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La scuola, un progetto di speranza
CONTESTO. Cochabamba, quarta città della Bolivia, è situata a circa 2.500 m. di altitudine sull’altopiano andino in una valle alla quale dà il nome. La sua popolazione, oltre 630.000 abitanti, è costituita da diversi gruppi etnici, tra i quali i Quechua e gli Aymara sono i più numerosi. La città mostra grandi contrasti tra il centro urbano, moderno e vivace, e le periferie degradate, con case fatte di mattoni di adobe, fabbricati a mano con impasti di terra argillosa e acqua, vie e strade sterrate. Nel barrio Villa Armonia, una zona periferica a sud della città, molte case non hanno fogne, l’acqua potabile arriva solo con autobotti e deve essere comprata, ma le famiglie molto povere non possono pagarne il prezzo elevato. I servizi sanitari sono assai carenti, mancano un presidio medico o un pronto soccorso, le persone hanno grandi difficoltà ad accedere alle cure mediche che, peraltro, hanno un costo elevato. Gli abitanti di Villa Armonia sono contadini migrati dalle campagne in cerca di migliori condizioni di vita, trasformatisi in commercianti ambulanti si spostano da un lato all’altro della città per guadagnare qualcosa. Le famiglie, molto numerose con 5, 6 e fino a 8 figli, hanno gravi problemi economici, parecchi genitori emigrano anche all’estero in cerca di lavoro e lasciano i figli a zii e parenti, una situazione causa di conflitti familiari e sofferenza nei bambini e nei ragazzi che sentono la mancanza dei genitori. Cochabamba ha anche il triste primato della città boliviana con il maggior tasso di violenza sulle donne da parte degli stessi mariti, con i conseguenti gravi danni psicologici sui figli, spettatori o vittime essi stessi delle aggressioni domestiche. Come in tutto il Paese, anche qui sono molti i bambini e ragazzi, tra i 5 e i 17 anni, che fanno piccoli lavori ufficialmente autorizzati dal governo. Nella zona le scuole sono insufficienti, spesso i bambini trovano posto in scuole lontane, in altri quartieri gravando così le famiglie anche dei costi per il trasporto.
PROGETTO. Le Suore Benedettine della Divina Provvidenza, nella loro missione della diocesi di Cochabamba, operano in molti campi del sociale: dall’educazione di bambini e giovani, al sostegno alle famiglie, soprattutto le donne, alla promozione dello sviluppo della comunità locale. Nel barrio Villa Armonia hanno fondato nel 2006 l’unità educativa “Madre de la Divina Providencia”, da qualche tempo gemellata con un scuola italiana attraverso l’OPAM. “La scuola, – ci scrive Suor Luciana Furlan, la direttrice – è cresciuta poco per volta: all’inizio aveva solo la materna, ma oggi ha 900 alunni con tutte le classi della primaria e quelle della secondaria cui mancano le ultime due classi, il 5° e 6° livello. Il Municipio di Cochabamba dovrebbe pagare lo stipendio degli insegnanti, ma non sta rispettando l’impegno assunto. Le famiglie dei nostri alunni versano un contributo volontario che però non è sufficiente per pagare anche gli stipendi degli insegnanti, sono molto povere e non possiamo chiedere loro più di quanto già fanno. Stiamo facendo molti sforzi per ridurre le spese. Ma, come già avvenuto per la costruzione e la crescita negli anni della scuola, abbiamo bisogno della generosità di donatori esterni per continuare a dare ai bambini poveri un’educazione di qualità in un ambiente sano e decoroso, nel quale essi possano studiare e crescere spiritualmente e intellettualmente. Per questo chiediamo ai benefattori dell’OPAM un contributo di 5.500 € che ci aiuterà a coprire i costi per un anno di stipendio di una insegnante di sostegno per diversi ragazzi con difficoltà nell’apprendimento, per l’acquisto di materiale didattico e libri, e di alcuni arredi della biblioteca e delle aule. Vi ringraziamo in anticipo per il sostegno che potrete darci nell’educazione e lo sviluppo di tanti giovani poveri e desiderosi di imparare e migliorare la loro condizione sociale.”