Aprile 2017

 
 
Le storie dei bambini di Morogoro

 

 

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Carissimi amici e benefattori dell’Associazione OPAM, prima di tutto vogliamo ringraziarvi per la vostra generosità. Veramente l’amore non chiede mai quanto dà e quanto riceve, ma ama e basta, e questo ci avete dimostrato di anno in anno. Nonostante le difficoltà legate alla crisi che colpisce molte delle vostre famiglie, avete continuato a pensare alla nostra missione e, in particolare, ai nostri bambini. Grazie per la generosità, grazie per l'amore che avete per i piccoli e per i poveri. Il Signore vi ricompensi con larghe benedizioni. La Santa Pasqua porti pace e gioia in ogni cuore e in ogni famiglia. La nostra scuola è frequentata da 612 bambini; la maggior parte di loro sono poveri. Per l’anno scolastico 2017, grazie al vostro aiuto, a 100 di essi possiamo assicurare il sostegno agli studi. Come ben sapete, nella nostra scuola i bambini ricevono istruzione, cibo, medicine. Per fare ciò abbiamo bisogno del vostro aiuto. Pertanto vi preghiamo di non stancarvi di continuare ad aiutarci secondo le vostre possibilità. Purtroppo i poveri sono sempre più poveri, il benessere e la tecnologia moderna fanno crescere il divario fra poveri e ricchi cosicché i poveri diventano sempre più esclusi da ogni possibilità di migliorare le loro condizioni di vita. Anche i cambiamenti climatici contribuiscono ad aumentare la povertà: i contadini che avevano seminato le loro terre a causa della siccità si sono ritrovati senza raccolti e hanno perso le loro sementi. Poi all’inizio di Aprile sono arrivate le piogge violente e così molti hanno perso anche le loro capanne. Persino il muro di cinta della scuola è stato in parte danneggiato. Per la scuola avevamo una riserva di cibo acquistato lo scorso anno, ma da gennaio, con l'inizio dell'anno nuovo, ci siamo trovati in difficoltà. La diminuita produzione ha fatto lievitare i prezzi di mercato e ora è difficile procurare persino il necessario per vivere. Anche i nostri raccolti sono andati male e abbiamo bisogno di riso, mais e fagioli. Il mais è stato piantato ma ci sono poche speranze che arriverà fino al raccolto. La povera gente non ha nulla, proprio nulla da mangiare. Tanti bambini vengono a scuola digiuni. Perciò cerchiamo offrire loro, qui a scuola, un pranzo sostanzioso in modo che possono ritornare a casa tranquilli fino all’indomani. Oggi più che mai solo chi ha l’opportunità di ricevere un’istruzione potrà uscire dalla sua condizione di miseria. Come ben sappiamo l’ignoranza è il terreno fertile per sfruttare i poveri e fare in modo che restino sottomessi. La scuola come sapete è ormai obbligatoria e quella statale è gratuita per tutti. Ma cosa può insegnare una maestra che ha 200 bambini in classe? E inoltre, cosa può imparare un bambino che non ha quaderni, libri e penne per scrivere e che si trova ammassato in una classe così numerosa? Per non parlare dei tanti bambini che restano esclusi dal diritto all’istruzione e dal diritto di vivere la loro infanzia.

Ogni giorno incontriamo nuovi casi di povertà come quello di Maiko, un ragazzo di 16 anni che vive in un villaggio sperduto. Maiko non è mai andato a scuola perché troppo distante dal suo villaggio. Sin da bambino ha lavorato come pastore per aiutare la famiglia. Ma il sogno di Maiko era quello di studiare e il desiderio di imparare, invece che affievolirsi con il passare del tempo, è cresciuto con lui. Quando lo abbiamo conosciuto era ormai troppo grande per essere ammesso a scuola e così abbiamo cercato per lui un maestro che con una piccola ricompensa gli ha insegnato a leggere e a scrivere. Maiko ha imparato con facilità ma nessuna scuola gli ha consentito di sostenere gli esami da privatista perché qui non esiste una scuola per adulti e per la scuola elementare è considerato troppo grande. Che fare? Stiamo cercando adesso per lui un corso professionalizzante che gli consenta di avere una qualifica per trovare un lavoro dignitoso.

I casi come quello di Maiko sono molti e cerchiamo di fare del nostro meglio accogliendoli sin da piccoli nel nostro internato. Da sempre infatti abbiamo creduto e, continuiamo a credere, nel valore dell’educazione, di una scuola che assicuri non solo istruzione ma una formazione completa, favorendo lo sviluppo integrale del bambino e del giovane. C’è ancora tanto lavoro da fare ma siamo fiduciose che, con l’aiuto di Dio e il vostro sostegno, tanti bambini avranno un avvenire migliore. Carissimi, la nostra fiducia nella Provvidenza di Dio non viene mai meno e non deve venire mai meno la Speranza, perché Dio si serve di noi e di voi per arrivare ai poveri suoi prediletti. Assieme facciamo in modo che tutti, anche i più piccoli, possano conoscere l’amore di Gesù per ciascuno di noi. E allora sarà Pasqua, una Pasqua di Pace e di Amore. Auguri a voi tutti e alle vostre famiglie. Grazie.

Suor Caterina Tuzzolino