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Sostegno per la scuola materna e primaria
L’impegno a lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato è l’ideale al quale lo scautismo cerca di educare migliaia di giovani in ogni parte del Mondo. Lo scautismo in Rep. Dem. Del Congo si trova a fare i conti con un’enorme bisogno educativo a cominciare dall’impegno per garantire un’istruzione di qualità ai bambini di strada e ai figli delle famiglie vulnerabili.
CONTESTO. Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo, è la terza grande area metropolitana dell'Africa con i suoi 11,5 milioni di abitanti La città-provincia si estende su un vasto territorio, il 90% rurale e solo una piccola parte urbanizzato. La popolazione, soprattutto nelle zone rurali, soffre ancora delle conseguenze di anni di guerre e conflitti che hanno distrutto le infrastrutture e l’economia del Paese: la grande povertà e miseria, la disoccupazione, negli anni ’90 arrivata all’80%, il tasso elevato di analfabetismo. I bambini erano e restano le vittime maggiori e indifese, molti sono gli orfani, quelli che vivono per strada, senza possibilità di accesso all’istruzione. L’istruzione primaria dovrebbe essere gratuita, ma la realtà è molto diversa: i genitori devono pagare i salari degli insegnanti, del personale scolastico, i costi operativi e di gestione. I bambini che non pagano le tasse vengono espulsi con rigore, si arriva anche al 70% nelle zone rurali; nelle scuole pubbliche l’abbandono è pari al 20% di quelle private. Le aule sono sovraffollate, le infrastrutture scolastiche e i materiali didattici insufficienti e degradati; i salari degli insegnanti, irrisori, variano da scuola a scuola, quelle cattoliche aggiungono un premio per migliorare le retribuzioni. La mancata assunzione da parte dello stato, i salari minimi, la formazione inadeguata sfiduciano gli insegnanti che perdono ogni motivazione. Di conseguenza la qualità dell’insegnamento si degrada progressivamente. Così molti genitori tengono i figli a casa per cui, soprattutto nelle zone rurali e tra la popolazione femminile, l’analfabetismo è molto elevato.
PROGETTO. L’Association des Guides du Congo, (A.G.C.) è un’associazione dello scautismo femminile congolese che opera per migliorare le condizioni della popolazione nei campi educativo, sanitario, dello sviluppo e protezione sociali, dell’agricoltura. L’A.C.G. ha centri sanitari e educativi, per la maternità, nutrizionali, di alfabetizzazione e avvio alla sartoria di giovani donne, di assistenza ad orfani e bambini vulnerabili, di recupero scolastico. La responsabile, Betty Nzau Mombo, è venuta a trovarci a Roma per illustrarci un progetto: “Kisenso è tra i più popolosi comuni della città-provincia di Kinshasa con i suoi 416.000 abitanti e 17 quartieri. In esso si trova una popolazione molto povera, che vive in condizioni precarie, tra cantieri e costruzioni abbandonati, la maggior parte è dedita a piccoli commerci e solo il 5% ha un impiego. Qui vivono molti bambini e ragazzi vulnerabili, bambini di strada, molte ragazze madri, giovani disoccupati, vittime e preda di una violenza giovanile difficile da estirpare. Questa gioventù è il futuro della società e, per avere un ruolo in essa, deve acquisire le conoscenze e le capacità che solo una buona educazione può dare. Per assicurare la scolarizzazione di bambini di strada, orfani, figli di genitori senza lavoro del comune rurale di Kisenso, nel 2011 abbiamo avviato una scuola materna e primaria che ora ha rispettivamente 51 bambini (23 femmine e 28 maschi) e 182 ragazzi (83 femmine e 99 maschi), e nella quale gli insegnanti, tutti con diploma statale, seguono i programmi previsti dal Governo. Le famiglie molto povere, non possono far fronte ai tanti costi della scuola, per questo chiediamo ai benefattori dell’OPAM di aiutare noi e loro con un contributo di 3.072 € per pagare gli stipendi di 8 insegnanti, 4 uomini e 4 donne, e del direttore della scuola per un anno scolastico. Con il vostro aiuto tanti bambini vulnerabili di Kisenso potranno continuare a studiare, sfuggendo ai pericoli della strada che ne farebbero dei giovani delinquenti, e sperare in un futuro più giusto. Con tutti loro vi ringrazio per quanto farete.”