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Costruiamo la scuola materna “Boboto”
CONTESTO. La Diocesi di Lolo si trova nel distretto di Mongala nel Nord Ovest della Repubblica Democratica del Congo. Si estende su una superficie di 10.200 kmq ed è suddivisa in 9 grandi parrocchie. A causa del suo isolamento geografico che non rende possibili altre attività economiche se non un’agricoltura di sussistenza, vede crescere le condizioni di povertà della sua popolazione (225.000 abitanti). Eppure il suo giovane Vescovo cappuccino Mons. Jean Bertin Nadonye Ndongo, all’indomani della sua nomina nel 2015, ha deciso di rimboccarsi le maniche e coinvolgere tutta la popolazione per avviare progetti di auto sviluppo che potessero migliorare la vita in questo territorio in piena foresta equatoriale.
Nel giugno 2018 è riuscito ad ottenere il finanziamento per l’acquisto di un battello fluviale per rendere possibile il trasporto sul fiume Itimbiri di prodotti verso e da i centri più grandi.
Ciò ha permesso di incrementare la produzione agraria (riso, mais, caffè e manioca) e di intraprendere progetti di costruzione essendo più facile il trasporto di materiale edile.
Sin dall’inizio del suo ministero una delle priorità individuate è stata quella di investire risorse in campo educativo.
La Diocesi aveva anche ricevuto l’incarico dal Governo di gestire 68 scuole delle 73 presenti sul territorio. In 67 di queste scuole (4 materne, 52 primarie e 11 secondarie), le lezioni si svolgono in strutture fatiscenti o all’ombra di un albero.
PROGETTO. La “Scuola Materna Boboto” (Pace in lingua lingala) è una scuola cattolica convenzionata, una delle 67 scuole senza scuola della Diocesi di Lolo. Era stata fondata a Yamolota nel 1986 all’interno della piantagione di palme da olio gestita dalla società belga “Plantations Lever au Zaire (PLZ)” per l’educazione dei figli dei lavoratori. Dal 1990, con l’abbandono delle piantagioni e il trasferimento dei lavoratori in altre zone, la scuola è rimasta vuota.
Nel 1993 la Diocesi ha trasferito a Lolo questa istituzione scolastica accreditata utilizzando il refettorio dell’ostello che ospita le ragazze dell’Istituto Ebongisa, la vicina scuola secondaria. Mentre le ragazze sono a scuola dalle 8,30 alle 13 il refettorio si trasforma in asilo. I 91 bambini delle tre sezioni sono radunati in questo unico spazio privo di banchi, attrezzature e sussidi.
E’ arrivato il momento di costruire per questi piccoli una vera scuola di tre aule con una veranda antistante, un ufficio e un blocco di toilette. Il costo totale del progetto è di 19.628 €. La comunità locale contribuisce con un importo di 5.508 €.
La direttrice della scuola, Sr. Esther Nenge, chiede agli amici dell’OPAM di coprire la somma rimanente di 14.120 €.