Come ogni anno, eccoci qui a fare il bilancio su quanto è stato realizzato con la generosità di voi tutti e con l’impegno dei volontari OPAM, nonché dei responsabili in loco dei Paesi sostenuti nel settore delle “Adozioni scolastiche a distanza” e nel sostegno alla formazione di alcune categorie speciali (infermieri, famiglie catechiste e seminaristi) nel corso del 2018.
Nelle mappe sono sintetizzati i numeri riferiti alle realtà dei tre continenti dove l’OPAM ha orientato i propri sforzi. La situazione delle Adozioni a distanza è rimasta praticamente invariata : i donatori che per difficoltà contingenti hanno dovuto sospendere il proprio sostegno sono stati sostituiti da nuovi benefattori.
l mondo continua ad attraversare un momento estremamente difficile. I conflitti aumentano, anziché diminuire, e chi ne subisce maggiormente le conseguenze sono proprio i bambini. Pur nella consapevolezza che l’adozione scolastica a distanza non risolva nell’immediato il problema delle ingiustizie e della povertà nel mondo, tuttavia siamo fermamente convinti che sia uno strumento indispensabile per incidere positivamente sul domani dei bambini e dell’ambiente in cui vivono. Per questo sentiamo l’obbligo morale di non abbandonarli.
Noterete che alcuni centri sono rimasti con un numero veramente esiguo di ragazzi sostenuti, ciò è dovuto al fatto che in quelle zone la situazione sta cambiando perché i centri sono entrati in una fase di relativo auto sostentamento, quindi la nostra attenzione si sta dirigendo verso altri centri più bisognosi di aiuto.
ADOTTATI
Nel 2018 i bambini adottati sono stati 1689, di cui 427 sostenuti con adozioni singole (250 femmine e 177 maschi) e 1262 con adozioni di gruppo (il numero delle femmine e dei maschi è quasi lo stesso). Nelle adozioni di gruppo sono comprese anche quelle categorie speciali come i 118 seminaristi, i 59 allievi infermieri e le 37 famiglie catechiste (con 74 adulti e i loro 100 bambini), tutte in Africa. Inoltre al numero totale dei bambini sostenuti agli studi con le adozioni vanno aggiunti i 3595 bambini e 750 adulti (di cui 441 donne) che, attraverso i progetti finanziati nel 2018, hanno potuto ricevere un’istruzione.
I centri delle adozioni singole sono 18:
6 in Africa, 7 in America Latina e 5 in Asia.
I centri delle adozioni di gruppo sono 13:
11 in Africa e 2 in Asia.
La maggior parte dei bambini adottati frequenta la scuola materna e quella primaria. Il motivo è legato essenzialmente al fatto che di solito per frequentare le scuole superiori i ragazzi si trasferiscono in centri più grandi, rendendo difficile la comunicazione, e inoltre perché è più difficile trovare adottanti per gli adolescenti. L’OPAM continua a sostenere agli studi anche quei ragazzi che frequentano gli istituti superiori, ma solo quando è possibile per il Referente in loco poterli seguire con continuità.
Il numero totale dei ragazzi sostenuti è praticamente costante nel tempo in quanto il numero dei ragazzi che crescono e che non possiamo più seguire è integrato dal numero dei nuovi ragazzi che iniziano il loro percorso scolastico. Accade purtroppo che alcuni benefattori rinuncino all’adozione a causa dell’elevato numero di cambi dovuti all’età , ma anche alla mobilità delle famiglie in cerca di migliori condizioni di vita. Tale prassi è senz’altro incresciosa per i benefattori, ma vi chiediamo di essere perseveranti e di avere pazienza se a volte proponiamo il cambio di adozione dei bambini sostenuti.
ADOTTANTI
Si tratta di singole persone, famiglie o gruppi di amici che sostengono uno o più bambini o adulti appartenenti a categorie speciali (seminaristi, infermieri, famiglie catechiste), oppure che hanno deciso di aderire alla nostra richiesta di partecipare con una o più quote al sostegno scolastico di un gruppo di bambini.
Gli adottanti nel 2018 sono stati 813. Il numero è lievemente superiore a quello del 2017 (803) .
REFERENTI
Sono le figure senza le quali tutto quello che riusciamo a realizzare sarebbe impossibile ed anche le vostre donazioni sarebbero inutili. Uomini e donne: sacerdoti, suore e laici che hanno deciso di mettersi al servizio dei più poveri, spesso anche a rischio della propria vita.
Li conosciamo singolarmente e siamo costantemente in contatto con loro. Quando, poi, passano per Roma ci vengono a trovare portandoci le loro esperienze per farci capire meglio le situazioni locali al fine di consentirci interventi più mirati ed efficaci. Quando lo sappiamo in tempo cerchiamo di organizzare degli incontri con gli adottanti.
Attualmente i referenti sono 32: in Africa 19 (di cui 5 italiani), in America Latina 7 (di cui 1 italiano) ed in Asia 6 (2 italiani).
Anche se a prima vista possono apparire freddi ed anonimi, non dimentichiamo che dietro questi numeri ci sono tanti bambini in difficoltà e le rispettive famiglie, per i quali, anche grazie a noi, possono aumentare le opportunità di un futuro migliore. Cerchiamo, nonostante le tante difficoltà che attraversiamo, di impegnarci sempre di più affinché non si spenga mai sui volti dei tanti bambini che soffrono il sorriso della speranza.
Michele Lambiase
Adozioni – Dettaglio fine 2018