Giugno 2012 - L'amico ritrovato

 E' emozionante dopo tanti anni avere di adozione ricevere notizie di un ragazzo sostenuto agli studi e comprendere come anche un piccolo gesto, come l'adozione a distanza , può essere prezioso nella vita e nel futuro di un bambino.

 

 

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Ci sono giorni in cui apprezzo, in maniera speciale, il mio impegno all’OPAM. Pochi giorni fa è stato uno di questi: per una pura coincidenza ho incontrato una nostra benefattrice. Aveva sostenuto agli studi, attraverso un’adozione scolastica a distanza, un bambino delle Filippine.

La vita l’aveva portata a dover abbandonare l’adozione e mi chiedeva se avessi notizie recenti del bambino. A volte riusciamo, interpellando il missionario, a sapere qualcosa anche dei ragazzi usciti dal progetto di adozione: così è stato.

Ci siamo attivati e abbiamo scritto a suor Rosanna Favero, la missionaria che segue i ragazzi a Mindoro Occidentale isola delle Filippine, per avere informazioni su K.D.

Come mi aspettavo suor Rosanna ci ha fornito le notizie inviando una lettera di cui pubblichiamo un estratto.

 

“  … ti invio la foto di K. per la signora che per tanti anni è stata l’angelo che l’ha sostenuto lungo il cammino di crescita e futuro. Quando abbiamo chiamato K. per la foto gli abbiamo detto che era per portare il suo saluto alla signora A. e lui si è commosso ed ha ricordato come per tutta la famiglia la sua sostenitrice era divenuta la certezza che “may bukas pa”, un’espressione in lingua tagalog che significa “abbi fiducia, c’è speranza nel domani”. Questa espressione, tipica della cultura filippina, è spesso tema di canzoni e K. ricorda che era il suo canto preferito perché lo portava a pensare concretamente ad una persona che era giunta nella loro famiglia proprio nel momento in cui ne avevano grande bisogno.

Come vedi dalla foto, K. è ora un giovanotto, compirà 18 anni a giugno e frequenta la quarta media. Gli anni di studio non sono stati facili per lui: la vita in un villaggio povero dove la maggioranza vive del lavoro di pesca e soprattutto la malattia del papà, la tubercolosi che lentamente e continuamente sottrae la vita a tante persone, il fatto di essere il secondo di sei fratelli e quindi dover aiutare nel lavoro il fratello maggiore… hanno seminato di difficoltà il suo cammino,  ma con tanta volontà ha voluto portare a termine la scuola media e il prossimo marzo i suoi sacrifici saranno premiati perché riceverà il diploma. Un diploma importante per lui; essere parte della cerimonia che ti pone di fronte agli altri come vincitore di tante fatiche fisiche e morali non è cosa da poco per la vita dei nostri ragazzi.

K. ha deciso di non continuare lo studio alla scuola superiore, è contento di ciò che è riuscito ad ottenere e vuole ora aiutare la famiglia, anche perché il fratello maggiore si è sposato ed è ora lui a provvedere alla famiglia.

Scusami se mi sono dilungata, ma la gratitudine e serenità di K. hanno affermato la validità di quanto insieme stiamo facendo e per questo ho voluto raccontartelo e farlo conoscere anche alla signora A. perché è grazie a lei che per K. è iniziata l’esperienza del sostegno, l’incoraggiamento ad avere fiducia nelle sue capacità, l’incomparabile gioia di conoscere i perché della vita, della storia e delle tante conoscenze che l’educazione offre. Con A. desidero ringraziare tutti i benefattori che alimentano la speranza nel futuro, grazie a tutta l’OPAM, luogo dove l’amore diventa “may bukas pa” .Con affetto e riconoscenza, Sr. Rosanna Favero.”

 L’emozione della benefattrice nel leggere le notizie di K. è stata fortissima. Non vi nascondo che anche per noi non è stato da meno.

L’aiuto che riceviamo dai nostri benefattori è fondamentale per questi bambini perché permette loro di vivere, pur nelle tante difficoltà, una vita da bambini. Andare a scuola per loro non è un diritto acquisito ma una vera e propria conquista.

La signora A. ha permesso a K. che si compisse la differenza e di questo ne deve essere orgogliosa. Lo ha accompagnato, anche se da lontano, ma idealmente per mano, per un tratto di strada della sua vita. Il nostro grazie più sentito a tutti coloro che intraprendono l’esperienza dell’adozione a distanza. 

Letizia Custureri