Nella Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite firmata nel settembre del 2000, i 191 Stati membri dell'ONU si sono impegnati a raggiungere entro il 2015 otto obiettivi, denominati Millennium Development Goals:
1. Eliminare la povertà estrema e la fame
- Ridurre della metà, fra il 1990 e il 2015 , la percentuale di popolazione che vive in condizione di povertà estrema (con meno di un dollaro al giorno).
- Garantire una piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutti, compresi donne e giovani.
- Ridurre della metà, fra il 1990 e il 2015 la percentuale di popolazione che soffre la fame.
2. Garantire l'educazione primaria universale
- Assicurare che, entro il 2015, tutti i ragazzi, sia maschi che femmine, possano terminare un ciclo completo di scuola primaria
3. Promuovere la parità dei sessi e l'autonomia delle donne
- Eliminare la disparità dei sessi nell'insegnamento primario e secondario preferibilmente per il 2005 e per tutti i livelli di insegnamento entro il 2015
4. Ridurre la mortalità infantile
- Ridurre di due terzi, fra il 1990 e il 2015, la mortalità dei bambini al di sotto dei cinque anni.
5. Migliorare la salute materna
- Ridurre di tre quarti, fra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità materna.
- Rendere possibile, entro il 2015, l'accesso universale ai sistemi di salute riproduttiva.
6. Combattere l'HIV / AIDS, la malaria ed altre malattie
- Bloccare la propagazione dell'HIV/AIDS entro il 2015 e cominciare a invertirne la tendenza attuale.
- Garantire entro il 2010 l'accesso universale alle cure contro l'HIV/AIDS a tutti coloro che ne abbiano bisogno.
- Bloccare entro il 2015 l'incidenza della malaria e di altre malattie importanti e cominciare a invertirne la tendenza attuale.
7. Garantire la sostenibilità ambientale
- Integrare i principi di sviluppo sostenibile nelle politiche e nei programmi dei paesi; invertire la tendenza attuale nella perdita di risorse ambientali.
- Ridurre il processo di annullamento della biodiversità raggiungendo, entro il 2010, una riduzione significativa del fenomeno.
- Ridurre della metà, entro il 2015, la percentuale di popolazione senza un accesso sostenibile all'acqua potabile e agli impianti igienici di base.
- Ottenere un miglioramento significativo della vita di almeno 100 milioni di abitanti delle baraccopoli entro l'anno 2020
8. Realizzare un partenariato mondiale per lo sviluppo
- Sviluppare al massimo un sistema commerciale e finanziario che sia fondato su regole, prevedibile e non discriminatorio. Esso deve includere l'impegno in favore di una buona gestione, dello sviluppo e della riduzione della povertà sia a livello nazionale che internazionale.
- Tenere conto dei bisogni speciali dei paesi meno sviluppati. Questo include l'ammissione senza dazi e vincoli di quantità per le esportazioni di questi paesi, potenziamento dei programmi di alleggerimento dei debiti per i paesi poveri fortemente indebitati, cancellazione del debito bilaterale ufficiale, e una più generosa assistenza ufficiale allo sviluppo per quei paesi impegnati nella riduzione della povertà.
- Rivolgersi ai bisogni speciali degli Stati senza accesso al mare e dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo (tramite il Programma di Azione per lo Sviluppo Sostenibile dei Piccoli Paesi Insulari in Via di Sviluppo e le conclusioni della ventiduesima sessione speciale dell'Assemblea Generale).
- Occuparsi in maniera globale del problema del debito dei paesi in via di sviluppo attraverso misure nazionali ed internazionali tali da rendere il debito stesso sostenibile nel lungo termine.
- In cooperazione con le aziende farmaceutiche, rendere le medicine essenziali disponibili ed economicamente accessibili nei paesi in via di sviluppo.
- In cooperazione con il settore privato, rendere disponibili i benefici delle nuove tecnologie, specialmente quelle inerenti all'informazione e la comunicazione.