Responsabile
Padre Gabriel Tesfamicael (Cappuccino O.F.M.) è il responsabile delle adozioni scolastiche a distanza delle diverse missioni cappuccine in Eritrea, ed in particolare della Diocesi di Barentù, dove i Cappuccini credono sia importante ed urgente concentrarsi maggiormente.
Contesto
Barentù è una città nell'Eritrea sudoccidentale, capoluogo del distretto omonimo e della regione d comprese fra il decorso dei fiumi Gash e Barka , Purtroppo, a causa della recente guerra e della siccità, che colpisce da anni il corno d’Africa, è anche una delle regioni più povere dell’Eritrea, nonostante le potenzialità agricole e la presenza di materie prime.
La regione è popolata da tante etnie ma la più numerosa è quella Kunama (o Baza), dalla storia affascinante e ricca di tradizioni.
I Kunama sono un popolo di origine nilota: E’ il gruppo etnico più antico dell’Eritrea e rappresentail 2% della popolazione.
Il cristianesimo non ha avuto difficoltà ad inculturarsi nella religione tradizionale. I Kunama infatti credono in un unico Dio, chiamato Anna, creatore del cielo e della terra e padre di Adum e di Ana (Adamo ed Eva) che,compiuta la sua opera si riposa. Curano molto il culto dei morti, che ricordano ai primi di novembre. Grande autorità hanno presso di loro gli anziani e forte è lo spirito comunitario. Non vi sono capi villaggi e prevale su tutto la collettivizzazione delle decisioni. Hanno un interessantissimo patrimonio di danze e di canti dolcissimi che segnano i momenti più importanti della vita. come nascita, matrimoni e cicli della terra: (semina, pulitura dei campi, raccolto, battitura). La loro società è patriarcale anche se l’eredità avviene per via materna (il fratello della madre). Considerano vergognoso non lavorare i campi; tale lavoro si svolge comunitariamente con i contadini dei villaggi vicini. Vivono in villaggi di tucul, capanne circolari di tronchi e fango, coperte di paglia. Hanno una forte l’identità come popolo e come individui.
Progetto di adozione
L’OPAM sostiene l’adozione a distanza di un gruppo di 86 bambini di scuola primaria assicurando loro istruzione e sostenendone i costi correlati. (materiale scolastico, refezione, divisa…).
Si propone di sostenere l’intero gruppo con un’adozione comunitaria, in cui il sostegno offerto viene distribuito tra tutti i bambini bisognosi senza discriminazioni. Questa modalità risulta la più semplice da gestire e la più rispondente ai criteri di equità e giustizia.
Calendario scolastico: da settembre a giugno.
Visite: non sempre il governo rilascia i visti.