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A scuola dopo il terremoto...
e i bambini di Godavari tornano a sorridere
Come sapete l'OPAM in caso di calamità naturali non interviene mai nella fase di emergenza ed invita gli amici ad utilizzare i canali istituzionali per offrire il proprio contributo in questi primi momenti. Ma come sempre, quando nuove tragedie ed emergenze fanno spegnere i riflettori su queste realtà ed inizia la fase critica della ricostruzione, eccoci pronti a dare la nostra mano grazie all'aiuto di ciascuno di voi. Ed è arrivato il momento di ripristinare quanto prima il normale funzionamento della “St. Xavier's School” di Godavari, un'importante istituzione educativa nel Vicariato Apostolico del Nepal che ha formato migliaia di giovani nei suoi quasi 65 anni di esistenza.
CONTESTO. Godavari è un villaggio a 15 km dalla capitale Kathmandu. La scuola sorge su un terreno ceduto nel 1951 dal Governo ai Gesuiti per trasformare vecchi edifici e stalle in una scuola maschile destinata a formare i ragazzi delle famiglie più abbienti. Dal 1996 però visto l'elevato tasso di analfabetismo femminile e l'enorme evasione scolastica dei bambini delle famiglie più povere, la “St. Xavier’s School” è una scuola aperta a tutti. Favorire l'istruzione anche a chi non ha la possibilità di pagare ha fatto passare la scuola da una condizione di auto sostenibilità alla necessità di trovare gli aiuti per il suo funzionamento visto che non riceve alcun contributo governativo. Oggi la scuola ha tutte le classi dal 1° livello al 10°. E' frequentata da 934 studenti, di cui 415 sono bambine, ne sostiene gratuitamente agli studi 146 di cui 12 sono ospitati nell'ostello perché provenienti da villaggi distanti. “Ma – ci racconta Padre Jiju Varghese Kevillil, responsabile della scuola – il 25 Aprile 2015 il primo di una serie di terremoti devastanti ha sconvolto la nostra vita e la nostra scuola. Si stava tenendo all'aperto la cerimonia di inizio dell’anno scolastico e per fortuna non ci sono state vittime. I 15 edifici della scuola che accolgo le aule e gli ostelli hanno subito seri danni: 8 strutture non sono più agibili e 5 di queste devono addirittura essere demolite. In totale abbiamo perso 10 aule, la biblioteca e gli alloggi del personale.”
PROGETTO. "Ma la nostra gente ha una grande capacità di recupero, studenti e famiglie vogliono tornare presto alla normalità. La scuola però non ha le risorse per affrontare i costi del progetto di ricostruzione anche in considerazione che dovremo aumentare il numero delle borse di studio poiché 102 alunni hanno perso la casa. Ora più che mai occorre l’aiuto di benefattori esterni. L'applicazione delle norme di edilizia antisismica rende impossibile il recupero di tutte le strutture esistenti (7 di queste hanno oltre 100 anni)e così abbiamo allestito 6 aule prefabbricate e pianificato la costruzione di un edificio a due piani che speriamo di terminare entro il prossimo anno scolastico destinato ad altre aule, sale per i professori. laboratorio informatico, biblioteca e la mensa. Per arredare le nuove aule un ex-alunno della scuola, esperto carpentiere, ci ha proposto di costruire i banchi recuperando il legno degli edifici demoliti. Per i primi 100 banchi il costo previsto è di 3.305 €, mentre contiamo su un contributo locale di 305 €. Chiediamo perciò alla generosità degli amici dell’OPAM di finanziare il restante importo di 3.000 €. Il vostro sostegno ci aiuterà a ripartire con il nuovo anno scolastico e a continuare nella nostra opera per offrire un’educazione di qualità anche ai più poveri ed emarginati delle nostre comunità in questa zona del Nepal.
Il Signore vi benedica! Namastè! "