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Servizi igienici per la scuola "St. Augustine"
CONTESTO. La Tanzania è uno stato dell’Africa Orientale, indipendente dal 1961, con oltre 52 milioni di abitanti appartenenti a più di 130 diverse etnie, in maggioranza del ceppo bantu. La popolazione, di cui circa il 61% sono cristiani e il 35% musulmani, è molto giovane, i 2/3 ha meno di 25 anni. E’ tuttora uno dei Paesi più poveri del mondo, anche se in crescita per la grande ricchezza di risorse naturali e per il turismo. L'economia dipende in gran parte dall'agricoltura che impiega l'80% della forza lavoro. Soprattutto nelle zone rurali, solo una minima parte della popolazione ha accesso a fonti di acqua potabile, a servizi igienici e sanitari adeguati, all'elettricità. Negli ultimi anni si sono avuti miglioramenti della situazione socio-sanitaria, ma nelle zone rurali le condizioni di vita sono ancora precarie. Nel Paese si era sempre mostrata una grande attenzione al problema dell’istruzione considerata essenziale per lo sviluppo. Dopo aver raggiunto uno dei tassi di alfabetizzazione più alti dell'Africa, dall'80% all'85%, premiato dall’ONU, la situazione è però peggiorata, l’analfabetismo è tornato a crescere, per la drastica riduzione delle risorse trasferite ad altri settori dell’economia. Tasse scolastiche alte (nelle scuole statali solo l’istruzione primaria è gratuita dal 2002), materiale didattico, divise scolastiche e altre spese sono a carico delle famiglie, che, specie nelle zone rurali, riescono con grande difficoltà a far studiare i figli. Le scuole sono spesso in città lontane dai villaggi, i ragazzi dovrebbero trasferirsi in città, ma sono poche le scuole che offrono vitto e alloggio e le famiglie non hanno le risorse necessarie. Dall’80% delle primarie la percentuale di iscritti alla scuola secondaria scende al 26% (al 24% per le ragazze), pochi ragazzi continuano gli studi. Dal 1986 il governo ha coinvolto la Chiesa e altre istituzioni religiose e laiche nel settore educativo e sanitario. Le scuole secondarie private, cattoliche e musulmane, non hanno però sussidi statali e sono aiutate dalle rette scolastiche, dai contributi delle famiglie e di donatori. Recentemente il governo ha avviato nuove politiche educative, tra cui l’istruzione secondaria gratuita nelle scuole statali, riaccendendo le speranze delle famiglie in un’istruzione superiore completa e una adeguata formazione professionale per i loro figli.
PROGETTO. La Diocesi di Bukoba, nel Distretto Rurale di Bukoba, nel nord-ovest della Tanzania, ha fatto dell’educazione dei bambini e ragazzi poveri una delle priorità della sua opera missionaria e di evangelizzazione. Scuole primarie e secondarie sono state aperte nelle sue 33 parrocchie, tra queste la scuola secondaria St. Augustine nel villaggio di Ngarama, nei pressi del lago Vittoria a circa 55 km dalla città di Bukoba. “In questa zona – ci scrive il parroco Padre Achilleus Rwehumbiza – in cui sono la maggioranza, i musulmani hanno 3 grandi scuole, di cui una secondaria, riservate però soltanto ai bambini musulmani. Per questo abbiamo aperto la “St. Augustine School” per dare l’opportunità dell’istruzione secondaria non solo ai ragazzi della nostra comunità ma a tutti i ragazzi senza distinzione di fede religiosa. La scuola ha 10 insegnanti e 4 persone nello staff, attualmente gli studenti sono 180 tra ragazzi e ragazze, ma il loro numero è in crescita e prevediamo di avere fino a 320 allievi nei prossimi 4 anni. La scuola, infatti, offre anche un ostello femminile e un dormitorio provvisorio per i ragazzi, dando la possibilità di frequentarla a molti ragazzi dei villaggi lontani. Essa deve affrontare il problema del suo sviluppo in strutture sane e adeguate, la priorità ora è quella dei servizi igienici: quelli esistenti sono pochi, due strutture, una per i ragazzi e l’altra per le ragazze, con 4 toilettes ciascuna, per il loro utilizzo si formano sempre lunghe file con conseguenti ritardi nelle attività scolastiche. In cattive condizioni igieniche, non più sicuri, con muri pericolanti, questi servizi devono essere ristrutturati. L’OPAM conosce già la scuola per aver contribuito alla realizzazione della sua biblioteca, ora chiediamo di nuovo l’aiuto alla generosità dei suoi benefattori per costruire due nuovi servizi igienici in muratura, il costo previsto è di 7.067 €. Possiamo contare su un contributo locale di 1.767 € per cui vi chiediamo un contributo di 5.300 € per finanziare il progetto. La nostra scuola potrà così assicurare l’educazione dei ragazzi poveri della comunità locale in ambienti sani e sicuri.”