Lakka
Carissimi Amici,
dopo un breve soggiorno in Italia da due settimane sono tornata in Sierra Leone e ci siamo dati da fare a contattare genitori e insegnanti per potervi inviare notizie e foto e letterine dei nostri bambini.
Le lezioni sono iniziate regolarmente e gli alunni frequentano con assiduità. Abbiamo convocato i genitori chiedendo la loro collaborazione nel seguire i figli a casa, continuando ciò che la scuola sta facendo per la loro educazione e istruzione.
Attualmente non abbiamo risultati più recenti da inviarvi circa l’apprendimento e l’impegno degli alunni, perché è passato poco tempo dall’inizio delle lezioni ed è stato fatto solo qualche test.
L’istruzione è al momento ancora accessibile a pochi perché gli insegnanti vengono pagati con le tasse scolastiche degli alunni. Una famiglia povera, con più figli in età scolare, non è in grado di provvedere a pagare le rette, divisa, pranzo e spesso il trasporto.
Le scuole, qui da noi, spuntano come funghi, nonostante ciò le piazzette dei villaggi sono piene di bimbi che non possono frequentare.
L’assenza totale di aiuti da parte dello Stato viene compensata dalla generosità dei Benefattori italiani, fra qui voi amici dell’OPAM, che sostengono la maggioranza degli alunni.
Ad alcune associazioni è stato proposto il progetto di adottare un insegnante perché ciò permetterebbe di estendere alcune agevolazioni a tutti gli studenti, anche ai nuovi che ogni anno si iscrivono al primo anno della scuola materna.
Finora il nostro intervento non è mai venuto a mancare, grazie alla collaborazione di voi Benefattori. Abbiamo una decina di bambini in lista d’attesa e il prossimo anno ne avremo altri. Sono i figli dei figli del missionario p. Berton che tanto si è adoperato in tutta la sua vita a sottrarli alle armi ( bambini soldato) e alla strada. Sono genitori giovanissimi con uno/due figli e senza un minimo di lavoro.
Quando ho qualche momento di sconforto e mi prende il timore di non farcela, penso a voi tutti che con tanta dedizione prendete a cuore la situazione di ogni nostro piccolo “fiore di Sierra”.
Un abbraccio a tutto tondo a voi tutti e l’augurio di ogni bene e di un sereno Natale.
M. Teresa Nardello