Prog. 2146/Gennaio-Febbraio 2018

LOCALITA' : Raza Abad (Pakistan)   
DIOCESI:   Multan
TITOLO:   Istruzione per tutti al Centro “Peyam-e-Zingdee" 
COSTO:   5.090 € 
PROGETTO REALIZZATO

 

  

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Istruzione per tutti al Centro "Peyam-e-Zingdee" 

CONTESTODal 2010 l’OPAM sostiene il progetto “Peyam-e-Zingdee” (messaggio di vita) che una giovane cristiana pakistana, Clare Abid Barkat, ha avviato nel 2008 a Raza Abad, località molto povera alla periferia di Multan. Qui, una comunità cristiana, costituitasi tra le molte famiglie sfrattate a forza nel 1983 dal centro della città, si è sviluppata ed è cresciuta insieme con la popolazione islamica che già vi risiedeva. Oggi i cristiani costituiscono il 50% della popolazione di Raza Abad. In questa zona la situazione educativa e delle scuole è molto arretrata come in tutto il Paese. Nel 2011, uno studio condotto a livello nazionale dal governo e da diverse ONG, evidenziava come nelle aree rurali solo 1 ragazza su 3 frequentasse la scuola, 2 persone su 3, di età compresa fra 6 e 16 anni, erano analfabete, il 31% degli uomini e il 41% delle donne tra i 15 e i 24 anni non sapevano né leggere né scrivere. Nella zona di Multan è molto difficile trovare un lavoro: non ci sono scuole professionali e una scuola delle suore Domenicane, l’unica accessibile ai poveri, per adeguarsi alle nuove regole governative per un ordinamento scolastico di tipo inglese (divise, nuove materie, nuovi libri di testo…) è stata costretta ad aumentare le proprie rette. Per cui un numero sempre minore di famiglie è in grado di mandare a scuola i propri figli non potendone sostenere i costi. L'analfabetismo è elevato e molti bambini vivono per strada o sono costretti a lavorare, sfruttati per poche rupie. La giovane Clare Abid Barkatcollaborando allora a un’indagine sui bambini e giovani disabili fisici e psichici della zona, aveva potuto verificare che la possibilità di istruzione per questi fosse nulla ma anche che tanti, troppi bambini e ragazzi, anche non disabili, non erano mai andati a scuola o l'avevano lasciata troppo presto. Decise così di dar vita al progetto “Peyam-e-Zingdee”, un programma educativo e di formazione professionale rivolto a ragazze e ragazzi disabili o a quanti, a causa della povertà, erano esclusi dal diritto all’istruzione (bambini lavoratori, ragazzi di strada, bambine e ragazze fortemente discriminate dalla cultura locale...) per assicurare loro un’istruzione e metterli in grado di apprendere un mestiere.

PROGETTO. Come gli amici dell’OPAM sanno, quel programma ha avuto successo e continua a crescere, diventando una concreta speranza di vita migliore per tanti. Il sostegno dell’OPAM contribuisce a coprire i costi per le diverse attività: cicli di istruzione diretta, sostegno agli studi nelle scuole ordinarie, formazione professionale in informatica, sartoria, cucina. Clare Abid Barkat scrive: “Il numero di ragazzi seguiti finora va ben oltre i 300, di cui 113 sono  ragazze, molti, più di 40, hanno completato l'istruzione primaria, 15 frequentano la scuola secondaria pubblica, altri giovani e anche donne sposate, fuori dei limiti di età, continuano la scuola superiore presso di noi, Quest’anno 5 ragazzi hanno dato l’esame del 9° livello e 4 lo hanno superato con ottimi voti. Attualmente il nostro gruppo è costituito da 74 ragazzi poverissimi, di cui 51 sono donne. Abbiamo avviato corsi di informatica per quei ragazzi che hanno superato gli esami del 10° livello, molti si preparano per l’accesso alla scuola tradizionale. Le ragazze seguono corsi di taglio e cucito sotto la guida di altre ragazze ormai esperte. Per tutti loro "Peyam-e-Zingdee" rappresenta la sola speranza di iniziare e proseguire un percorso educativo. Chiediamo agli amici dell’OPAM di continuare a sostenerci nel nuovo anno scolastico con la loro generosità. Il costo totale previsto è di 5.310 € per libri e materiale scolastico, stipendio insegnanti, affitto locali e utenze. Dalle rette scolastiche potremo avere 220 €, per cui vi chiediamo un contributo di 5.090 € ringraziandovi con tutto il cuore per il vostro sostegno ed il vostro affetto”.