Prog. 2150/Gennaio-Febbraio 2018

LOCALITA' : Maromandia, Ambalamanga (Madagascar)   
DIOCESI:   Ambositra
TITOLO: Sostegno alle scuole di due villaggi
COSTO:   3.300 € 
PROGETTO REALIZZATO

 

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Sostegno alle scuole di due villaggi 

CONTESTO. Nel centro-est del Madagascar a circa 45 km da Ambositra, si trova il comune di Vohidahy. I villaggi del comune sono in una vallata a circa 700 m di altitudine, circondata da monti alti fino a 1.500 m, coperti di foreste. E’ una zona isolata, raggiungibile solo in moto su piste sterrate. I circa 8.000 abitanti sono distribuiti in 8 piccoli villaggi, sparsi sui versanti delle montagne, con caratteristiche case in legno e tetto in paglia in un territorio attraversato da corsi d’acqua, cascate, piscine naturali che fanno di Vohidahy una valle amena e attraente. Gli abitanti, appartenenti a 4 diverse etnie, vivono di agricoltura e dell’allevamento di maiali e galline, alcuni sono abili artigiani nella lavorazione del legno pregiato per la produzione di sculture tradizionali. Il turismo, solo da poco affacciatosi nella valle, potrà assumere un ruolo importante nell’economia dei villaggi. Il Madagascar è noto anche per l’immenso patrimonio forestale che occupa il 20% del suo territorio. Oltre il 5% delle specie mondiali è ospitato nelle foreste malgasce di cui un 70% è da considerarsi esclusivo dell’isola. Ciò nonostante, lo scellerato sfruttamento delle sue risorse forestali mina questo immenso patrimonio e il popolo delle foreste. Il governo ha dato in concessione vaste aree di foresta alle multinazionali del legno, a quelle  estrattive minerarie (nichel e cobalto), e ogni anno ettari ed ettari di foresta vengono distrutti per ampliare le aree coltivabili a mais e olio di palma per la produzione di biocarburanti. A sostegno delle comunità locali per la difesa delle foreste e della biodiversità del territorio si stanno impegnando enti e associazioni internazionali. Tra queste TsiryParma, una ONLUS italiana che opera in Madagascar e, oltre a programmi specifici di rimboschimento e arricchimento forestale, sostiene le comunità locali con attività di formazione e sviluppo in campo agrario e favorendo l’educazione di bambini e adulti.

PROGETTO. Dal 2011 l’associazione è impegnata in un progetto proprio nel comune di Vohidahy di cui è responsabile Nicola Gandolfi, un volontario di Parma laureato in scienze naturali e forestali, che opera da molti anni in Madagascar. “Tra le attività del nostro progetto – ci scrive Nicola Gandolfi – una delle più importanti, in collaborazione con la diocesi di Ambositra, è la promozione del diritto all’istruzione quale elemento fondamentale per migliorare le condizioni di vita delle famiglie e della popolazione locale. Nel comune ci sono circa 2.500 studenti tra i 6 e i 14 anni, i bambini dai 3 ai 5 anni sono circa 1.500. Ma, mentre ci sono 13 scuole elementari pubbliche e 8 private, mancano le scuole materne. I bambini fino ai 6 anni quindi restano con i genitori e spesso li seguono nei campi, con il risultato che quando entrano alle elementari sono completamente impreparati. Nei villaggi di Maromandia e Ambalamanga due scuole, avviate da missionari negli anni ’90, hanno ciascuna le classi della materna e la prima elementare. Esse hanno avuto diversi problemi di agibilità e di funzionamento, ma dal 2015 la nostra associazione è riuscita a ristrutturarle e a farle funzionare. Attualmente sono frequentate complessivamente da 154 alunni, 62 bambini nelle materne e 92 nelle prime due classi elementari. Abbiamo ora la necessità di trovare le risorse necessarie per ultimare i lavori e poterle gestire. I genitori degli alunni contribuiscono a pagare in parte gli stipendi dei 4 insegnanti anche materialmente fornendo loro razioni di riso mensili e lavorando nei loro campi, e preparano a turno il cibo delle mensa scolastica. Alla generosità dei benefattori OPAM chiediamo un contributo di 3.300 € per l’acquisto del materiale scolastico, utensili per la mensa, e per gli interventi di manutenzione delle strutture. Del progetto beneficeranno non solo i bambini ma anche le comunità dei due villaggi che potranno sperare per il loro figli in un futuro migliore. “