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Ricostruire la scuola devastata dal tifone
CONTESTO. Il Burundi è fra i 10 Paesi più poveri al mondo. Metà della sua popolazione al di sopra dei 15 anni è analfabeta. Il 90% dei bambini burundesi si iscrive alla scuola primaria, ma per diversi problemi (classi sovraffollate, carente qualità dell’insegnamento, disordinata distribuzione delle scuole sul territorio) parecchi di loro abbandonano la scuola per lavorare e aiutare la famiglia e meno della metà riesce a completare la scuola primaria. Non parliamo poi della frequenza della scuola secondaria che è al di sotto della media dell’Africa sub-sahariana anche perché un difficile esame di stato al termine dei 9 anni di scuola primaria opera una grande selezione. La riforma generale del sistema educativo burundese del 1990 istituiva le “scuole comunali”, scuole secondarie pubbliche in maggioranza con internato. I salari e la manutenzione sono a carico delle scuole stesse, mentre infrastrutture e attrezzature sono di competenza dei comuni. In realtà ad oggi la maggior parte delle scuole sono state affidate dallo stato, anche per la ordinaria amministrazione, alle diocesi. Con molte difficoltà queste scuole riescono a funzionare ma se accade qualcosa che richiede interventi straordinari le scuole rischiano di chiudere.
PROGETTO. E’ quanto è accaduto a Makebuko, un comune rurale del Burundi centrale di 61.000 abitanti che si trova a 24 km dalla città Gitega, capoluogo della più popolosa delle provincie burundesi. Il Liceo Tecnico Comunale è una delle 7 scuole secondarie di Makebuko. E’ stato fondato nel 1992 a seguito dell’istituzione delle scuole comunali. E’ affidato all’arcidiocesi di Gitega. Inizialmente accoglieva studenti dalla 7a alla 10a classe che nel vecchio sistema corrispondeva alla scuola secondaria. Con la riforma scolastica che ha introdotto il concetto di “insegnamento fondamentale” la scuola di base dura 9 anni (dalla Ia alla IXa classe): 6 di primaria e 3 di istruzione superiore. Il Liceo Tecnico Comunale rientra quindi fra le scuole di insegnamento fondamentale. Ad oggi ha due indirizzi specialistici: giuridico e informatico, ma si prevede che saranno attivati anche altri indirizzi. Vi sono 15 classi, un laboratorio di informatica e un blocco amministrativo. E’ frequentato da 665 studenti tutti esterni. Vi lavorano 21 insegnanti e 10 amministrativi.
“A gennaio di quest’anno – ci scrive l’economo generale, Abbé Ignace Mboninyibuka – un uragano con vento e piogge violentissimi si è abbattuto su Makebuko causando danni ingenti alla chiesa parrocchiale e agli alloggi dei sacerdoti, a scuole e abitazioni, ai campi e al bestiame. Il Liceo Tecnico Comunale è una delle scuole maggiormente danneggiate: molte aule e il blocco amministrativo sono stati distrutti, anche i banchi, i libri, il materiale scolastico e educativo lasciato nella scuola, i computer del laboratorio informatico sono tutti gravemente danneggiati. Ora studenti e insegnanti incontrano grandi difficoltà nel continuare le lezioni a cielo aperto. Al grido di aiuto lanciato dalla parrocchia e dal comune, i soli a rispondere sono stati finora i genitori degli studenti che, con le misere risorse di cui dispongono, possono fare assai poco. Occorre un sostegno esterno e per questo ci rivolgiamo anche ai benefattori dell’OPAM perché ci aiutino nel progetto di ricostruire 8 aule e il blocco amministrativo della scuola, rifacendo le coperture e il tetto prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Il contributo che vi chiediamo è di 6.300 €. Con il sostegno di tutti voi, che ringraziamo in anticipo, confidiamo di poter presto riavere la nostra scuola e restituire ai numerosi studenti e agli insegnanti l’ambiente migliore per le attività educative.”