Clicca sulla foto per vedere l'album
Arrediamo l’ostello per gli allievi infermieri
CONTESTO. Kasarani è un sobborgo alla periferia di Nairobi sorto sotto l’impulso dell’emigrazione di persone che abbandonano le aree rurali in cerca di migliori condizioni di vita. È costituito da agglomerati di baraccopoli come Mwiki, Mathar, Zimmerman e Githui in cui vivono in condizioni di miseria circa 800.000 persone, in maggioranza bambini e giovani. Mancano scuole, centri sanitari e infrastrutture.
Il 35% degli adulti è analfabeta e la maggior parte dei bambini, terminata la scuola primaria a 14 anni, interrompono gli studi e affollano le strade dove vivono con mille espedienti.
La qualità dell’insegnamento spesso è molto scarsa perché le classi sono sovraffollate e gli insegnanti insufficienti e mal retribuiti.
PROGETTO. In questo contesto sono impegnate in ambito pastorale, sanitario ed educativo le Little Sisters of St. Francis, un terz’ordine regolare nato in Uganda nel 1993 e oggi presente in Kenya e in altri Paesi dell’Africa.
Suor Annastacia Ndungwa Malila è una religiosa keniota che dirige la “St. Francis School” a Kasarani, una scuola infermieri fondata 10 anni fa. Ci scrive: “Da 30 anni vivo fra questa gente impegnata in opere e attività per migliorare le loro condizioni di vita e di salute. Nel 1996 ho aperto un piccolo dispensario e successivamente un ambulatorio, una maternità e finalmente il St. Francis Community Hospital che offre prestazioni ambulatoriali a 800-1.000 pazienti al giorno e circa 5.600 ricoveri al mese. Il numero crescente di pazienti si è presto scontrato con la mancanza di personale rischiando di compromettere la qualità delle cure. Per questo è stata costruita una scuola infermieri che oggi ha 279 iscritti. Gli allievi svolgono in ospedale la formazione pratica diventando allo stesso tempo una risorsa per la gestione dei singoli reparti e per gli ambulatori migliorando la qualità dell’assistenza e delle cure.
Ora vorremmo aprire un ostello per accogliere almeno 72 allievi infermieri che arrivano da lontano. La struttura esiste già ma va arredata.
Ci rivolgiamo a voi, amici dell’OPAM per acquistare 36 letti a castello (€ 4.500), 72 banchi e sedie (€ 2.500) e armadietti (€ 900). La comunità locale contribuisce con € 1.000. Vi chiediamo dunque di aiutarci con un contributo di € 6.900. Grazie anticipatamente.”