Aprile 2011 - Gemellaggi: da Chiang-Rai...



DA CHIANGRAI CON AMORE...



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Lo scorso mese di novembre l’OPAM ha avuto la gioia di accogliere Fratel Gianni Dalla Rizza, in visita dalla Thailandia. Abbiamo organizzato nella nostra sede un incontro tra i molti “padrini” e “madrine” che da anni sostengono con le adozioni a distanza i bambini del Centro di Fratel Gianni a Chiangrai, proprio nella zona colpita dal terremoto nei giorni scorsi, fortunatamente senza vittime (leggi il resoconto dell'incontro).
Nell’occasione gli abbiamo chiesto se volesse aderire anche al nostro progetto di gemellaggio: creare cioè scambi di lettere, di disegni, di pensieri tra i bambini thailandesi della sua scuola e quelli di una scuola in Italia, per costruire ponti di amicizia e nuovi orizzonti di solidarietà. Con la generosità e la prontezza che lo distingue, Fratel Gianni ha subito aderito alla proposta.
E’ nata così questa bella avventura di “amici di penna” tra la scuola elementare “Giorgio Franceschi “ di Roma (Classe 3a C – Insegnante Fabio Rotondo) e la classe 3a A del Camillan Social Center di Chiangrai in Thailandia.
In risposta ai disegni degli amici di Roma, ogni bambino di Chiangrai ha voluto inviare un suo personale messaggio nella propria lingua (tradotto da Fratel Gianni).
I bambini thailandesi, come tutti i bimbi dei Paesi in Via di Sviluppo, hanno trasmesso il loro entusiasmo e la loro gioia al pensiero di avere degli amici lontani, il loro senso dell’amicizia, il loro rispetto per gli insegnanti, il dispiacere di non aver nulla da offrire se non un pensiero affettuoso. E da bambini provati dalla sofferenza sono larghi di saggi consigli verso i loro amici italiani.
Insieme ai messaggi è giunta all’OPAM anche una voluminosa busta con disegni coloratissimi che illustrano meglio di una foto il loro ambiente e la loro gioia di comunicare (clicca qui per vedere l'album dei disegni).
Per esigenze di spazio siamo costretti purtroppo a pubblicare solo una scelta di pensieri e di disegni.


I “pensieri bambini”

Sono molto contento perché è la prima volta che scrivo a degli amici in Italia, e proprio non ho mai parlato con gente straniera.  Io sono molto debole di salute e non posso giocare molto altrimenti devo andare all’ospedale, ma sono contento di studiare. (CIATU’ M.)

Anche a me piacerebbe avere un amico italiano per giocare al pallone bene come mi dicono che giocano i bambini italiani. Io ho fatto un grave incidente e mi hanno riattaccato un braccio, ma sono sempre contento e tutto sta andando bene. (TAVATCIAI M.)

Un saluto a voi e al vostro maestro. Sono proprio tanto contento di avere amici nuovi e auguro a tutti di avere felicità e salute e saluto con tanto rispetto il vostro maestro. (SONKHRAN M.)  

Mi chiamo Patiphan, Mi piace giocare a pallone e a takrò (è lo sport nazionale della Thailandia: si gioca con una palla di vimini). La mia squadra preferita è il Chealsea. (PATIPHAN M.)

Mi chiamo Asee. Grazie a voi per i disegni. Vi auguro di star bene e di essere forti. Io sono a scuola ma non so se posso restare perché non ho nessun genitore e nessun documento. (ASEE M.)

Un saluto, amici, mi chiamo Suvannà. Auguri per il nuovo anno e siete anche voi contenti? A me, anche se sono una bambina, piace giocare a biglie, so qualche parola di italiano e tutta la canzone La bella lavanderina. (SUVANNA’ F.)

Saluto tutti voi, amici carissimi. Come state? Bene come? Io sto proprio bene. Non ho proprio niente da mandarvi, però io ho un regalo molto bello da farvi e cioè prego per voi perché tutti siate bravi. Solo questo. (AMPHA F.)

Amici carissimi, ci credete che io oggi ho vinto la medaglia d’oro del salto in alto? Vi auguro di essere bravi e che i vostri genitori siano contenti di voi. Il Signore vi accompagni. (SUKHANYA’ F.)

E’ vero che Sukhanyà ha vinto il salto in alto, però lo abbiamo vinto alla pari in due. Eravamo contente e non avevamo invidia e ci siamo abbracciate. Auguri a tutti voi di essere forti. (ATTITAIA’ F.)

Mi chiamo Buchu e vi auguro che ascoltiate sempre i vostri maestri, curiate bene le vostre persone e studiate con attenzione. (BUCHU F.)

Un saluto e vi dico che il mio nome significa “frutto del cielo” e vorrei tanto che tutti voi, amici nuovi dell’Italia, abbiate tanta felicità. (PHONSAVAN F.)

Saluti, mi chiamo Cianciai. Sono il più grande di tutti, perché ho cominciato la scuola che avevo già otto anni, però sono contento di studiare. (CIANCIAI M.)
a cura dell’Ufficio Gemellaggi