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Banchi, libri e quaderni per i piccoli Menja
CONTESTO. Wushwush è un villaggio rurale a circa 128 km da Jimma, capoluogo del distretto omonimo, in una regione montuosa nel sud-ovest dell’Etiopia. La sua gente vive di un’agricoltura di sussistenza, coltivano frumento, mais, orzo, ensete (la “falsa banana” di cui si utilizzano tronco e fogliame per produrre il "kocho", una farina alla base di moltissimi piatti della cucina locale). Molti lavorano a giornata con paghe misere nelle piantagioni private di tè e caffè della zona. Il 95% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Qui mancano servizi pubblici, scuole e presidi sanitari sono quasi inesistenti. Molti bambini non vanno a scuola, gran parte dei ragazzi l’abbandonano e pochi sono quelli che riescono a completare la scuola secondaria. La maggior parte degli adulti è analfabeta, e ciò li rende vulnerabili alla manipolazione e allo sfruttamento, incapaci di vedere e cogliere le occasioni che un territorio comunque ricco di risorse naturali può offrire.
PROGETTO. L’educazione è quindi un problema prioritario. Il direttore dei Programmi di Sviluppo Sociale del Vicariato Apostolico di Jimma Bonga, Padre Samuel Yohannes Wolde, ci scrive: “Molti sono i bambini che invece di andare a scuola aiutano i genitori nel lavoro dei campi. Ciò nonostante le 5 scuole primarie e le 6 scuole materne del distretto di Jimma sono insufficienti. La crescente esigenza di scolarizzazione dei propri figli ha fatto nascere, circa 15 anni fa, la “Dekiarasha Mamo Primary School”, una scuola primaria comunitaria costruita dalla comunità locale con il contributo dello Stato. Realizzata con materiali poveri e degradabili, legno e fango, senza alcun intervento di manutenzione oggi versa in condizioni indecenti: i pavimenti distrutti dalle termiti, le aule prive di controsoffitti con i tetti in lamiera rotti in molti punti, le pareti con grandi buchi, i bambini siedono sui banchi rotti o per terra... La scuola è frequentata da 758 alunni, dal primo all’ottavo livello della primaria. Molti sono di etnia Menja, abitanti delle foreste che per lo più seguono le religioni tradizionali e, per la loro diversità culturale, sono emarginati e discriminati come "intoccabili" dai Gomaro, l’etnia maggioritaria. Con uno staff di 25 persone tra insegnanti e altro personale, la scuola ha continuato a operare e gli insegnanti a fare lezione anche se con difficoltà sempre maggiori. Così la comunità, povera e priva di risorse, senza contributi statali se non per il minimo salario degli insegnanti, si è rivolta alla parrocchia confidando nella Chiesa di cui riconoscono e apprezzano l’impegno nel promuovere lo sviluppo delle comunità locali. E’ partito quindi un progetto per costruire due nuovi blocchi di 4 aule: è stato appena completato il primo blocco di 2 aule che ospiterà 240 bambini in due turni giornalieri con 60 allievi per classe, 35 femmine e 25 maschi. Questa prima struttura deve essere ora arredata e ci rivolgiamo ai benefattori dell’OPAM perché ci aiutino: occorrono 120 banchi, cattedre, lavagne, armadi, arredi vari, libri e materiale didattico. Il costo totale del progetto è di 7.796 €, la comunità locale può contribuire con 796 €, per cui vi chiediamo di finanziare il resto dell’importo con un contributo di 7.000 €. La comunità, i bambini e gli insegnanti vi ringraziano in anticipo con noi per quanto potrete fare per la scuola di Wushwush.”