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Tre nuovi Centri di formazione agricola
CONTESTO. Il Burkina Faso è un Paese dell’Africa occidentale fra i più poveri del mondo, conta oltre 18 milioni di abitanti con una sessantina di gruppi etnici, il più rilevante dei quali (circa metà della popolazione) è quello dei Mossi. Il francese è la lingua ufficiale, ma la lingua principale locale è il moré, considerata la lingua veicolare. I rapporti interreligiosi tra i musulmani, la maggioranza, i cristiani e gli animisti sono improntati alla tolleranza. Il Paese sta affrontando il problema dell'istruzione della popolazione: avendo chiara la sua importanza sulla società, sul cambiamento di mentalità e sui comportamenti delle persone, da alcuni anni lo Stato ha avviato un Piano per lo Sviluppo Strategico dell'Educazione di Base per elevare il tasso di alfabetizzazione attualmente stimato al 42%. Ma la rinnovata attenzione all’istruzione si scontra con molteplici problemi, di natura economica e organizzativa, soprattutto nell’alfabetizzazione degli adulti delle zone rurali, che vivono in villaggi sperduti e sparsi sul territorio e sono assorbiti dalla cura della terra e del bestiame con i ritmi che essa impone loro. Si stanno realizzando programmi di educazione in loco, con centri dove l’alfabetizzazione di base viene integrata da formazione professionale, ma i mezzi resi disponibili dallo Stato sono del tutto insufficienti e il numero dei centri molto ridotto rispetto alle esigenze della popolazione. Nell’arcidiocesi di Koupéla, la Chiesa è impegnata da tempo in un progetto originale affidato all’OCADES, la Caritas burkinabè, per attivare Centri di alfabetizzazione e avviamento al lavoro per gli adulti sotto la guida di formatori competenti, progetto che gli amici dell'OPAM conoscono e sostengono da anni (Progetti 1812/2010, 1900/2011, 1943/2012, 2010/2014), con grande soddisfazione per i miglioramenti conseguiti nell’istruzione e nelle condizioni di vita nei villaggi dove i Centri vengono realizzati.
PROGETTO. Il segretario esecutivo dell’OCADES di Koupéla, Abbé Gérard Francis Yougbare, chiede ancora il sostegno dell’OPAM per tre nuovi Centri da avviare nella provincia di Ganzourgou nei villaggi di Zinco, 678 abitanti, Kanré, 1892 ab., e Nabitenga, 1002 abitanti. I villaggi sono in una zona rurale, molto povera, il 90% della popolazione è dedita a un'agricoltura di sussistenza e all'allevamento del bestiame. Gli agricoltori analfabeti, non in grado di assimilare le tecniche moderne, restano legati all’andamento delle condizioni climatiche non favorevoli con frequenti periodi di siccità, mentre quelli alfabetizzati non riescono a conciliare le nozioni teoriche con la pratica delle loro attività quotidiane. “Per questo – scrive Padre Yougbare – i nostri Centri sono funzionali alle esigenze pratiche, veri “campi-scuola” attivi per tutto il tempo necessario. In ciascuno dei 3 villaggi scelti sarà avviato un Centro per 30 adulti. I corsi, della durata di un anno, prevedono programmi di alfabetizzazione iniziale e formazione complementare di base, accompagnati da una Formazione Tecnica Specifica (FTS) pratica per l’apprendimento e l’applicazione di tecniche moderne di produzione in campo agricolo, con temi e obiettivi definiti insieme con gli allievi in base ai loro interessi e esigenze reali in modo da renderli subito operativi e produttivi. Al termine dei corsi, altri 90 agricoltori saranno dichiarati alfabetizzati e avranno un certificato statale, essi sapranno leggere, scrivere e far di conto, potranno capire, utilizzare e diffondere nei loro villaggi conoscenze e specifiche tecniche agrarie. Il costo totale previsto per i 3 Centri è di 10.600 €, il contributo dell'OCADES e degli allievi è di 600 €. Chiediamo quindi ai benefattori dell’OPAM un aiuto di 10.000 € per: formazione e salario di 4 formatori, 1 supervisore e del personale, affitto e arredo dei locali, costruzione di capannoni-magazzini, fornitura di materiale didattico e materiale per le sessioni pratiche di coltivazione e produzione. Grazie per quanto potrete fare.”