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Insegnanti per il carcere minorile di Bvumbwe
CONTESTO. L’OPAM e i suoi benefattori sostengono da anni il progetto di Anna Tommasi, missionaria FALMI (Francescane Ausiliarie Laiche Missionarie dell'Immacolata) per la formazione culturale dei ragazzi detenuti nel carcere minorile di Bvumbwe, in Malawi. Il Paese è tra i più poveri e più densamente popolati dell’Africa sub-sahariana, il 90% della popolazione vive nelle zone rurali, oltre il 67% ha meno di 25 anni e l’età media è di 16 anni. Molti sono i poveri, le persone in gravi difficoltà, malati di AIDS, emarginati, e molti sono soprattutto gli orfani e i ragazzi che non hanno mai frequentato la scuola. Tanti a volte compiono piccoli furti e risse, reati che li conducono in prigione dove restano a lungo perché, purtroppo, il sistema giudiziario in Malawi non funziona: povertà, corruzione, scarse risorse fanno sì che molti di questi ragazzi restino in carcere a lungo. Si pensi che, ad esclusione di quelli in carcere per omicidio, per tutti gli altri i processi in tribunale si svolgono senza un difensore. In questa situazione la scuola rappresenta la sola possibilità per questi giovani di ricevere un'istruzione che li aiuti a crescere e trovare le condizioni per un riscatto personale, uscire dal carcere con il diploma di terza media o scuola superiore può fare la differenza! E, convinta di questo, Anna Tommasi dal 2005 continua nel suo progetto per educare i ragazzi dai 15 ai 22 anni del carcere minorile di Bvumbwe, la maggior parte dei quali non ha finito neanche la terza elementare. “Dal 2005 al 2016 il cammino è stato lungo – scrive Albert Luka, insegnante e attuale direttore della scuola – e il vostro sostegno ai giovani detenuti e a noi insegnanti ci ha fortemente aiutati. La scuola è cresciuta, ora circa 180 detenuti su 300 frequentano le sue 8 classi della primaria e le 4 classi della secondaria. Per molti ragazzi l’esperienza del carcere è stata l’inizio di una nuova vita, sono loro i veri testimoni dell’aiuto ricevuto dagli amici dell’OPAM…” E, in proposito, Andy M, scrive: “Ero un detenuto del carcere minorile di Bvumbwe, ho fatto l’esperienza della vita dietro le sbarre, un posto da molti considerato come l’inferno, ma grazie al vostro generoso sostegno alla nostra scuola la situazione sta cambiando e più della metà dei ragazzi frequentano le scuole regolari. Con il costante aiuto di Sister Anna, del suo collaboratore Albert Luka e degli insegnanti esterni della scuola, il mio mondo è cambiato: grazie a loro ho avuto un buon punteggio agli esami di maturità e ora, in attesa di seguire un corso di specializzazione, entro nel carcere, dove ero detenuto, come insegnante delle elementari,. Il piccolo stipendio mensile che ricevo, grazie ai contributi dei benefattori dell’OPAM, mi consente di fare una vita normale e ora posso guardare al futuro con fiducia e grande speranza…”
PROGETTO. I segnali positivi del lavoro svolto nella scuola continuano a essere ben visibili, la povertà e l'ignoranza sono tra le principali cause dei reati che questi ragazzi compiono, e solo una buona istruzione potrà aiutarli a rompere il circolo vizioso che porta all'esclusione e alla devianza sociale. Anna Tommasi continua con tenacia nel suo impegno, ma la sua scuola ha bisogno del sostegno dei benefattori, la sola risorsa su cui può contare per continuare a operare: “Con fiducia e riconoscenza chiedo alla generosità degli amici dell’OPAM di aiutarci ancora con un contributo di 7.500 € che nel nuovo anno scolastico servirà a pagare lo stipendio ai 10 insegnanti esterni che svolgono il loro servizio nel carcere. Al di là dell’insegnamento essi dedicano tempo ed energie in altre attività educative e ricreative per il bene dei ragazzi, la loro presenza è molto significativa e rende la detenzione più umana. Con loro e con i ragazzi, beneficiari del progetto, vi rinnoviamo il nostro ringraziamento per quanto avete fatto in questi anni per la nostra scuola.”