi, contatteremo i genitori e troveremo una soluzione per un aiuto nei compiti a casa e nell’approfondimento di alcune materie.
Attualmente, il Ministero dell’Istruzione si sta interessando della scuola. Il concetto di togliere dalla strada tutti i bambini mediante la gratuità dell’istruzione è validissimo, ma non ci sono aule ed edifici sufficienti ad accoglierli per cui difficilmente troviamo classi con meno di cinquanta alunni.
Nella scuola St. Catherine, finora abbiamo accettato un massimo di trenta alunni per classe, sdoppiando la quarta in A e B; non così per la terza che purtroppo arriva a 40 alunni. Recentemente sono stati forniti gratuitamente i libri di testo e i quaderni per gli esercizi con il vincolo che il loro uso è permesso soltanto in classe. Ecco allora che alcuni genitori, che ne hanno la possibilità, sono costretti ad acquistare i testi-base per lo studio a casa.
Molti dei nostri alunni arrivano a scuola senza aver fatto una colazione decente perché le lezioni cominciano presto e il più delle volte la dispensa in casa è vuota. Alle 11:30 c’è l’intervallo per il lunch e la maggioranza acquista per pochi spicci qualcosa dalle venditrici in strada. Le lezioni terminano alle 14:00.
La proposta di continuare con le lezioni supplementari tenute dagli stessi insegnanti, secondo me, non è valida. La stanchezza, lo sfinimento, l’impossibilità di un intervallo ragionevole rendono inutile l’impegno di aiutare l’alunno a migliorare il rendimento. Stiamo invece esaminando caso per caso, per poter intervenire adeguatamente.
Pranzo e trasporto incidono notevolmente sul bilancio familiare, soprattutto se si hanno tre o quattro figli in età scolare. In alcuni casi abbiamo scelto di anticipare la somma per i pasti in modo da dare la possibilità al genitore di improntare un piccolo commercio e poter provvedere in questo modo almeno ad una colazione più sostanziosa.
Per il trasporto, proprio in questi giorni c’è stato l’intervento delle autorità, per proibire l’uso sconsiderato delle motorette al cui guidatore i genitori affidano i piccoli, con i pericoli che potete immaginare.
Ultimamente, un gruppo di giovani da noi seguiti ed accompagnati fino alla laurea, si è impegnato ad istituire una scuola per adulti. Sono in gran parte i genitori dei nostri alunni che non hanno potuto frequentare la scuola a causa, prima, della guerra prima e poi dell’epidemia dell’Ebola. Sono più di settanta e le iscrizioni aumentano ogni giorno. Gli insegnanti sono seri, impegnati e motivati dal desiderio di donare alla comunità quanto hanno ricevuto, gratuitamente.
Per le vie di Lakka, a tutte le ore del giorno, incontri gruppi di scolari, piccoli e più grandicelli, che si distinguono per la varietà dei colori delle divise: sono la testimonianza del grande desiderio di dare una spinta diversa al proprio cammino verso un futuro di maggior consapevolezza. I sacrifici sono molti ed i risultati minimi, ma continui e nel complesso soddisfacenti. I nostri alunni, attualmente 280, si incamminano ogni mattina all’alba verso scuola, chi a piedi, chi in motoretta, spesso a stomaco vuoto. Molti di loro arrivano in anticipo per poter giocare un po’ e per stare insieme ai coetanei. Poi ripartono, dopo sei ore di lezione, ma indugiano in cortile a giocare ancora, a completare i compiti e vorrebbero restare qui, nonostante la fame e la sete (siamo nella stagione secca e l’acqua sta diventando un privilegio che non è per tutti).
Cari Amici, a voi che con grande generosità ci accompagnate in questo cammino, auguriamo un Santo Natale, insieme ai vostri cari, ed un nuovo anno sereno.
Noi ci ricordiamo di voi ogni mattina nelle preghiere che danno inizio alla nostra giornata.
Con grande riconoscenza
Maria Teresa Nardello