Prog. 2112 Dicembre 2016

LOCALITA' : Todonyang (Kenya)   
DIOCESI:   Diocesi di Lodwar
TITOLO:  Sostegno al Centro Integrato di Todonyang
COSTO:   7.425 € 
PROGETTO REALIZZATO

 

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 Sostegno al Centro Integrato di Todonyang

Sui banchi di scuola fiorisce la Pace. Per questo è importante continuare a sostenere il Centro Integrato di Todonyang dove i piccoli Turkana e i piccoli Daasanach imparano a vivere insieme, ad arricchirsi reciprocamente delle proprie diversità per costruire un futuro migliore per il loro Paese

 

CONTESTO. Todonyang è un villaggio situato nell’angolo nord-orientale della regione Turkana, la più vasta e la più povera del Kenya, nei pressi del lago Turkana al confine con l’Etiopia, in quel territorio conteso tra Sud Sudan, Etiopia e Kenya noto come Triangolo di Ilemi”. In questa zona arida, isolata e desolata vivono due popoli confinanti, i Turkana in Kenya, e i Daasanach in Etiopia. Dediti alla pastorizia sono in massima parte nomadi o semi-nomadi, che si spostano in cerca di pascoli e acqua per il loro bestiame (pecore, capre, asini, mucche e cammelli) su terreni dove la scarsa vegetazione copre meno del 5% del suolo. I Turkana e i Daasanach hanno vissuto fianco a fianco per secoli adattandosi alle dure condizioni del loro ambiente. Ma i cambiamenti climatici, le piogge non più prevedibili, le frequenti e gravi siccità stanno rapidamente riducendo i pascoli e le sorgenti di acqua: vicino a Todonyang l’estremità settentrionale del lago Turkana si è assottigliata riducendosi ad una palude poco profonda. Così le dispute per la sopravvivenza tra i due gruppi etnici si sono fatte sempre più aspre fino a sfociare in sanguinosi conflitti armati, tuttora in corso, a cui i governi prestano poca attenzione, preoccupati dalle più vaste contese territoriali irrisolte tra Kenya ed Etiopia.

Todonyang è diventato così un luogo pericoloso, dove si vive nella paura. Nel 2008 assalti e uccisioni avevano lasciato molti bambini orfani, le famiglie erano fuggite, il villaggio si era quasi svuotato. Questa situazione colpisce quelle comunità pastorali che, a causa della lontananza e della difficile accessibilità di questa vasta regione, sono da sempre rimaste emarginate ed escluse da ogni tipo di sviluppo. L’isolamento e una grande povertà, la scarsità di acqua, di cibo e di risorse, i bassissimi livelli di istruzione, l’ignoranza delle nozioni elementari di base su sanità e prevenzione delle malattie, la diffusa insicurezza rendono assai difficili le condizioni in cui vive la popolazione Turkana. Naturalmente i più vulnerabili sono i bambini, le donne e gli anziani. Una nuova speranza è ora data dalla scoperta di importanti riserve d’acqua sotterranea nella regione: da poco ne è iniziata l’estrazione per rifornire gli abitanti del capoluogo, Lodwar.

PROGETTO. In questo contesto, un gruppo di laici e religiosi di diverse parti del mondo, della Comunità Missionaria di San Paolo Apostolo (MCSPA, Missionary Community of St. Paul the Apostol), opera dal 1986 nel nord della regione Turkana, affiancando la diocesi di Lodwar nelle attività di sviluppo della popolazione locale, in molti settori quali sanità, educazione, allevamento, pesca e agricoltura. I missionari lavorano con l’obiettivo di comporre i conflitti e far convivere in pace le comunità localiAiutati da volontari e operai locali, hanno individuato falde di acqua sotterranea, perforato pozzi, installato pompe eoliche, costruito canalizzazioni, creando nel territorio diversi “punti d’acqua” che, accessibili sia ai Turkana che ai Daasanach, aiutano a ridurre i conflitti. Intorno ad essi si stanno riformando nuclei abitativi, villaggi dove donne e bambini restano mentre gli uomini si spostano in cerca di pascoli per il loro bestiame. Padre Andrew Yakulula, missionario MCSPA e direttore del Centro Integrato di Todonyang”, chiede l’aiuto dei benefattori dell’OPAM per un progetto: Negli insediamenti sorti attorno ai “punti d’acqua” della zona la nostra missione di Todonyang ha avviato scuole materne per i più piccoli, nuclei fondamentali per la convivenza pacifica tra le comunità e per spingere le famiglie a tornare. Il Centro di Todonyang, sorto dopo il 2008, era una di queste scuole ma è cresciuto nel tempo: ora in due edifici ci sono una classe della materna, una scuola primaria con quattro classi e un dormitorio. Abbiamo 111 bambini delle due comunità, Turkana e Daasanach, 86 bambini nel dormitorio e 7 insegnanti, ma il Centro è agli inizi e dobbiamo ancora fare molto. E’ stato avviato un progetto per costruire una nuova aula per i ragazzi che quest’anno accederanno al 6° livello della primaria, ma dobbiamo anche pagare il salario ai nostri 7 insegnanti e a 5 ausiliari. Per questo chiediamo ai benefattori dell’OPAM di aiutarci con un contributo di 7.425 € a pagare per un anno il salario del personale insegnante e dello staff del nostro Centro di Todonyang. Ci aiuterete a realizzare un ambiente adeguato dove accogliere e far studiare i bambini, ma soprattutto le bambine alle quali prestiamo maggiore attenzione per ridurre la pratica dei matrimoni precoci forzati, e a dare agli insegnanti la serenità necessaria. L’integrazione tra i loro figli e i genitori stessi, favorita dalle attività del Centro, migliorerà e renderà più solida la convivenza pacifica delle due comunità tribali.”