Prog. 2075 Ottobre 2015

LOCALITA': Obala (Camerun)   
DIOCESI:   Diocesi di Obala
TITOLO:    Attrezziamo il laboratorio di sartoria per le ragazze madri
COSTO:   3.050 € 
PROGETTO REALIZZATO 

 

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Attrezziamo il laboratorio di sartoria per le ragazze madri 

Obala, sede dell’omonima diocesi, è una città del Dipartimento di Lekié, nella Regione Centrale del Camerun. Il territorio della diocesi, alla fine del 2013, contava una popolazione di circa 815.000 persone, di cui circa il 51% cattolici distribuiti in 59 parrocchie. Obala si trova a 45 km a nord della capitale Yaoundé. La popolazione, circa 38.000 abitanti (dato del 2012), è molto giovane, quasi il 40% ha meno di 15 anni ed è composta da diverse etnie, le più numerose sono iMengisa e gli Eton. Le famiglie vivono soprattutto di un’agricoltura di sussistenza legata all’andamento delle piogge sempre meno prevedibile, in un clima equatoriale molto caldo tutto l’anno. La vegetazione è costituita da foreste e savane. Il tessuto urbano della città è di fatto inserito in una zona rurale caratterizzata, come tutte le aree rurali del Camerun, da una grande povertà. Qui la diffusione dell’AIDS ha portato alla crescita del numero dei bambini orfani di uno o entrambi i genitori; anche il numero delle ragazze-madri è in continuo aumento. Nell’ambito delle attività avviate dalla diocesi in diversi settori per aiutare la crescita e lo sviluppo delle comunità locali, le suore della “Congregation des Filles de Marie de Yaoundé” operano al servizio dei poveri e dei bambini, nel campo dell’educazione e della sanità. Suor Honorine Rachel Menambe Ondoua ci invia una richiesta di aiuto per un progetto per il laboratorio di sartoria “Les Ciseaux d’Or” (le forbici d’oro) di Obala, scuola professionale di cui è responsabile: “La nostra scuola - ci scrive - è nata nel 2011 per aiutare le giovani ragazze-madri a recuperare un proprio ruolo nella società con il lavoro attraverso l’apprendimento del mestiere di sarte. La scuola è anche una vera sartoria che confeziona le uniformi scolastiche per le scuole della diocesi, abiti, vesti e accessori per i sacerdoti e diverse confraternite diocesane. Grazie al suo staff composto da giovani, all’efficacia e alla serietà dei suoi metodi di insegnamento, la scuola offre alle ragazze l’opportunità di una formazione completa e solida per il loro inserimento professionale nella società e nel lavoro, con l’obiettivo anche di restituire loro il coraggio e la coscienza necessari per evitare eventuali nuove gravidanze precoci. Attualmente nella sartoria ci sono 4 ragazze in formazione e altre 4 giovani donne che vi lavorano per guadagnarsi da vivere. Le richieste di iscrizione sono numerose e in crescita, ma la scuola deve affrontare diversi problemi tra cui il più urgente è quello delle poche macchine da cucire in dotazione e della loro “vetustà” che costringe a continue riparazioni. Il laboratorio funziona ancora con le sole 4 macchine della dotazione iniziale e spesso le ragazze devono restare inoperose in attesa del loro turno. Per recuperare in efficienza, rispondere alle crescenti esigenze e rispettare gli impegni di lavoro, la scuola ha in progetto di rinnovare le proprie attrezzature, ma le risorse disponibili sono insufficienti e il progetto non potrà essere realizzato senza il contributo di donatori esterni. Per questo chiediamo alla generosità dei benefattori dell’OPAM di aiutarci ad acquistare 11 macchine da cucire (5 industriali, 2 di tipo universale, 1 per ricami, 1 per il sopraggitto, 2 semplici) e un paio di forbici elettriche. Il costo totale è di 3.615 €, la scuola dispone di 565 € per pagare il trasporto, l’installazione delle attrezzature e l’addestramento iniziale all’utilizzo, per cui chiediamo all’OPAM un contributo di 3.050 €. Dotarsi di attrezzature adeguate e moderne è indispensabile perché “Les Ciseaux d’Or” possa continuare a operare per uno sviluppo integrale delle giovani del luogo e il loro inserimento nella società contribuendo altresì a mantenere vivi i legami di solidarietà tra i diversi strati sociali. Le nostre ragazze-madri e noi vi ringraziamo in anticipo per l’aiuto che potrete darci.”