Prog. 2142 (Madagascar) --- pubbl. Marzo 2019

 

BANCHI PER TUTTI!

 

 

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SOAVINA

ANTSIRABE

MADAGASCAR

Cari amici e benefattori

Lo scorso anno, (Prog .2089/2016) avete contribuìto alla costruzione di due aule della nuova scuola primaria del villaggio di Ambohitrimanjaka, nel distretto scolastico di Soavina nella diocesi di Antsirabe in Madagascar. Il distretto comprende 19 piccoli villaggi sparsi nella boscaglia, spesso isolati per lo stato precario delle strade, specialmente nella stagione delle piogge. Ambohitrimanjaka è uno di questi villaggi. Gli abitanti, contadini che praticano un’agricoltura di sussistenza con mezzi tradizionali  riescono a stento a mantenere le famiglie; a maggior parte di essi vive in grande povertà ed è analfabeta.

Nonostante l’istruzione primaria sia obbligatoria, le scuole nella zona sono poche, così, seguendo la sua missione di formazione dei giovani e di promozione dello sviluppo sociale, la diocesi aveva avviato diverse scuole , tra le quali la scuola primaria di Ambohitrimanjaka. La scuola priva di contributi statali, è sulle spalle delle famiglie e del comitato parrocchiale, per quanto riguarda le tasse, il materiale scolastico e lo stipendio degli  insegnanti. in seguito ad un violento temporale la scuola non era più agibile. Grazie a voi, amici dell’OPAM,e a padre Gabriel Rananwomanana, allora responsabile del distretto scolastico diocesano di Soavina, le due aule sono state ricostruite. Ora io, come suo successore mi sono rivolto di nuovo a voi amici e  benefattori dell’OPAM per pregarvi di continuare a sostenerci. Avevamo bisogno di dotare di banchi 15 aule di 6 scuole; I circa 600 allievi  avevano a disposizione solo 60 banchi, molto malridotti.

Con il vostro aiuto abbiamo potuto far costruire i banchi necessari da una ditta locale.

In questa nuova situazione i genitori sono più ben disposti a mandare a scuola i loro figli e i ragazzi

frequentano le lezioni più volentieri

A nome dei  sacerdoti impegnati nella formazione dei ragazzi, degli insegnanti, dei ragazzi stessi e delle loro famiglie voglio ringraziarvi infinitamente. 

Jean Theophilr Ramaro

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