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Un'aula per completare la nuova scuola secondaria di Saaba
Saaba è un comune rurale della provincia di Kadiogo al centro del Burkina Faso, è capoluogo di un dipartimento con altri 22 villaggi e dista 30 km dalla capitale Ouagadougou, sede dell'omonima Arcidiocesi. La maggior parte della gente vive di agricoltura, in condizioni sempre più difficili per la crescente diminuzione delle piogge e la carenza di acqua. Nella stagione secca molti uomini vanno in città in cerca di un lavoro qualsiasi per racimolare un po' di denaro. In tali condizioni di povertà la scuola resta un lusso per molti bambini e per quasi tutte le bambine. Molto è stato fatto per assicurare almeno l’istruzione primaria ma nelle zone rurali le scuole sono ancora poche. L’istruzione, obbligatoria fino a 16 anni (con il conseguimento del BEPC, Brevet d'Étude du Premier Cycle), non è completamente gratuita: lo Stato provvede agli stipendi degli insegnanti e ad alcuni libri, ma gli altri costi restano a carico delle famiglie. Nei villaggi del comune di Saaba, con oltre 87.000 abitanti, circa 16.000 bambini sono scolarizzati, ma poco più di 1 su 3 può proseguire gli studi dopo i 12 anni: le scuole secondarie sono solo in alcuni villaggi, 2 pubbliche e 7 private, con rette inaccessibili, senza ostelli per accogliere gli allievi che arrivano dai villaggi lontani, sovraffollate e con conseguente bassa qualità dell’insegnamento. Tra i pochi ragazzi che proseguono gli studi, ancor meno sono le ragazze, penalizzate da pregiudizi arcaici, dai matrimoni precoci e dalla poca importanza data dalle famiglie alla loro istruzione. Dal 1924 nella diocesi operano le Suore dell’Immacolata Concezione di Ouagadougu, una Congregazione diocesana, che oltre all'apostolato sono impegnate a promuovere l'educazione e lo sviluppo delle comunità. Le suore, da sempre molto attente alle condizioni delle giovani donne, nel 2006 avevano fondato un Liceo Tecnico Femminile, “Notre Dame des Victoires”, e la sua direttrice, Suor Marie Pauline Tarboulga, che ci descrive la situazione del comune di Saaba, ci parla di un progetto per una scuola secondaria di istruzione generale: ”La nostra esperienza ci mostra che, nonostante gli sforzi dello Stato e delle famiglie, la mancanza di scuole vicine, facilmente raggiungibili e in grado di accogliere le richieste crescenti, è il motivo principale per cui ragazzi e ragazze dei nostri villaggi non proseguono negli studi. La nostra Congregazione ha così deciso di avviare una nuova scuola, maschile e femminile, con i 4 livelli, dalla 6a alla 3a classe, del primo ciclo di istruzione secondaria generale, utilizzando parte delle strutture del nostro Liceo che si stanno rendendo disponibili per la decisione di chiudere alcuni corsi. Dei suoi due indirizzi, segretariato e contabilità, infatti, il primo ha perso importanza e interesse, quest’anno ha solo 15 ragazze su 56 delle ultime classi. Questo perché nell'ordinamento scolastico del nostro Paese c’e da poco un “Brevet d’Etude Professionelle, BEP” in segretariato, conseguibile in due anni, contro i 3 anni nel nostro Liceo. Convertire quel nostro corso al nuovo BEP, basato soprattutto sull'informatica, ha costi troppo elevati, per esempio per dotare le aule dei computer, ma non è conveniente anche mantenerlo così per la bassa richiesta, per cui esso verrà chiuso con i diplomi dell'attuale ultima classe. Ora nel Liceo ci sono già due aule disponibili, e abbiamo avviato la prima classe (livello 6°) della nuova scuola secondaria con 58 studenti di cui 31 ragazze. Presto sarà disponibile anche la terza aula, ma per l’ultima classe (livello 3°) dobbiamo costruire la quarta aula della scuola. Il progetto definito prevede un costo di 9.718 €, il contributo locale è di 2.718 €. Chiediamo quindi alla generosità dei benefattori OPAM di aiutarci con un contributo di 7.000 €. Stimiamo che la scuola sarà frequentata da 260 allievi ogni anno, molte più ragazze ma anche molti ragazzi dei nostri villaggi potranno proseguire negli studi e, con le classi dell’istruzione secondaria generale, il nostro Liceo continuerà a contribuire in modo efficace allo sviluppo della nostra comunità. Vi ringraziamo in anticipo per quanto vorrete fare.”