Prog. 2065 Aprile 2015

LOCALITA' : Busangana (Burundi)   
DIOCESI:   Arcidiocesi di Bujumbura
TITOLO:    Servizi igienici per completare il Centro Professionale
COSTO:   12.000 € 
PROGETTO REALIZZATO

 

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Servizi igienici per completare il Centro Professionale 

ll Burundi, noto come il "Paese delle mille colline” per la morfologia del suo territorio che si stende su un altopiano a circa 1.700 m. di altitudine, è un piccolo Stato molto povero nel cuore dell'Africa, nella regione dei Grandi Laghi, fra Ruanda, Tanzania e Repubblica Democratica del Congo. Qui, nel 1967, Monsignor Michele Ntuyahaga, primo vescovo burundese dell'Arcidiocesi di Bujumbura, fondava la Congregazione dei Fratelli Bene-Paulo con la missione di diffondere la dottrina cristiana e promuovere lo sviluppo della popolazione locale attraverso l'alfabetizzazione e l'insegnamento di mestieri. Nel 2010 la Congregazione aveva aperto il Centro Professionale “San Paolo”, come succursale di un’antica scuola professionale del vicino (a 8 km) e popoloso comune di Bukeye, a Busangana, una zona rurale in una regione che ospita la foresta di Kibira, il parco nazionale più vasto del Burundi. Padre Edouard Nzambimana, superiore generale della Congregazione e responsabile del Centro, ci raccomanda un progetto per la scuola, a suo tempo arredata con il contributo degli amici dell’OPAM (Prog. 1972/2013), ma ancora priva di servizi igienici. Il Centro di Busangana - scrive Padre Nzambimana - ha più sezioni dove vengono formati muratori, carpentieri, sarte, agricoltori e allevatori. Dopo un anno di corso i diplomati ricevono un certificato del Ministero dell’Educazione. Il Centro accoglie giovani delle diverse etnie: Hutu, Tutsi, Twa (pigmei), questi ultimi i più emarginati e qui molto numerosi; per tutti è anche un luogo dove conoscersi e fraternizzare superando le divisioni settarie e gli scontri che affliggono il nostro popolo. Attualmente è l’unica scuola professionale della regione, vi arrivano anche ragazzi alfabetizzati nei centri catechistici "Yaga-Mukama", ma i primi beneficiari sono i giovani non scolarizzati, quelli usciti prematuramente dalla scuola e gli ex bambini-soldato. Anni di crisi e di guerre nel Paese hanno distrutto i servizi sociali di base e reso difficile l’accesso a quelli educativi anche a ragazzi e ragazze nel nostro comune. Molti, dopo la scuola primaria gratuita, non possono proseguire gli studi. Per loro la vita nei villaggi è difficile: passano il tempo per la strada, fanno piccoli lavori come caricare i camion con i mattoni fabbricati a Bukeye. Per gli ex bambini-soldato, reclutati in tutto il Paese ma qui molto numerosi, poiché nella foresta di Kibira si trovano i comandi di molti gruppi armati, il reinserimento sociale è assai difficile. Al momento del “congedo” ricevono qualcosa in natura (vestiti, sapone, un po’ di alimenti, fagioli e riso). Tornare alla vita civile è ancora più difficile per i ragazzi più grandi e i giovani che, guardati con timore e sospetto dalla gente dei loro villaggi, continuano a comportarsi come fossero ancora in guerra: violenze, rapine, delinquenza… Il Centro Professionale “San Paolo” può contribuire efficacemente ad affrontare questi disastri dando una speranza per l’avvenire a tutti questi ragazzi e ragazze, motivandoli, facendo loro apprendere un mestiere che li aiuti a ottenere l’indipendenza economica e il reinserimento sociale e professionale. Al Centro mancano ancora strutture importanti. I 120 studenti attuali della scuola, gli insegnanti e gli istruttori non hanno servizi igienici, per questo si è pensato di costruire un edificio in muratura con 20 toilettes (12 per le ragazze e 8 per i ragazzi) e 12 orinatoi, completi degli impianti e delle fosse settiche. Il costo totale previsto è di 15.842 €, il contributo locale è di 3.842. Chiediamo ai benefattori dell’OPAM di aiutarci a realizzare questa importante struttura della scuola con un contributo di 12.000 €. L’ambiente del nostro Centro e quello circostante godranno i vantaggi di avere servizi adeguati, tra i principali l’igiene, evitando malattie e degrado, e di questo noi tutti vi ringraziamo in anticipo.”