GENNAIO 2011 - In ricordo di Sergio De Luca



28 GENNAIO 2011
Papà ci ha lasciati…
Così all’improvviso ho appreso da Flavia, una delle sue cinque figlie, che il cuore generoso di Sergio De Luca, Presidente Onorario dell’OPAM, aveva cessato di scandire il tempo su questa terra venerdì 28 gennaio 2011. Se n’è andato in punta di piedi, secondo il suo stile di uomo discreto e schivo dei riflettori della scena. Avrebbe raggiunto a giorni il traguardo degli 89 anni.
L’ing. Sergio De Luca è stato un uomo chiave nella storia dell’OPAM, di cui assunse la guida in un momento critico, quando il fondatore Don Carlo Muratore fu costretto dalla grave malattia a passare il testimone. Nonostante i suoi 75 anni Sergio non si tirò indietro di fronte al servizio che gli veniva unanimemente richiesto: raccogliere l’eredità di Don Carlo e traghettare l’Associazione verso nuovi orizzonti. Tutti i soci vedevano in lui la persona più adatta, anche se fino ad allora non si era pensato ad un laico alla guida dell’OPAM.
Fu eletto Presidente il 24 maggio 1997 (nel 25° anniversario di Fondazione dell’OPAM e festa di Maria Ausiliatrice). Nel dare il suo saluto sul giornale dell’Associazione a tutti gli amici e sostenitori chiedeva, da uomo di profonda fede e convinzione, “un atteggiamento di comprensione, un’offerta di collaborazione e, perché no, un contributo di preghiera per la riuscita di un’attività che, seppure non esplicitamente confessionale, ha trovato il motivo di nascere e trova quello di esistere nei principi Cristiani”.
Colpito da improvvisa e grave infermità dopo circa due anni di servizio all’OPAM, lasciò la carica il 13 maggio 2000 (festa di N. S. di Fatima), allo scadere del mandato triennale, dimostrando una forza d’animo e un senso di responsabilità non comuni nel portare a termine con l’aiuto del Consiglio e in particolare del Direttore Rinaldo Montagnoni i lavori intrapresi. Con molto timore gli sono succeduto nella carica. Da allora Sergio è rimasto un punto di riferimento prezioso per me e per tutto il Consiglio.
Della poliedrica personalità di Sergio si potrebbero mettere in risalto molti aspetti. Ai funerali svoltisi lunedì 31 gennaio nella sua Parrocchia del Sacro Cuore del Suffragio in Roma, il gesuita P. Luigi Innocenzi S.J. ha tracciato un commovente profilo dell’amico Sergio, uomo delle Beatitudini; molte altre toccanti testimonianze di familiari e amici hanno rivelato i tratti più intimi del suo carattere. Di lui voglio qui sottolineare in particolare ciò che maggiormente mi ha colpito nei dieci anni in cui l’ho potuto conoscere più da vicino: il suo totale e disinteressato spirito di servizio, che unito alle sue capacità manageriali, alla sua prudenza e ampiezza di vedute ha permesso all’OPAM sfrattata dai locali di Via Monte della Farina di avere l’attuale sede veramente bella e funzionale e un nuovo Statuto in linea con le mutate condizioni dei tempi. Uomo di dialogo e di mediazione trovava nella calma del ragionamento il sentiero percorribile e nella fede la forza di procedere.
Ma la testimonianza più grande l’ha resa nei dieci anni della sua malattia. Nonostante le sue difficoltà di deambulazione Sergio ha partecipato assiduamente alla vita dell’Associazione, intervenendo alle Assemblee annuali e ai momenti più importanti dell’OPAM.
Caro Sergio, resta in tutti noi il dolce e struggente ricordo di un grande amico e benefattore dei poveri, del grande saggio a cui ci rivolgevamo nei momenti di dubbio. Ci mancheranno le riunioni di Consiglio in casa tua, accolti dal tuo luminoso sorriso e dall’ospitalità di Carla, la tua viva partecipazione a tutti i problemi e le vicende dell’Associazione.
Confidiamo che dal Cielo, dove ti accoglie la schiera di piccoli e di poveri che hai contributo a liberare dalla schiavitù dell’analfabetismo, continuerai a ricordarti di noi e a proteggerci.
Alla moglie Carla e a tutta la famiglia la più sincera partecipazione al vostro dolore da parte del Consiglio, dell’Ufficio dell’OPAM, dei volontari e dei tanti Amici che mi pregano di significarvi la loro vicinanza in quest’ora difficile.
Don Aldo Martini